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New code, melting pot di stili

28 Ott

New code

Termina oggi “New code. Nuovi codici d’arte visiva”, mostra collettiva inaugurata venerdì nella Sala Imbarcadero del Castello Estense. Come negli anni precedenti, forte è l’interesse da parte della cittadinanza e dei turisti nei confronti di questo primo evento, fondamentale per selezionare gli artisti in vista della VII° Biennale Internazionale d’Arte di Ferrara, in programma da giugno fino ad autunno 2014. La rassegna è organizzata dall’Associazione Culturale Ferrara Pro Art e dalla Galleria d’Arte Contemporanea Idearte ed è possibile visitarla dalle 10 alle 17.30. Si possono ammirare le opere di trentuno artisti, sia emergenti sia affermati, in un dialogo continuo tra tecniche tradizionali e tecnologie multimediali. È un vero e proprio melting pot di stili e di sensazioni quello raccolto nei due spazi dell’imbarcadero. Si spazia dalla sofferente trilogia del giovane promettente Fabio ‘Snoze’ D’Agostino alle opere fortemente materiche ispirate alla condizione femminile di Enrico Dalfiume. Oppure dall’ “incomunicabilità” espressa dalla scultura della debuttante Irene Balzaretti ai gioiosi richiami ad Haring di Massimo Rubbi. Quest’ultimo è l’unico ferrarese presente insieme ad Andrea Govoni, giovane architetto al debutto espositivo con diverse opere nelle quali si possono trovare richiami al film “Matrix”, a Helmut Newton, il tutto in un’atmosfera fortemente critica e sarcastica nei confronti del potere oppressivo (l’imperialismo a stelle e strisce) o dell’abuso della tecnologia.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 27 ottobre 2013