Il 25 novembre è stato presentato a Ferrara l’ultimo libro di Mons. Negri, “Il cammino della Chiesa”
Mercoledì 25 novembre alle ore 21 è stato presentato l’ultimo libro di Mons. Luigi Negri, “Il cammino della Chiesa. Fondamenti, storia & problemi”, (Ares ed.). L’incontro, organizzato dal Centro Culturale S. Massimiliano M. Kolbe, si è svolto nel Cinema S. Spirito in via Resistenza, 7 a Ferrara e ha visto gli interventi di P. Paolo M. Siano, Francescano dell’Immacolata, e Renato Cirelli di Alleanza Cattolica.

Mons. Luigi Negri
Siano ha riflettuto sul metodo di Mons. Negri, che mette in guardia dal «neutralismo del positivismo storico», dalla “presunta storiografia neutrale e oggettiva dell’Illuminismo e del Positivismo”, com’è scritto nel testo. Invece, “nessuno può conoscersi se non attraverso l’amicizia”, come diceva Sant’Agostino. Vi è però anche il pericolo del revisionismo agnostico, ovvero di «considerare impossibile la conoscenza oggettiva della storia». Conseguenza di ciò è considerare la Chiesa «solo come gerarchia», mentre la sua è «storia della pietà e della fede di un popolo generato dal Signore». Nello specifico, Siano ha analizzato due periodi cardini: il Medioevo, definito «età della cristianitas, non nel senso che ognuno e ogni cosa fosse santo e perfetto, ma nel senso che l’orizzonte della vita personale e sociale era la fede cristiana»; e la «modernità modernistica», che «pone l’uomo come centro», in nome dell’immanentismo e dell’agnosticismo.

Da sinistra, P. Paolo M. Siano e Renato Cirelli
Cirelli ha proseguito parlando di «un morbo nella modernità, che viene dalla libertà presente nella Chiesa, alla quale i fedeli vengono educati, tanto che eresie e rivoluzioni sono peculiari del cattolicesimo». Per la prima volta, a cavallo del 2000, in Europa è nata «una generazione incredula, e molti non hanno più il coraggio e la convinzione di esprimere la propria fede in pubblico». «La tragedia di una modernità senza Dio – ha concluso Cirelli – è quella di un’Europa che ha eliminato il proprio senso», provocando una crisi in tutti gli ambiti. Mons. Negri invita, invece, a leggere la storia della Chiesa e i giorni nostri «con gli occhi della fede».
Andrea Musacci