Ferrara – L’Europa e il progetto dell’Unione Europea sotto i riflettori del Festival di Internazionale a Ferrara. Ieri pomeriggio, nell’Aula Magna della Facoltà di Giurisprudenza, ha riscosso un ottimo successo l’incontro dal titolo “Europa, aiuti umanitari e diritto d’ingerenza”.
Tantissimi i giovani fra il folto pubblico per ascoltare Michael Braun, del quotidiano tedesco Die Tageszeitung, Pierre De Gasquet, de Les Echos, uno dei principali giornali economici francesi, il belga Nicola Delcroix, membro del Seae, il Servizio Europeo per l’Azione Esterna e James Walston dell’American University of Rome. Ad introdurre e a moderare il confronto il vicedirettore di Internazionale, Jacopo Zanchini.
De Gasquet ha spiegato la differenza tra la volontà del governo socialista di Hollande di intervenire in Siria e le strategie dei governi Chirac e Sarkozy. La differenza fondamentale sta nel superamento della cosiddetta “linea rossa”, vale a dire nell’uso di armi chimiche contro civili da parte del regime di Assad. Detto questo – ha continuato De Gasquet – resta il problema dell’egemonia jihadista tra i ribelli siriani. Mentre Braun ha sottolineato la riluttanza tedesca, fin dal secondo dopoguerra, a interventi militari in altri Paesi, Walston ha elencato i quattro criteri che legittimano un intervento armato: legalità, difesa dei diritti umani, sicurezza e praticabilità. Il dibattito è dunque proseguito riflettendo sull’attuale situazione in Libia, e sui presunti progressi rispetto al precedente regime di Gheddafi.
Tutti i relatori, seppur con sfumature diverse, hanno mostrato scetticismo riguardo all’attuale regime libico nonchè rispetto all’applicazione pratica della risoluzione dell’ONU a favore dell’intervento militare.
Andrea Musacci
Pubblicato su Ferrara 24 ore il 05 ottobre 2013