Circa due settimane fa un loro militante ha ucciso a coltellate il rapper antifascista Pavlos Fissas. Il loro leader, Nikolaos Mihaloliakos, attende in carcere il processo a suo carico in cui dovrà rispondere dell’accusa di aver fondato un’ associazione a delinquere. È Alba Dorata, partito neonazista greco, al centro del libro di Dimitri Deliolanes, “Alba dorata”. Ne ha discusso ieri alle 11.30 al chiostro di San Paolo con Jacopo Zanchini di Internazionale, e con Thierry Vissol, della Commissione europea, nelle vesti di moderatore. Durante il dibattito si sono ricordati le varie violenze (e omicidi) perpetrate da militanti del movimento neonazista greco e gli arresti di tredici loro militanti, sei deputati e otto poliziotti conniventi per associazione a delinquere.
Deliolanes ha ricordato le origini di Alba Dorata negli anni ’80, i collegamenti col regime dei colonnelli e ha sottolineato come al suo interno non esista la distinzione tra deputati “in doppio petto” e picchiatori. Infine, sono stati spiegati i collegamenti tra il movimento e la Lega Nord, nonché i rapporti con Forza Nuova e movimenti nazisti tedeschi.
L’incontro è stato registrato per la trasmissione radiofonica di Studio Europa.
Andrea Musacci
Pubblicato su la Nuova Ferrara il 06 ottobre 2013