La mostra al Centro Mercato di Argenta dove, al primo piano, è visitabile anche l’esposizione “Forse…” di Guglielmo Darbo

“Piazza d’Italia” (part.)
Sabato al Centro Mercato in p.zza Marconi ad Argenta, è stata presentata la mostra “Bruno Vidoni. Dialoghi con la Metafisica”, curata da Greta Gadda, Emiliano Rinaldi e Roberto Roda, fautori del recupero delle opere dell’artista e uomo di cultura centese (1930-2001).
Innanzitutto, tre tele degli anni ’60 e ’70 nelle quali ricorrono le case-torri, con rimandi a Carlo Carrà. In una di queste, vi è il ritratto della moglie di Vidoni, Marina Ferriani, con un gatto.
Poi, una tela con due dirompenti teste di cavallo, e sullo sfondo la statua di un cavaliere. Inizia, così, la serie delle Piazze d’Italia, omaggio a Giorgio de Chirico e ai suoi manichini. Questi quattro dipinti sono datati tra la fine degli anni ’60 e il ‘75, ma in realtà sono stati eseguiti tra il 1985 e i primi anni ’90. Nelle prime due piazze, una delle quali richiama la Piazza del Guercino di Cento, ritorna la figura del cavallo. Nelle altre due, in primo piano vi è una ragazza: in una, distesa, il seno semi nudo, morde una mela, e il suo abbigliamento alla moda cozza con “Le muse inquietanti” in secondo piano. Nell’altra, la ragazza è in piedi, la mela morsicata alle sue spalle, vicino ai manichini di “Ettore e Andromaca” e a un cavallo di legno.
Infine, al centro della sala vi sono i due manichini sartoriali dechirichiani, uno maschile e uno femminile, creati tra il 1982 e il 1984.
Ricordiamo anche che sabato al primo piano dell’edificio è stata presentata la personale di Guglielmo Darbo, “Forse…”. La mostra raccoglie opere su carta, canapa, tela dove domina il dubbio, la con-fusione di materiali, parole e linee. La denuncia lascia però a tratti spazio alla bellezza di alcune rose, che spiccano nel caos.
Andrea Musacci
Pubblicato su la Nuova Ferrara il 18 gennaio 2016

Un’interessante esposizione dalle atmosfere decisamente metafisiche verrà presentata oggi a partire dalle 18. Si tratta di “Unborn man”, personale fotografica di Gianni Guizzardi, rimasta in parete fino a domenica scorsa a Villa Bighi a Copparo. La mostra, curata da Francesca Occhi, prende le mosse da due capisaldi dell’immaginario dechirichiano nel suo periodo metafisico: il manichino e la piazza. In contemporanea, quindi, con l’esposizione “De Chirico a Ferrara. Metafisica e avanguardie”, visitabile a Palazzo dei Diamanti fino al 28 febbraio, Guizzardi presenta questo progetto per il quale ha pensato di fotografare un manichino dechirichiano nel luogo della nostra provincia che meglio richiama le atmosfere della sua originale metafisica, la città di Tresigallo.
“Unborn Man” è il nome del nuovo progetto artistico ideato dalla curatrice e gallerista Maria Livia Brunelli, che verrà presentato oggi alle 16 nel Centro Studi Villa Bighi a Copparo (via M. Carletti, 110). La mostra è una personale di Gianni Guizzardi, il quale ha fotografato un manichino “dechirichiano” nel luogo della provincia di Ferrara più metafisico in assoluto, Tresigallo.
“Sul palcoscenico tutto è mistero – Ferrara metafisica” è il nome del ciclo di iniziative in programma a partire da oggi (giovedì 10), legate all’esposizione “De Chirico a Ferrara. Metafisica e Avanguardie” visitabile a Palazzo dei Diamanti fino al 28 febbraio. Oggi alle 17.30 in Sala Estense in P.zza Municipale avrà luogo la prima delle cinque conferenze, mentre le prime due delle sei letture sono in programma sabato 12 e domenica 13 proprio a Palazzo dei Diamanti. Nell’incontro odierno Eugenio Bolognesi presenterà il suo libro “Alceste: una storia d’amore ferrarese. Giorgio de Chirico e Antonia Bolognesi” (Maretti ed., con il patrocinio della Fondazione Giorgio e Isa de Chirico), dedicato all’amore tra il Maestro e Antonia “Alceste” Bolognesi, prozia dell’autore e musa di de Chirico durante il periodo che quest’ultimo trascorse a Ferrara tra il 1917 e il 1919. Antonia fu fonte di ispirazione per “Le Muse inquietanti” e a lei de Chirico dedicò il dipinto “Alcesti” (1918), ammirabile nella mostra a Diamanti. Il romanzo è un carteggio inedito composto da oltre cento lettere scritte tra i due amanti. Le prossime conferenze in Sala Estense si svolgeranno il 14, 21, 28 gennaio, e il 4 febbraio.


