Tag Archives: Claudio Gualandi

«Il vescovo Caffarra apprezzò e oggi Monsignor Negri dice sì»

1 Dic
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Duomo realizzato da Claudio Gualandi

L’idea è nata circa un mese fa, durante uno degli incontri pubblici nella Sala dell’Arengo del Palazzo Municipale, dedicati alla figura di Rossetti. «Ammiro la facciata del Duomo dalla finestra e penso: sarebbe bello poter coprire il telone del cantiere col mio Duomo illustrato», ci racconta. Ora, in occasione della presentazione dell’Albero di Natale della solidarietà, in programma sabato dalle 17 in Piazza Cattedrale, per circa un’ora verrà proiettata la facciata della Cattedrale illustrata da Gualandi, realizzando così, almeno in parte, la sua intuizione.

La proiezione, delle dimensioni di circa 12×8 metri, permetterà di sovrapporre la facciata illustrata sulla parte centrale di quella reale, evitando così l’impalcatura di legno posta alla base dell’edificio. L’organizzazione dell’evento, come degli altri eventi in programma, sono a cura di Made eventi, SuonoeImmagine e Delphi International.

L’opera è stata realizzata da Gualandi nel 2000 in occasione del Giubileo. Nello stesso anno riuscì a donare una copia della stessa all’allora Arcivescovo di Ferrara-Comacchio, il Card. Carlo Caffarra, il quale, racconta Gualandi, «lo guardò con attenzione, sorrise e disse: “a pieno titolo diventerà proprietà della Diocesi ferrarese». Al centro in basso un Vescovo regge il crocifisso, usato da Papa Giovanni Paolo II, per celebrare l’Anno Santo. Ai lati, su vari livelli, si affastellano angeli e demoni, beati e dannati, musici e operai.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 01 dicembre 2016

I pupazzi di Gualandi prendono vita sulla tela del Duomo

1 Dic
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Claudio Gualandi

Ferrara conquistata dalle opere di un grafico sopra le righe. Sabato il suo omaggio alla Cattedrale proiettato sul cantiere

«Semplici disegnini» li definisce lui stesso con non poca modestia. Eppure i personaggi, gli animali, gli oggetti che come un mosaico fumettistico intarsiano le sue realizzazioni, sono piccole magie artistiche. Ora, dopo quasi 40 anni dalla prima illustrazione, e dopo aver “conquistato” il lato della palazzina dell’ex Mof su c.so Isonzo con la sua personale rappresentazione, anche la facciata della Cattedrale cittadina accoglierà il suo disegno, proiettato, dedicato alla stessa.

Gualandi inizia a realizzare le sue caratteristiche illustrazioni alla fine degli anni ‘70, quasi per caso, “scarabocchiando” alcuni suoi “omini” in buffe pose su di un disegno tecnico della facciata del Castello Estense. Ai tempi lavorava alla Coop studio, punto di riferimento per la grafica in città, che avrebbe lasciato nel 1982 per aprire lo Studio Gualandi, occupandosi di grafica, illustrazione e design. Cinque anni dopo, nel 1987, la moglie, Linda Mazzoni, anche lei illustratrice, lo affiancherà, abbandonando il suo negozio “Circus”, nel quale dal ’79 svolgeva attività di artigianato artistico. Sempre nel fatidico 1982 Gualandi viene contattato dalla direzione nazionale del Partito Comunista Italiano per elaborare le locandine da presentare in una mostra itinerante dedicata al tema della lotta alla droga, nei Festival de l’Unità in giro per l’Italia.

In quasi 40 anni, l’artista, sempre assistito dalla moglie, è diventato protagonista in diversi ambiti della cultura e del costume di Ferrara, dando vita a simboli e loghi entrati nell’immaginario collettivo della città: basti pensare, infatti, al logo del Ristorante “Il cucco” in via Voltacasotto, quello della Promeco, o ai bus decorati con alcuni monumenti cittadini. Le sue creazioni più celebri rimangono, però, le locandine di sedici edizioni del Buskers Festival, nelle quali è ripresa la ballerina di Fortunato Depero. Negli anni, sempre insieme alla moglie, ha, tra l’altro, curato anche diversi allestimenti sul tema della canapa.

La cifra della sua attività artistica rimarranno però le sue illustrazioni. Ripercorrendo alcune mostre degli ultimi anni, nei quali, con enorme merito, sta raccogliendo i frutti del suo lavoro, risaliamo al marzo del 2014 quando alla Galleria del Carbone espone “Disegnoinsegno. Ferrara nelle illustrazioni”, dove presenta le sue illustrazioni dedicate ai monumenti più celebri e amati della nostra città, da Palazzo dei Diamanti all’interno del Teatro Comunale (di cui ci racconta alcuni aneddoti), da Palazzo Paradiso alla stessa facciata della Cattedrale, piccolo capolavoro che sa unire sacro e profano, ironia e storia, costume e fantasia.

Un anno e mezzo dopo, a fine 2015, presenta una nuova personale negli spazi della Banca Mediolanum in via Saraceno, 18/24, intitolata “Souvenir d’Italie” e curata da Lucio Scardino, un omaggio al Bel Paese. Arriviamo dunque, al presente, con la mostra “Omaggio a Biagio Rossetti, muradore, architecto, inzignero, nel Cinquecentenario della sua morte, 1516-2016”, esposta fino allo scorso 14 novembre nel Salone d’Onore del Palazzo Municipale di Ferrara in occasione dei 500 anni dalla nascita di Biagio Rossetti. Quattordici stampe su tela di grande formato che hanno richiamato, nel momento inaugurale e lungo tutto il periodo espositivo, numerosi visitatori.

Attualmente un suo disegno in formato 25×10 metri ricopre la facciata della palazzina ex Mof che dà su corso Isonzo, commissionatagli dal progettista della riqualificazione della struttura, l’architetto Filippo Govoni, e che rimarrà sino a fine lavori. Oltre a ciò, il negozio Estex in via Cavour, angolo via Armari, fino a fine gennaio espone buona parte della produzione artistica di Gualandi degli ultimi 3-4 anni: una trentina di illustrazioni di medie e grandi dimensioni, le 12 torri d’Italia, tutta la serie dedicata ai capolavori di Biagio Rossetti, altri luoghi della nostra città. Infine, nel negozio Felisi in c.so Giovecca è esposta una copia del suo Campanile di San Giorgio, e in un altro negozio di Felisi, nella centralissima via Fiori Chiari a Milano, da circa due settimane si trova in parete una grande riproduzione del suo Palazzo dei Diamanti.

Gualandi verrà sicuramente ricordato, insieme alla moglie Linda, anche per un altro progetto di ricerca, mai realizzato prima. Si tratta della pubblicazione del corposo volume dal titolo “Il manichino e i suoi paesaggi”, uscito per Editoriale Sometti nell’autunno 2014, dedicato al manichino nell’arte, nella medicina e in altri ambiti. Un anno dopo, nel novembre 2015, viene inaugurata l’esposizione “Il manichino e i suoi paesaggi. Una storia (quasi) metafisica”, curata dai due illustratori con la collaborazione di Maria Livia Brunelli. La mostra ha riscosso un enorme successo di pubblico, con quasi 6mila visitatori in quattro mesi.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 01 dicembre 2016

“Le muse quietanti”, mostra fotografica con abiti d’epoca

17 Nov

15056471_10153880329086533_1633004699233584346_nTrentadue coppie di protagonisti dell’universo artistico ferrarese immortalate dall’obiettivo di Flavia Franceschini, per un’indagine psicologica all’insegna del divertissement. “Le muse quietanti” è il nome del progetto fotografico che verrà inaugurato sabato nel doppio spazio della MLB home gallery di Maria Livia Brunelli in c.so Ercole I d’Este (alle 18), e nell’Hotel Annunziata in Piazza Repubblica (alle 19).

Come ci spiega la Franceschini, il titolo le è stato suggerito dal fratello Dario: sono quelle “muse che provocano quiete nella coppia”. Così l’artista ha deciso di cimentarsi nell’ambito della fotografia per questo inedito e originale progetto che vede, tra gli altri, protagonisti Lola Bonora e Franco Farina, Lucio Scardino, Claudio Gualandi, Marco Caselli Nirmal, Gianni Fantoni, e il Ministro-scrittore Dario Franceschini. Tutti vestiti con abiti d’epoca, tra fine ‘800 e inizio ‘900, coppie residenti o meno a Ferrara, 65 persone (contando anche la figlia della Brunelli) con abiti o propri o prestati dall’artista, su due fondali, più qualche elemento esterno che ricordasse angoli, più o meno segreti, dei soggetti. Fotografie, quindi, da indagare, come nella tradizione della pittura rinascimentale. Il progetto della Franceschini, l’ultimo della rassegna “Occhio al talento”, dovrebbe continuare nei prossimi mesi.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 17 novembre 2016

In Municipio incontro su Biagio Rossetti

2 Nov
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Un’opera di Claudio Gualandi

Sarà l’architetto Filippo Govoni dello studio “QB Atelier Popolare di Architettura” il protagonista dell’incontro pubblico che si svolgerà domani alle ore 17 nella Sala Arengo del Municipio di Ferrara. Tema dell’incontro pubblico sarà “Biagio Rossetti architetto contemporaneo”.

Govoni si soffermerà sull’attualità del “modus operandi” di Biagio Rossetti, particolarmente impegnato nello studio del contesto urbano in cui si trovò a operare, introducendo un linguaggio architettonico nuovo, sempre attento al tema della luce come strumento scenico, metaforico e funzionale.

Il confronto, poi, tra gli edifici rossettiani più significativi con alcune costruzioni contemporanee, offrirà al relatore l’opportunità di spiegare la grande modernità dell’architetto della Corte Estense.

L’incontro è l’ultimo in programma all’interno del ciclo pensato in occasione della mostra di Claudio Gualandi dal titolo “Omaggio a Biagio Rossetti. Muradore, architecto, inzignero nel Cinquecentenario della sua morte”, visitabile fino al prossimo 14 novembre nel Salone d’Onore del Municipio.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 02 novembre 2016

Immagini dalle meraviglie rossettiane interpretate da Gualandi

20 Ott

Fino al prossimo 14 novembre nel Salone d’Onore del Palazzo Municipale di Ferrara è possibile visitare la personale di disegni a china realizzati da Claudio Gualandi, che, col suo stile inconfondibile, omaggia Biagio Rossetti nei 500 anni dalla sua morte.

Quattordici stampe su tela di grande formato che il grafico ferrarese ha realizzato come “Omaggio a Biagio Rossetti, muradore, architecto, inzignero, nel Cinquecentenario della sua morte, 1516-2016”. L’esposizione, promossa dal Comune di Ferrara e curata dal responsabile dell’Ufficio Ricerche storiche Francesco Scafuri, è stata inaugurata venerdì 14 ottobre.

La mostra è accompagnata, nella Sala delle Lapidi del Palazzo, dalla proiezione (a ciclo continuo) del video realizzato dall’artista Flavia Franceschini, “Nel sogno e nel segno: La magica regìa di Biagio”, cortometraggio che offre un quadro delle opere rossettiane nel tessuto urbano ferrarese.

Queste le opere in mostra: pianta di Ferrara, Palazzo Ducale, Casa di Biagio Rossetti, Campanile della Chiesa di San Giorgio, Piazza Ariostea, Palazzo dei Diamanti, Palazzo Schifanoia, Chiesa di San Francesco, Abside della Cattedrale, Tempio di San Crisotoforo alla Certosa, mura nord col Torrione del Barco, Torrione di San Giovanni Battista, Palazzo Costabili e Abside dell’ex  Chiesa di San Nicolò.

La mostra è visitabile, a ingresso libero e gratuito, dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 18.

Andrea Musacci

 

Alla Sala Arengo le opere e gli affari di Biagio Rossetti

20 Ott

Installaz. mafie MunicipioPrendono avvio oggi alle ore 17 nella Sala dell’Arengo le conferenze pensate in occasione della mostra di Claudio Gualandi, “Omaggio a Biagio Rossetti”, inaugurata venerdì scorso nel Palazzo Municipale.

Dopo i 500 anni dell’Orlando furioso, Ferrara si appresta a omaggiare anche il grande architetto con una serie di iniziative culturali per diffondere la conoscenza della sua vita e delle sue opere.

Oggi Francesco Scafuri, Responsabile Ufficio Ricerche Storiche del Comune di Ferrara, relazionerà su “Biagio Rossetti (1447 ca. – 1516), ingegnere civile e militare con un grande senso per gli affari”. Scafuri analizzerà le opere di Rossetti e alcuni aspetti curiosi e poco conosciuti della vita del grande architetto ducale, da cui emerge una personalità geniale ma allo stesso tempo complessa e contraddittoria. Si prenderanno in esame sia l’impegno straordinario del Rossetti nel campo dell’architettura civile e religiosa, sia la sua intensa attività nella costruzione di innovative fortificazioni al servizio di Ercole I d’Este.

Gli altri appuntamenti sono in programma, sempre alle 17 in Sala dell’Arengo, giovedì 27 ottobre con Matteo Fabbri e Roberto Meschini che relazioneranno su “L’innovazione della stampa 3D nella realizzazione dei prototipi”, e giovedì 3 novembre con Filippo Govoni e “Biagio Rossetti architetto contemporaneo”.

L’iniziativa è promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Ferrara. Per informazioni, scrivere a info f.scafuri@comune.fe.it.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 20 ottobre 2016

Scafuri apre il ciclo di conferenze dedicate a Biagio Rossetti

18 Ott

Installaz. mafie MunicipioPrenderanno avvio giovedì alle ore 17 nella Sala dell’Arengo le conferenze pensate in occasione della mostra di Claudio Gualandi, “Omaggio a Biagio Rossetti”, inaugurata venerdì scorso nel Palazzo Municipale. La mostra, fin dai primi giorni, ha riscosso già grande successo tra i cittadini e i turisti che hanno potuto osservare le opere di Gualandi dedicate ai capolavori architettonici rinascimentali di Biagio Rossetti.

Giovedì Francesco Scafuri, Responsabile Ufficio Ricerche Storiche del Comune di Ferrara, relazionerà su “Biagio Rossetti (1447 ca. – 1516), ingegnere civile e militare con un grande senso per gli affari”. Scafuri analizzerà le opere di Rossetti e alcuni aspetti curiosi e poco conosciuti della vita del grande architetto ducale, da cui emerge una personalità geniale ma allo stesso tempo complessa e contraddittoria. Si prenderanno in esame sia l’impegno straordinario del Rossetti nel campo dell’architettura civile e religiosa, sia la sua intensa attività nella costruzione di innovative fortificazioni al servizio di Ercole I d’Este.

Gli altri appuntamenti sono in programma, sempre alle 17 in Sala dell’Arengo, giovedì 27 ottobre con Matteo Fabbri e Roberto Meschini che relazioneranno su “L’innovazione della stampa 3D nella realizzazione dei prototipi”, e giovedì 3 novembre con Filippo Govoni e “Biagio Rossetti architetto contemporaneo”.

L’iniziativa è promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Ferrara. Per informazioni, scrivere a info f.scafuri@comune.fe.it.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 18 ottobre 2016

«Il manichino non è di nicchia, ma popolare»: grande successo per la mostra a Marfisa

16 Mar

manichini e pubblico (inaugurazione)«Siamo molto soddisfatti, è stato un grande successo, abbiamo dimostrato che il manichino non è un argomento di nicchia, ma popolare». Sono raggianti Linda Mazzoni e Claudio Gualandi, curatori della prima mostra sulla storia del manichino, esposta dall’11 novembre al 13 marzo scorsi nelle sale della Palazzina Marfisa d’Este in c.so Giovecca, 170.
L’esposizione “Il manichino e i suoi paesaggi. Una storia (quasi) metafisica”, che ha preso le mosse dalla pubblicazione “Il manichino e i suoi paesaggi” (Ed. Sometti, 2014) redatta dai due curatori, ha visto la collaborazione della critica d’arte Maria Livia Brunelli nella curatela della sezione dedicata all’arte contemporanea, con le opere di Mustafa Sabbagh, Milena Altini e Jolanda Spagno.
I dati ufficiali, forniti dalla Direzione dei Musei Civici di Arte Antica, sono chiari: nei quattro mesi di esposizione i visitatori sono stati 5.615, dei quali circa 120 nelle quattro visite guidate svoltesi dal 18 febbraio al 10 marzo e tenute, oltre che da Gualandi e Mazzoni, anche da Mustafa Sabbagh, Silvia Pellino e Silvano Capitani. Numeri davvero importanti per una mostra realizzata a basso costo e in una Palazzina abituata a una quantità inferiore di visite.

i tre curatori (foto di Luca Pasqualini)

Claudio Gualandi, Linda Mazzoni e Maria Livia Brunelli

Un lavoro collettivo durato diversi mesi, per il quale, ci spiegano i curatori, «abbiamo ricevuto tanti consensi, diversi nel libro degli ospiti, ma anche via mail o addirittura per lettera, provenienti anche da importanti critici d’arte e di moda». Tra i visitatori si annoverano anche il Sindaco Tiziano Tagliani, il Ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini, oltre a numerosi giornalisti e turisti, molti dei quali stranieri, e a una delegazione del Guggenheim Circle di Venezia, invitato e accompagnato dalla Brunelli. Grande, insomma, è stato l’impegno anche da parte di quest’ultima e dei collezionisti, oltre che degli sponsor che hanno creduto nel progetto, tra i quali vi erano due ferraresi (Felisi, e Caniato per UnipolSai), e uno di Finale Emilia, Falegnameria Gilli.
Un successo meritato, dunque, per una mostra che ha saputo offrire nuovi spunti storico-artistici legati sì all’imponente esposizione su de Chirico a Diamanti, ma al tempo stesso dimostratasi non subalterna ad essa, né nei temi né nella capacità attrattiva.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 16 marzo 2016

Ultima visita guidata per la mostra sui manichini

10 Mar

Alcuni manichini in mostraUltima visita guidata quella in programma oggi nella Palazzina Marfisa d’Este, in c.so Giovecca, 170 a Ferrara, per il ciclo intitolato “Eyes Wide Shut”, legato alla mostra “Il manichino e i suoi paesaggi. Una storia (quasi metafisica)”, curata da Claudio Gualandi, Linda Mazzoni e Maria Livia Brunelli. Alle 18.30 l’appuntamento è con “L’anatomia del corpo umano attraverso il manichino: modelli tra scienza e arte”, a cura di Silvano Capitani, Professore ordinario di Anatomia Umana all’Università degli Studi di Ferrara.
Per ragioni di sicurezza connesse alla capienza del museo il numero massimo delle persone accolte sarà di 50 secondo l’ordine di arrivo.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 10 marzo 2016

Oggi a Marfisa visita guidata sulla storia del manichino

3 Mar

12241711_1214654278551844_1255786803802047063_nUna visita guidata da non perdere quella in programma oggi nella Palazzina Marfisa d’Este, in c.so Giovecca, 170 a Ferrara, per il ciclo intitolato “Eyes Wide Shut”, legato alla mostra “Il manichino e i suoi paesaggi. Una storia (quasi metafisica)”, curata da Claudio Gualandi, Linda Mazzoni e Maria Livia Brunelli. Alle 18.30 saranno proprio Gualandi e la Mazzoni – autori del libro “Il manichino e i suoi paesaggi” – ad accompagnare i visitatori con l’incontro-guida “Storia del manichino, dalle origini alle vetrine“. La visite è a ingresso gratuito, capienza massima 50 posti secondo l’ordine di arrivo.
Prossimo appuntamento giovedì prossimo, stessa ora, con la visita “L’anatomia del corpo umano attraverso il manichino: modelli tra scienza e arte”, a cura di Silvano Capitani, Professore di Anatomia Umana all’Università di Ferrara.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 03 marzo 2016