Tag Archives: Liceo Dosso Dossi Ferrara

Monastero delle Benedettine “invaso” dai giovani

29 Nov
Linda Rouhani e Caterina Brunaldi

Sant’Antonio in Polesine. Visite guidate grazie ad alcuni studenti del Dosso Dossi come  “apprendisti ciceroni”. Il Monastero benedettino dal 22 al 26 novembre è stato animato dal progetto del FAI. In tutto, 250 bambini e ragazzi in visita

di Andrea Musacci
Un afflusso tranquillo ma comunque anomalo per il Monastero di Sant’Antonio in Polesine. Un’apertura eccezionale per permettere a tanti bambini e ragazzi di conoscere meglio questo angolo di Cielo nel cuore antico della nostra città.

Da lunedì 22 a venerdì 26 novembre, dalle 9 alle 12, il Monastero che ospita le Monache Benedettine ha aperto le proprie porte a circa 250 alunni e ad alcuni loro insegnanti in occasione della decima edizione delle “Giornate Fai per le scuole”, che in tutto il Paese (nelle altre località fino al 27) prevedevano visite esclusive a luoghi di interesse storico, artistico e naturale a cura degli “apprendisti ciceroni”. La delegazione ferrarese del FAI ha organizzato visite riservate alle classi “Amiche FAI” e gestite da studenti formati dagli stessi volontari del Fondo Ambiente Italiano insieme ai docenti. A Ferrara gli “apprendisti ciceroni” sono stati gli alunni della classe 3 B/E del Liceo Artistico “Dosso Dossi”, impegnati per l’occasione nell’attività di PCTO – Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento (l’alternanza scuola-lavoro) e coordinati dalla prof.ssa Donatella Palchetti, docente di italiano e referente del progetto, da lei curato insieme alla collega Patrizia Massarenti, docente di Storia dell’arte.

Le ragazze e i ragazzi della 3 B/E hanno accolto e accompagnato, per visite di 45 minuti, in alcuni ambienti del Monastero bambini e ragazzi appartenenti a 13 classi di alcuni istituti cittadini: Istituto Comprensivo Alda Costa, I. C. Dante Alighieri, I. C. Boiardo, I.I.S. Luigi Einaudi e dello stesso Dosso Dossi, dalle classi IV delle Primarie fino al III° anno delle Superiori.

Viviana Babacci, volontaria del FAI impegnata in questo progetto insieme a Cristina Bignami e Marcella Pivano, ci spiega come dopo la stipula della convenzione tra il FAI e il Liceo, il progetto ha preso avvio tra fine settembre e inizio ottobre, per poi, a fine ottobre, iniziare la settimana di preparazione con lo studio del materiale, la redazione dei testi per le visite e una prima visita preparatoria al Monastero insieme alla Madre abbadessa Maria Ilaria Ivaldi.

I “ciceroni” del Dosso sono stati divisi in tre gruppi: uno si occupava di illustrare l’ingresso, lo spazio accoglienza e il chiostro; il secondo il sepolcro della Beata – la cui tomba in marmo i ragazzi hanno potuto vedere “gemmata” dalle “lacrime” della Beata Beatrice II d’Este, che normalmente è possibile ammirare fino a marzo -, il coro e le tre cappelle; il terzo, la chiesa.

Lorenzo Baroni e Marta Montanari sono due dei “ciceroni” incaricati di accogliere e guidare i gruppi di studenti nell’ingresso del Monastero per la prima parte della visita. «All’inizio – ci spiega Lorenzo – è stato difficile comprendere un luogo così particolare, così distante da quelli che normalmente viviamo. Prima di riuscire a spiegarlo, ho dovuto cercare di capirlo. E c’è voluto un po’ di tempo». La chiusura e il silenzio un po’ intimoriscono e spiazzano anche Marta, comunque ammaliata, come Lorenzo e i loro compagni, dalla bellezza e dal fascino del luogo. «Importante – aggiunge Marta – è anche il confronto con persone diverse» in questa che assomiglia a una prima esperienza lavorativa: «mi sento più matura», ci confida.«Le monache bevono l’acqua del pozzo?«. È una delle domande bizzarre rivolte ai “ciceroni” da alcuni bambini, più curiosi e spontanei rispetto ai loro omologhi adolescenti. «È bello spiegare da studente a studenti», ci spiega ancora Lorenzo, e «di volta in volta adattare i termini e il linguaggio in base alle età di chi mi ascolta, non usando o spiegando meglio alcuni termini più difficili».

Nell’ultima tappa in chiesa incontriamo, invece, Linda Rouhani e Caterina Brunaldi, interessate in particolare alla parte esterna della chiesa, alle decorazioni e agli affreschi. «La vita delle monache – riflette con noi Linda – la immagino difficile da seguire, così staccata dal mondo, mentre noi adolescenti siamo abituati ad ambienti caotici». Il luogo, però, concorda anche Caterina, è «davvero molto bello e tranquillo». «Il Miracolo – per Caterina – può sembrare inventato, ma dall’altra parte bisogna ammettere che è qualcosa di davvero inspiegabile».


Storia di un luogo davvero unico

Primo monastero femminile nella città estense, il complesso di S. Antonio fu creato per accogliere Beatrice d’Este, figlia del marchese Azzo VII Novello d’Este, e le giovani che, come lei, intendevano seguire la regola benedettina. Già intorno all’anno Mille si erano insediati sull’isoletta tra i terreni paludosi, monaci agostiniani devoti a S. Antonio: il marchese acquistò dai padri l’area e gli edifici nel 1257. L’anno seguente Beatrice e le sue compagne si trasferirono nel complesso, oggetto di importanti lavori, che Beatrice non riuscì a vedere completati poiché fu colta dalla morte nel 1262. Nel 1413 il vescovo di Ferrara, Pietro Boiardi, consacrò la chiesa. Le benedettine separarono la chiesa in due spazi, uno per i fedeli, l’altro per le loro preghiere. Già dal 1473, infatti, si ottennero, dividendo l’edificio, le due chiese attuali. La chiesa esterna ebbe nel secolo seguente un splendido organo, opera di Giovanni da Cipro, dal 1796 sistemato nella chiesa del Suffragio. Nel ‘600 la chiesa esterna fu abbellita da nuovi altari e da grandi tele e venne ridipinto il soffitto della chiesa esterna, ad opera di Francesco Ferrari, supportato forse dal figlio Felice. Il tema prescelto per la decorazione fu la Madonna col Bambino in gloria ed i Santi Antonio e Benedetto sistemati tra ricchi motivi ornamentali, e sei immagini di santi benedettini.

Si deve a interventi operati nel XVIII secolo la sistemazione della selciata della corte, come attestano le perizie coeve. Furono queste le ultime opere eseguite prima del tracollo del monastero, provocato dall’arrivo degli eserciti francesi: nel 1796 S. Antonio il Polesine ebbe chiuso il tempio, e il convento fu ridotto a reclusorio.La ripresa ufficiale dell’abito monastico si ebbe solamente nel 1924, tra vicende alterne che videro pure sistemare il nuovo altare del SS. Sacramento (1806) e creare una sorta di cappella, decorata da una statua della Beata.Nel 1910 l’ala delle novizie fu adibita a Caserma. Nello stesso anno il Comune di Ferrara acquistò tutto il complesso affidandolo alla custodia delle benedettine. All’entrata del monastero ci si trova nell’ala settentrionale del chiostro, in cui si venera il sepolcro della beata fondatrice dalla cui tomba in marmo periodicamente stilla un’acqua miracolosa detta le “Lacrime della Beata”.

Andrea Musacci

Pubblicato su “La Voce di Ferrara-Comacchio” del 3 dicembre 2021

https://www.lavocediferrara.it/

Immagine

Claudio Gualandi in mostra al Dosso Dossi

16 Apr

art claudio

L’arte in parete: tante inaugurazioni nella nostra città

14 Mag

3398_32f921b07fb484121a8ea81f8a31a6c4

Chiara Sgarbi

La città di Ferrara questo sabato accoglierà numerose inaugurazioni artistiche.
La mostra di maggior rilievo è la personale di Maurizio Osti, “Ritmi di una cosmogonia individuale”, che inaugura alle 18 nella Galleria del Carbone in vicolo del Carbone, 18/a. Artista visuale, ex docente di Grafica all’Accademia di Belle Arti di Bologna, Osti presenta alcune “Miniature” e i Lybris. Il testo in catalogo è di Pasquale Fameli, e la mostra è visitabile fino al 28 maggio da mercoledì a venerdì dalle 17 alle 20, sabato e festivi dalle 11 alle 12.30 e dalle 17 alle 20.
Alle 18.30 nella Idearte Gallery di via Terranuova, 41, vernissage della personale di Simone Lingua con le sue composizioni optical-cinetiche, in parete fino al 25 maggio. Per l’occasione, Lucien Moreau (Eugenio Squarcia) suonerà brani elettronico-sperimentali.
“Vieni nel mio Giardino” è il titolo del progetto di Chiara Sgarbi presentato alle 18 nella sede dell’Associazione Rrose Sélavy in via Ripagrande, 46, all’interno del programma di Interno Verde. La mostra sarà visitabile fino a luglio il mercoledì, venerdì e sabato dalle 16 alle 20.
Alle 19, invece, nella sala espositiva “Dosso Dossi” in via Bersaglieri del Po, 25/b inaugura “Strutture sensibili” di Domenico Fatigati, con testi critici di Giorgio Agnisola e Caterina Pocaterra, e visitabile fino al 22 maggio dal lunedi alla domenica dalle 11 alle 13 e dalle 17 alle 20.
3398_c6b8f93b55d8296910252c86ea873319La Galleria Il Rivellino in via G. Baruffaldi, 6 oggi alle 17.30 presenta la personale della pittrice Livia Chieregato, visitabile fino al 26 maggio dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 16 alle 19 (chiusa i pomeriggi di giovedì e domenica).
Alle 18 lo Spazio Aperto in via Carlo Mayr, 69 presenta “Unfold – L’universo narrativo di Altrosguardo”, mostra-racconto di Mara Melloncelli e Mattia Menegatti, in parete fino al 1° luglio.
“Habitat – Graffiti and street art project” è il nome del progetto (organizzato da collettivo Vida Krei in collaborazione con Servizio Giovani e ACER del Comune) in programma da oggi fino al 18 maggio: dalle 9.30 alle 19 street artisti interverranno nel quartiere Barco. Si tratta di Psiko (via Bentivoglio, 130), Alessio Bolognesi (via R. Maragno, 13), Stefano Capozzi (via Bentivoglio, 126), Mendez ed ESCK (via T. Solera, muro interno parcheggio).
Fuori città, alle 17 nella Casa della Società Operaia a Bondeno (viale Repubblica, 26) inaugura la mostra documentaria “Dal gelo russo alla prigionia tedesca”, a cura di Roberto Merighi. Con lettere e documenti (1942-’45) del fante Bruno Merighi, illustra il dramma dei soldati italiani prima nell’Armir e poi deportati nei lager nazisti.
Infine, domani dalle 18 alle 20 nell’Hotel de’ Prati in via Padiglioni, 5 a Ferrara inaugura “Filo conduttore” di Patrizia Panizzolo, in parete fino al 20 agosto, mentre a Palazzo Crema (via Cairoli, 13) le mostre di Stefano Faravelli, Lorenzo Dotti e Silvia Cariani del Festival “Diari di Viaggio” rimangono in parete oggi e domani dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19.

Esperienza fuori mura, infine, per il pittore Giorgio Cattani, che oggi dalle 15 alle 19 partecipa alla performance di pittura e poesia “La pelle dei pittori e il sangue dei poeti”, all’interno del programma della seconda edizione del Festival Internazionale della Poesia di Milano – MuseoMudec di Milano.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 13 maggio 2017

Tra aria e acqua l’arte continua a essere in vetrina

22 Apr

fabula

Il gruppo di Fabula con le opere della Lamberti

“Sulle arie, sulle acque, sui luoghi” di Lucia Lamberti, che inaugura oggi alle 18 a Fabula Fine Art in via del Podestà, 11 a Ferrara, è la mostra di punta di questo fine settimana. Fabula, diretta da Giorgio Cattani, sceglie, dopo due esposizioni tra l’astratto e il concettuale, il ritorno alla figurazione con questo progetto della Lamberti, salernitana classe 1973, curato da Maria Letizia Paiato e in parete fino al 31 maggio. Una trentina di opere di serie diverse, una delle quali inedita, che hanno come soggetti dirigibili, navi da guerra, porti di città del nostro continente. Così l’artista attraverso un lavoro di ricerca negli archivi (fase concettuale) permette a mondi del passato di riaffiorare, come, nella serie delle città sull’acqua, il paesaggio“reale” del presente si specchia nella propria immagine storica, che riemerge“riflessa” nello specchio d’acqua del fiume. La narrazione pittorica della Lamberti è dunque viaggio, attrazione verso un oltre e al tempo stesso richiamo a un approdo originario.
Sempre oggi alle 18 inaugura “Anti-Logica” di Enrico Pambianchi nel duplice spazio di Gavioli Paolo Arredamenti (c.so Porta Mare, 8) e Hotel Annunziata (Piazza Repubblica, 5) a Ferrara. Si tratta di un’antologica che raccoglie 24 opere in un percorso apparentemente disarmonico. La mostra, visitabile fino al 22 giugno, è organizzata da Centro Studi Dante Bighi e Archivio Pambianchi e curata da Maurizio Bonizzi e Elena Bertelli.
Alle 17.30, invece, nel Liceo Dosso Dossi (via Bersaglieri del Po, 5/b) viene presentata “Paint e pixel” di Roberto Selmi e Marco Sgalla, tra pittura e arte digitale, in parete fino al 7 maggio.
Alle 19.45 vi sarà la chiusura della mostra di Cristina Maravacchio nel foyer del Teatro Nuovo di Ferrara, con degustazione di vini dell’enoteca Botrytis.

mostra Pambianchi

Un’opera di Enrico Pambianchi

Fuori città, “Reflections” è il nome dell’esposizione di Daniele Basso che inaugura oggi alle 18.30 ad Argenta in tre spazi, Centro Culturale Mercato, Teatro dei Fluttuanti e Centro Culturale Cappuccini, curata da Irene Finiguerra ed esposta fino al 28 maggio.
Oggi alle 11 nella Palazzina del Turismo dell’Abbazia di Pomposa inaugura la mostra dell’illustratrice Daniela Costa, “Così parlo io…”, visitabile fino al 21 maggio tutti i giorni, 9.30/13 e 15/18.30. Alle 16 a Portomaggiore il Centro Sociale “Le Contrade” di via Carducci, 11 inaugura la mostra dei lavori dei corsi di pittura 2016/2017.
Domani alle 17.30, per la personale di Daniele Degli Angeli alla Galleria del Carbone di Ferrara è previsto un incontro con l’autore, mentre alle 18 alla Porta degli Angeli, inaugurazione della mostra di Andrea Penzo e Cristina Fiore, visitabile fino al 1° maggio. Sempre domani, dalle 15 alle 19, è possibile visitare la mostra fotografica “Il risveglio di Ferrara”, allestita nell’emporio “Il Mantello” in via Mura di Porta Po, 9 a Ferrara, organizzata da studenti dell’Istituto “Vittorio Bachelet” come progetto di alternanza scuola-lavoro. Le foto di Nicole Capriati e Gianluca Giordani a fine giornata saranno messe all’asta e parte del ricavato devoluto al Mantello.
Fuori città, al Mondo Agricolo Ferrarese di San Bartolomeo in Bosco (via Imperiale, 265) domani alle 16 avrà luogo la presentazione della mostra fotografica e del catalogo di Antonella Stasi e Davide Occhilupo, “Oltre al mare… Manciate di Secoli”, in parete fino al 2 maggio.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 22 aprile 2017

La città vista nelle incisioni di Mimì

2 Apr

mqb

Mimì Quilici Buzzacchi

Alle incisioni “ferraresi” di Mimì Quilici Buzzacchi è dedicata la mostra di punta tra quelle che inaugurano oggi in città. Alle 17.30, infatti, nell’Idearte Gallery in via Terranuova 41, viene presentata la retrospettiva dal titolo “Italia antica e nuova. Incisioni degli anni ferraresi (1927-1943)” di Mimì Quilici (al secolo Emma Buzzacchi), moglie di Nello Quilici, direttore del Corriere Padano e padre di Folco e Vieri. Il critico e storico dell’arte Lucio Scardino è il curatore dell’esposizione che vede 15 xilografie, 12 delle quali di grandi dimensioni, la maggior parte delle quali raffiguranti scorci di Ferrara e si trovano immortalate altre località. Fra le opere in mostra, anche una stampa a due colori, “Lavori al Canale Boicelli” del 1927, e la celebre “Leggenda ferrarese” del ’43, con San Giorgio che uccide il drago davanti al Castello. Nel progetto i curatori hanno voluto sottolineare le due anime dell’artista, che nel campo della grafica seppe unire ad una tecnica eccezionale una particolare capacità di sintesi espressiva, con un linguaggio non estraneo alle ricerche di una irrequieta modernità, ma interessato alla classicità.
Sempre oggi, alle 11, alla Biblioteca Bassani di via Grosoli 42 inaugura la mostra fotografica “La mia gente – Il Polesine” di Edoardo Terren, presente con il delegato provinciale Afi-Afiap (Federation internationale de l’art photographique) Maurizio Tieghi. La mostra resterà in parete, a ingresso libero, fino al 29 aprile, da martedì a sabato, 9-13 e nei pomeriggi di martedì mercoledì e giovedì 15-18.30.
Alle 17, invece, nella galleria Dosso Dossi in via Bersaglieri del Po 25/b, inaugura la mostra “Franco Morelli e il libro della Genesi”, curata da Gianni Cerioli. Nasce dalla collaborazione tra il liceo e Anna Luisa Bianchi Morelli, vedova dell’artista, ex allievo del Dosso morto nel 2004. In mostra, otto tavole a penna biro nera su carta del 1987-’89 e due grandi composizioni del ’93. Visitabile fino al 17 aprile tutti i giorni (festivi compresi) orari 10-12.30 e 16.30-19.30.
“Algorithmic” è il nome del progetto del performer e artista Andrea Amaducci, presentato oggi alle 17 alla Porta degli Angeli di Ferrara. Ricreando simbolicamente lo studio dell’artista, Amaducci tenta una commistione tra varie espressioni creative.
Alle 17.30 alla Galleria il Rivellino di via Baruffaldi 6 inaugura la mostra di pittura di 4 autori provenienti dall’Accademia d’arte San Nicolò: Cristina Rizzi, Duilio Nalin, Maria Livia Grazzi e Michele Altamura.
Alle 18 nella casa d’arte Il Vicolo in vicolo della Posta 9 a Bondeno inaugura “QomunismoeBarbarie” di Carlo “Alo” Andreoli, mostra organizzata dall’Associazione Bondeno Cultura. Sempre a Bondeno, all’Auxing in via per Zerbinate, apre “AudioSlaves” di Sandro Chiozzi, mostra fotografica legata alla musica, aperta fino al 30 aprile.
Alle 17.30 l’artista ferrarese Rosy Locatelli inaugura “L’incanto dell’irreale” a Villa Contarini a Piazzola sul Brenta (Pd).
E ricordiamo che da ieri nella sede dell’associazione Rrose Selavy di Ferrara (via Ripagrande 46) è possibile visitare la collettiva di Stefano Babboni, Lorenzo Romani e Piermaria Romani, mentre al Lazzaretto di Milano (via Lazzaretto 15), è aperta “La casalinga mannara. Il lato oscuro del femminile”, a cura di Maria Livia Brunelli, in parete fino al 9 aprile, con opere di Barbara Capponi, Silvia Camporesi, Anna Di Prospero, Alfred Drago Rens e Stefano Scheda.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 1° aprile 2017

La natura è arte: ecco le mostre del fine settimana

19 Mar

3398_8a6b5f28aaa860a1aa32b3c5ff1860d9

Mery Godigna Collet

La natura è al centro di diverse esposizioni artistiche e fotografiche che inaugurano questo fine settimana in città.
Innanzitutto, oggi alle 17 viene presentata la personale di pittura “In-NATURA-le” dell’artista Mery Godigna Collet che espone, fino al 2 aprile, nella Galleria del Carbone in via del Carbone, 18/a. L’artista di origini venezuelane nell’ultimo periodo ha operato ad Austin, in Texas, e dunque, non a caso, tema della sua mostra è il petrolio, per riflettere su quanto sia labile il confine tra l’uso e l’abuso della natura. La rassegna sarà visitabile dal mercoledì al venerdì dalle 17 alle 20, sabato e festivi dalle 11 alle 12.30 e dalle 17 alle 20.
Sempre oggi, alle 16, nell’antica via Coperta del Castello inaugura la collettiva di fotografia “Quasi mare d’amare. La sacca di Goro”, con opere in bianco e nero di ventisei fotografi, guidati lo scorso autunno dal fotografo ferrarese Milko Marchetti nella Sacca di Goro, per questo progetto curato da Maurizio Tieghi e Luca Zampini del Fotoclub Ferrara, e in parete fino al prossimo 27 marzo.
Alle 16.30 nella galleria del Liceo Artistico Dosso Dossi, in via Bersaglieri del Po, 25, inaugura invece la bi-personale di pittura “Fantasia e realtà” di Alessandra Parmiani e Massimo Corli, marito e moglie, in mostra fino al 26 marzo. Viene, inoltre, ospitata l’associazione Aic Emilia Romagna, con il progetto “Storie di Blu”, libro illustrato da Francesco Corli. Sempre oggi alle 17.30 nella Galleria Il Rivellino (in via Baruffaldi, 6) inaugura la retrospettiva “Amosfere” dell’artista ferrarese Antenore Magri, con opere della collezione privata dell’antiquario Elio Vitali.

3398_db99a295213bc699c4aa3020b5e0c63d

Carolina Marisa Occari

Proseguendo, alle 18 viene presentata la retrospettiva “Incisioni di Carolina Marisa Occari (1926-2014)” nell’Alchimia R&B in via Borgo dei Leoni, 122 a Ferrara. La mostra, visitabile fino al 19 maggio dalle 9 alle 12 e dalle 14 alle 19, ha la presentaizone di Gianni Cerioli ed è a cura di Licia Zampini.
Inoltre, ricordiamo che il pittore ferrarese Luca Zarattini fino al 18 aprile partecipa a Roma alla bi-personale “Paper Works” con Leonardo Blanco, nella sede di RvB Arts (via delle Zoccolette, 28), mostra inaugurata giovedì scorso. Infine, ieri a Palazzo Crema (via Cairoli, 13), sede della Fondazione CARIFE, è stata inaugurata la mostra-studio “Lo storione del Po e il caviale ferrarese. Storia e storie dall’età del bronzo alla contemporaneità”, curata dal Centro Etnografico Ferrarese e prodotta da un gruppo di enti capeggiati dall’Associazione Bondeno Cultura. L’esposizione è visitabile fino al 2 aprile dal martedì alla domenica dalle 16 alle 19.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 18 marzo 2017

“Terra e fuoco” di Maria Luisa Genta alla Galleria Dosso Dossi

12 Giu

Dosso DossiMaria Luisa Genta è la protagonista del nuovo progetto espositivo nella Galleria Dosso Dossi in Via Bersaglieri del Po, 25b a Ferrara. “Terra e fuoco” è il nome della personale inaugurata ieri e visitabile fino al prossimo 19 giugno. Maria Luisa Genta, ordinario di Psicologia dello Sviluppo dell’Università di Bologna, da molti anni conosce Lipari, dove trascorre gran parte dei mesi estivi: le opere di pittura in esposizione sono grandi finestre aperte sulle isole Eolie, raffigurazioni di com’erano un tempo e non sono più, emergendo tuttavia ben vive nel ricordo. I temi proposti dalla esposizione riguardano i doni preziosi della terra, le sue perturbazioni, i diversi volti delle isole, le montagne di pomice candida con le acque turchesi e l’Etna innevata sul mare. La terra è protagonista anche nella sua rabbia distruttiva (eventi sismici) e nelle ferite inferte dall’uomo (guerra, incendi), rappresentati tutti in un’esplosione di colori estremi.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 12 giugno 2016

“Terra e fuoco”, la mostra della Genta arriva al Dosso Dossi

11 Giu

Dosso DossiMaria Luisa Genta è la protagonista del nuovo progetto espositivo nella Galleria Dosso Dossi in Via Bersaglieri del Po, 25b a Ferrara. “Terra e fuoco” è il nome della personale che inaugura oggi alle 17.30 ed è visitabile fino al prossimo 19 giugno. Maria Luisa Genta, ordinario di Psicologia dello Sviluppo dell’Università di Bologna, da molti anni trascorre a Lipari gran parte dei mesi estivi: le opere di pittura in esposizione sono grandi finestre aperte sulle isole Eolie, raffigurazioni di com’erano un tempo e non sono più, emergendo tuttavia ben vive nel ricordo. I temi proposti dalla esposizione riguardano i doni preziosi della terra, le sue perturbazioni, i diversi volti delle isole, le montagne di pomice candida con le acque turchesi e l’Etna innevata sul mare. La terra è protagonista anche nella sua rabbia distruttiva (eventi sismici) e nelle ferite inferte dall’uomo (guerra, incendi), rappresentati tutti in un’esplosione di colori estremi.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara l’11 giugno 2016

Berlino al centro della mostra al Dosso Dossi

29 Mag

dosso dossiSarà visitabile fino a domenica 05 giugno, la mostra fotografica “The Urban Jungle – Berlino” di Giorgio Ranù. L’esposizione, presentata da Elena Frignani, è stata inaugurata venerdì sera nella Galleria del Liceo Artistico “Dosso Dossi” di Ferrara, in via Bersaglieri del Po, 25/b.

Nel progetto di Ranù la città tedesca viene presentata come “una città dove monumenti e attrazioni sono distribuiti ovunque, edifici dalle architetture più strane e impressionanti, dove il design fonde passato e presente e si proietta costantemente verso il futuro in una continua evoluzione urbanistica”. Inoltre, prosegue Ranù, “il passato è onnipresente. Non solo: le sue tracce, i suoi errori e le sue tragedie non vengono celate, bensì mostrate, raccontate e simboleggiate in ogni angolo”.

L’esposizione sarà visitabile tutti i giorni negli orari 10:00/13:00 e 16:00/20:00. Giorgio Ranù dirige uno studio di fotografia e grafica a Ferrara in via Santa Caterina da Siena, 95.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 29 maggio 2016

Berlino nelle foto di Ranu da stasera al Dosso Dossi

27 Mag

dosso dossiSarà visitabile fino a domenica 05 giugno la mostra fotografica “The Urban Jungle – Berlino” di Giorgio Ranu. L’esposizione, presentata da Elena Frignani, viene inaugurata stasera alle ore 20 nella Galleria del Liceo Artistico Dosso Dossi di Ferrara, in via Bersaglieri del Po, 25/b.

Berlino viene presentata come “una città dove monumenti e attrazioni sono distribuiti ovunque, edifici dalle architetture più strane e impressionanti, dove il design fonde passato e presente e si proietta costantemente verso il futuro in una continua evoluzione urbanistica”.

Andrea Musacci