Tag Archives: Emiliano Rinaldi
Immagine

Femmine, spettri e cavalieri: l’immaginario ariostesco secondo Vidoni

22 Feb

I cavalieri di Calvino e dell’Ariosto interpretati dall’estro di Bruno Vidoni. Sabato pomeriggio nella sala esposizioni del Liceo Artistico “Dosso Dossi”, in via Bersaglieri del Po, 25, a Ferrara è stata inaugurata la prima parte della mostra “Bruno Vidoni. Orlando, le guerriere e il cavaliere inesistente”. La seconda parte aprirà i battenti sabato 5 marzo alle 11 presso la Sala Ariosto della Biblioteca Ariostea.

La mostra, curata da Greta Gadda, Emiliano Rinaldi e Roberto Roda, è visitabile, a ingresso libero, fino al 5 marzo tutti i giorni dalle 10 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 18.30.

Andrea Musacci

Vidoni e l’Orlando furioso, il nuovo progetto espositivo al Dosso Dossi

20 Feb

njk (2)Continuano le esposizioni di “Vidoniana 2016” organizzate dal Centro Etnografico di Ferrara, dedicate all’artista centese Bruno Vidoni (1930-2001). Oggi alle 17 nella sala esposizioni del Liceo Artistico “Dosso Dossi”, in via Bersaglieri del Po, 25, a Ferrara viene presentata la prima parte della mostra “Bruno Vidoni. Orlando, le guerriere e il cavaliere inesistente”. La seconda parte aprirà, invece, i battenti sabato 5 marzo alle 11 presso la Sala Ariosto della Biblioteca Ariostea.

Nel 1974, anno delle celebrazioni per i 500 anni della nascita dell’Ariosto, Vidoni realizza un consistente ciclo di dipinti che tenevano un occhio sulle vicende del Furioso e l’altro sul Cavaliere inesistente di Italo Calvino, romanzo del 1959. Nel 1987, Vidoni riversò nella fotografia alcune delle precedenti intuizioni pittoriche.

La mostra, curata da Greta Gadda, Emiliano Rinaldi e Roberto Roda, è visitabile, a ingresso libero, fino al 5 marzo tutti i giorni dalle 10 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 18.30.

Andrea Musacci

Al Centro Mercato di Argenta la mostra metafisica di Vidoni

16 Gen
locandina vidoni metafisica - Copia

Uno dei manichini in mostra ad Argenta

Una nuova tappa nel complesso e affascinante lavoro di studio, recupero e catalogazione della sterminata produzione artistica del centese Bruno Vidoni (1930-2001). Oggi alle 17.30 nel Centro culturale Mercato in Piazza Marconi ad Argenta, verrà presentata la mostra “Bruno Vidoni. Dialoghi con la Metafisica”, nella quale, tra l’altro, saranno esposti per la prima volta i due manichini metafisici da lui dipinti in stile dechirichiano.

La mostra, pensata in contemporanea con l’esposizione visitabile fino al 28 febbraio a Palazzo dei Diamanti, “De Chirico a Ferrara. Metafisica e avanguardie”, è curata da Greta Gadda, Emiliano Rinaldi e Roberto Roda, protagonisti del progetto di recupero dell’opera vidoniana.

La mostra argentana indaga una parte specifica della produzione artistica di Vidoni, quella in cui l’artista omaggia, rielaborandole, le atmosfere metafisiche dei dipinti di Giorgio De Chirico e Carlo Carrà. Nell’interpretazione di Vidoni le dechirichiane piazze d’Italia appaiono popolate da maliziose ragazze e da cavalli resi con stile pittorico iper-realistico.

La mostra, a ingresso libero, sarà visitabile fino al 28 febbraio, dal martedì al sabato dalle 9.30 alle 12.30, e dal giovedì alla domenica dalle 15.30 alle 18.30. Infine, presso il bookshop del Centro Mercato sarà disponibile il catalogo, “Bruno Vidoni. Dialoghi con la Metafisica” (Editoriale Sometti, Mantova, 2016, pp. 48), con contributi dei tre curatori.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 16 gennaio 2016

Immagine

Bruno Vidoni e il suo archivio, un patrimonio ancora da scoprire

22 Dic

Qui, sul sito de la Nuova Ferrara, potete trovare la galleria fotografica dedicata a Vidoni.

Qui sotto, invece, la pagina da me curata dedicata al grande artista centese.

Andrea Musacci

mia pagina su vidoni

“Giallo, noir e perturbante” va a Modena

7 Nov

Giallo, noirDopo le tappe ferraresi del progetto, lo scorso dicembre a Casa Ariosto e Foto Pandini, e a marzo al Centro Culturale Mercato di Argenta, da oggi la mostra “Giallo, noir e perturbante. Indizi” sbarca nella città di Modena. Grazie alla collaborazione tra il Comune, la Photogallery, il Centro Etnografico di Ferrara, il Fotoclub ferrarese e il Fotoclub Il Colibrì di Modena, oggi alle 17 inaugura la mostra nella sede della Photogallery in via Peschiera, 6. L’esposizione sarà visitabile fino al 21 novembre, dal giovedì alla domenica dalle 16 alle 19.

Nel giugno dell’anno scorso, 14 fotografi si sono trovati in un albergo di montagna deserto in attesa della riapertura per la stagione estiva (l’Hotel Relais Orsingher di Fiera di Primiero), per dar vita a un laboratorio di fotografia creativa e narrativa diretto da Roberto Roda (etnografo, critico d’arte e fotografo) e Emiliano Rinaldi (studioso di iconografia e fotografo). Il workshop, liberamente ispirato a Shining di Kubrick, ha raccontato visivamente le dinamiche del perturbante, ovvero quel particolare senso d’inquietudine approfondito in un celebre saggio scritto nel 1919 da Sigmund Freud.

Da quell’esperienza fotografica, grazie alla collaborazione di uno sceneggiatore di vaglia (Claudio Chiaverotti), alcuni noti artisti italiani e tre modelli, sono nati quaranta racconti visivi che indagano cosa avviene quando il fantastico irrompe, inaspettatamente, nel quotidiano.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 07 novembre 2015

Le opere di Vidoni “riemergono” e tornano in mostra

12 Ott

una delle opere in mostra - CopiaUn giacimento di creazioni nascoste in uno sgabuzzino. Sono opere di Bruno Vidoni (1930 – 2001) nella sua Casa Archivio di Cento gestita dalla vedova Marina Ferriani, rimaste per anni ignote e ora riemerse grazie al Comune di Cento e al Centro Etnografico. La prima tappa, “Occhi, nudi e immensi”, era stata presentata lo scorso maggio alla Galleria Dosso Dossi, mentre la seconda, “Onirica. Il richiamo di Lovecraft”, ha inaugurato sabato e sarà visitabile fino al 25 ottobre nella Galleria del Carbone a Ferrara. Il lavoro su queste creazioni è partito a inizio anno grazie a Greta Gadda, Emiliano Rinaldi e Roberto Roda.

Un viaggio nelle stranianti manifestazioni dell’orrorifico, tra riferimenti medievali, magici e alchemici, e richiami all’arte simbolista e fantastica, un compendio di personaggi diabolici, draghi, sirene, cavalieri, ammoniti e mostri tentacolari con le loro “orride seduzioni”. Tra le opere esposte, anche due pseudo codici medievali, un bestiario e un grimorio rilegati in pelle. In vendita anche il catalogo della mostra, mentre un altro è in preparazione per il prossimo anno insieme alla terza retrospettiva sui “dialoghi” di Vidoni con la Metafisica.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 12 ottobre 2015

Inaugurata al Mercato di Argenta la mostra dedicata a Kubrick e Antonioni

1 Mar

Occhi di vetro ArgentaFotografia e cinema si incontrano nella mostra che ha inaugurato ieri al Centro Culturale Mercato in Piazza Marconi, 1 ad Argenta. “Occhi di vetro nel labirinto dei giganti. 17 fotografi rileggono Antonioni e Kubrick” è organizzata da Comune di Argenta, Centro Mercato e Fotoclub Ferrara con Comune di Ferrara e Osservatorio Nazionale sulla Fotografia. La mostra si suddivide in due parti, “Ai Margini della realtà. Esercizi di fotografia creativa e concettuale” e “Giallo Noir e Perturbante. Esercizi di fotografia narrativa”, a cura di Roberto Roda ed Emiliano Rinaldi.

I giganti sono Michelangelo Antonioni e Stanley Kubrick, il labirinto quello dei tanti riferimenti nei loro film, in particolare Blow Up e Shining, e gli occhi di vetro sono gli obiettivi dei fotografi che hanno partecipato ai due workshop fotografici.

La mostra è visitabile fino al 29 marzo da martedì a sabato dalle 9:30 alle 12:30, giovedì, sabato e domenica dalle 15:30 alle 18:30.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 01 marzo 2015

“Giallo, noir e perturbante”: a Casa Ariosto le fotografie ispirate a “Shining”

13 Dic

Giallo, noirOggi alle 17.30 a Casa Ariosto, in via Ariosto, 67 vi sarà l’inaugurazione della seconda tappa della mostra “Giallo, noir e perturbante. Esercizi di fotografia narrativa liberamente ispirati a ‘Shining’ di Kubrick e non solo”. Fino al 15 febbraio prossimo sarà possibile visitare questa selezione di fotoracconti concettuali scaturiti dal workshop curato da Emiliano Rinaldi e Roberto Roda. Si tratta di immagini fotografiche affascinanti, evocative e inquietanti, capaci di raccontare incubi, stregonerie, deliri onirici, solo percorrendo i corridoi e i sotterranei di un albergo di lusso. Le foto sono di: Ilaria Borraccetti, Carlo Boschini, Deborah Boschini, Paolo Cambi, Lucia Castelli, Franca Catellani, Sara Cestari, Roberto Del Vecchio, Greta Gadda, Pieranna Gibertini, Stefano Pavani, Maurizio Tieghi, Luca Zampini, Nedo Zanolini.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 13 dicembre 2014

“Giallo, noir e perturbante” liberamente ispirati a Kubrick

5 Dic

Giallo, noirFino al 14 febbraio presso Foto Pandini in via Garibaldi, 181 sarà possibile visitare la mostra “Giallo, noir e perturbante. Indizi”. Domani alle 17.30 l’inaugurazione di queste 33 fotografie che introducono l’evento principale, il quale inaugura sabato 13 dicembre a Casa Ariosto, “Giallo, noir e perturbante. Esercizi di fotografia narrativa liberamene ispirati a Shining di Kubrick e non solo”. Una ventina di artisti si sono chiusi in un albergo di montagna deserto nel giugno 2014 per un laboratorio di fotografia creativa e narrativa diretto da Roberto Roda ed Emiliano Rinaldi, curatori del libro che raccoglie le foto. L’evento è promosso da Fotoclub Ferrara e Centro Etnografico del Comune. Questi gli artisti: Ilaria Borraccetti, Carlo Boschini, Deborah Boschini, Paolo Cambi, Lucia Castelli, Franca Catellani, Sara Cestari, Roberto Del Vecchio, Greta Gadda, Pieranna Gibertini, Stefano Pavani, Maurizio Tieghi, Luca Zampini, Nedo Zanolini.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 05 dicembre 2014

“Orti d’acqua. Donne al lavoro nel delta del Po”

12 Mar

Lazzari FotoPandiniFoto Pandini, in via Garibaldi, 121, fino al 12 aprile ospita la mostra di Rosanna Lazzari, “Orti d’acqua. Donne al lavoro nel delta del Po”, a cura di Emiliano Rinaldi e Roberto Roda. Venerdì scorso alle 18 ha avuto luogo la presentazione con Mirna Bonazza, Responsabile dell’Archivio Storico del Comune di Ferrara e Roberto Roda, del Centro Etnografico ferrarese, a rappresentanza dei due enti organizzatori, insieme al Servizio Biblioteche e Archivi. Bonazza ha sottolineato il profondo “legame tra fotografia e territorio” e la “ricerca etnoantropologica sul campo” compiuta dall’artista, presente all’evento. In occasione dell’8 marzo la mostra è dedicata alle donne che si occupano della pesca dei molluschi, le quali solo raramente sono accompagnate da uomini e a volte portano con loro i  figli, come nel caso di Loretta col figlio Riccardo. Roda ha invece ricordato come la Lazzari sia stata collaboratrice del Centro Etnografico e il suo stile si differenzi dal reportage poiché sceglie di non usare il flash, creando immagini più aderenti alla realtà e “comunque molto poetiche”.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara l’11 marzo 2014