
I manichini di Gualandi-Mazzoni a Firenze
Un altro fine settimana ricco di mostre attende il nostro terriorio, o vede ferraresi impegnati fuori provincia.
Oggi alle 19 all’Hotel Annunziata di Ferrara (in Piazza Repubblica, 5) inaugura “Entropia”, nuova personale di Rita Mazzini, in parete fino al prossimo 3 settembre. In parete 15 sue opere astratte. Oggi verrà proiettato un video artistico, ideato dall’artista e con la direzione grafica di Dino Marsan. A seguire, critica di Roberta Filippi e presentazione di Matteo Pazzi, Presidente del Gruppo Scrittori Ferraresi.
Oggi alle 16, invece, l’artista ferrarese Tiberio Savonuzzi espone nella sede dell’Associazione “Ideamondo” in via Bassini, 49 a Milano.
La mostra di acquerelli “La Magia delle trasparenze e del colore” sarà inaugurata oggi alle 17 nella sala Nemesio Orsatti, in via Risorgimento, 4 a Pontelagoscuro. Ad esporre saranno Letizia Minotti e Maria Pia Sabbioneda. La mostra rimarrà aperta fino a domenica 25 giugno, da martedì a domenica dalle 10 alle 12 e dalle 16.30 alle 19, lunedì chiuso. L’ingresso è libero.
Domani alle 16, invece, al Mondo Agricolo Ferrarese (MAF) di San Bartolomeo, in via Imperiale, 265 inaugura la mostra fotografica di Giuliana Bertini e Roberto Del Vecchio, in parete fino al 29 giugno, e realizzata con il patrocinio della FIAF. A seguire incontro di studio su “I pittori ferraresi e il paesaggio”, a cura di Corrado Pocaterra, con lo stesso, Gabriele Turola e Lucia Boni.
Fuori provincia, alla Villa “Al Console” a Carignano (Lucca) domani alle 16, in collaborazione con la MLB Maria Livia Brunelli di Ferrara, inaugura la mostra della fotografa Silvia Camporesi e di Ketty Tagliatti, artista e scultrice. La mostra sarà visitabile fino al 30 settembre.
Sempre domani, sempre fuori città viene presentata la mostra fotografica “Piccola geografia della memoria-Taramot” del ferrarese Emiliano Rinaldi, con Villiam Covasso e Sandra Calzolari, in parete fino al 18 giugno nella sala mostre della Società del Mutuo Soccorso Imbriani di Borgo Val di taro (Parma), nell’ambito del 66° Raduno Sezionale degli Alpini.
Infine, “I fiori e i luoghi di Loredana”, quadri di Loredana Grossi, sono esposti presso ‘Il piacere del pane da Luigi’ in Piazza Castello, 2 a Ferrara fino al 30 giugno. Ingresso libero, negli orari di apertura del negozio.
Tre teste di manichino di alcuni collezionisti ferraresi fanno parte della prestigiosa mostra “1927. Il ritorno in Italia” esposta al museo Salvatore Ferragamo di Firenze. Si tratta di alcuni pezzi della corposa e unica collezione dell’illustratore Claudio Gualandi e della moglie Linda Mazzoni, già esposti tra fine 2015 e inizio 2016 nella Palazzina Marfisa di Ferrara per l’esposizione “Il manichino e i suoi paesaggi. Una storia (quasi) metafisica”. Come ci racconta Gualandi, «proprio consultando il catalogo della nostra mostra sui manichini, alcuni mesi fa gli organizzatori hanno deciso di contattarci per chiederci in prestito le tre teste di manichino». Un’ulteriore occasione, per Gualandi e Mazzoni, di portare la bellezza dei loro manichini in una mostra di respiro internazionale com’è quella fiorentina, ospitata a palazzo Spini Feroni presso il ponte Santa Trinita.
Nel 1927 Salvatore Ferragamo fece ritorno in Italia dagli Stati Uniti a bordo del transatlantico “Roma”, dopo 12 anni trascorsi a Santa Barbara in California, dove era diventato famoso guadagnandosi il soprannome di “calzolaio delle stelle” e aver aperto nel 1923 un negozio a Hollywood. In occasione dei 90 anni da quella data, il Museo di Firenze propone dunque questa mostra, visitabile fino al 2 maggio 2018.
Andrea Musacci
Pubblicato su la Nuova Ferrara il 10 giugno 2017
«Siamo molto soddisfatti, è stato un grande successo, abbiamo dimostrato che il manichino non è un argomento di nicchia, ma popolare». Sono raggianti Linda Mazzoni e Claudio Gualandi, curatori della prima mostra sulla storia del manichino, esposta dall’11 novembre al 13 marzo scorsi nelle sale della Palazzina Marfisa d’Este in c.so Giovecca, 170.
Ultima visita guidata quella in programma oggi nella Palazzina Marfisa d’Este, in c.so Giovecca, 170 a Ferrara, per il ciclo intitolato “Eyes Wide Shut”, legato alla mostra “Il manichino e i suoi paesaggi. Una storia (quasi metafisica)”, curata da Claudio Gualandi, Linda Mazzoni e Maria Livia Brunelli. Alle 18.30 l’appuntamento è con “L’anatomia del corpo umano attraverso il manichino: modelli tra scienza e arte”, a cura di Silvano Capitani, Professore ordinario di Anatomia Umana all’Università degli Studi di Ferrara.
Una visita guidata da non perdere quella in programma oggi nella Palazzina Marfisa d’Este, in c.so Giovecca, 170 a Ferrara, per il ciclo intitolato “Eyes Wide Shut”, legato alla mostra “Il manichino e i suoi paesaggi. Una storia (quasi metafisica)”, curata da Claudio Gualandi, Linda Mazzoni e Maria Livia Brunelli. Alle 18.30 saranno proprio Gualandi e la Mazzoni – autori del libro “Il manichino e i suoi paesaggi” – ad accompagnare i visitatori con l’incontro-guida “Storia del manichino, dalle origini alle vetrine“. La visite è a ingresso gratuito, capienza massima 50 posti secondo l’ordine di arrivo.
Prende il nome dal film di Stanley Kubrick, “Eyes Wide Shut”, il ciclo di incontri con guide d’eccezione in programma nella Palazzina Marfisa d’Este, in c.so Giovecca, 170 a Ferrara. Gli appuntamenti, legati alla mostra “Il manichino e i suoi paesaggi. Una storia (quasi metafisica)”, curata da Claudio Gualandi, Linda Mazzoni e Maria Livia Brunelli, riprendono oggi alle 18.30 con “Come creare se stessi”, a cura dell’antropologa Silvia Pellino.

Un’interessante esposizione dalle atmosfere decisamente metafisiche verrà presentata oggi a partire dalle 18. Si tratta di “Unborn man”, personale fotografica di Gianni Guizzardi, rimasta in parete fino a domenica scorsa a Villa Bighi a Copparo. La mostra, curata da Francesca Occhi, prende le mosse da due capisaldi dell’immaginario dechirichiano nel suo periodo metafisico: il manichino e la piazza. In contemporanea, quindi, con l’esposizione “De Chirico a Ferrara. Metafisica e avanguardie”, visitabile a Palazzo dei Diamanti fino al 28 febbraio, Guizzardi presenta questo progetto per il quale ha pensato di fotografare un manichino dechirichiano nel luogo della nostra provincia che meglio richiama le atmosfere della sua originale metafisica, la città di Tresigallo.
“Unborn Man” è il nome del nuovo progetto artistico ideato dalla curatrice e gallerista Maria Livia Brunelli, che verrà presentato oggi alle 16 nel Centro Studi Villa Bighi a Copparo (via M. Carletti, 110). La mostra è una personale di Gianni Guizzardi, il quale ha fotografato un manichino “dechirichiano” nel luogo della provincia di Ferrara più metafisico in assoluto, Tresigallo.

