87enne parroco di Masi Torello, sempre al fianco di chi ha bisogno
«Con Gesù ritornano più facili e sereni i rapporti con i fratelli; si fa viva la responsabilità dei doveri quotidiani; ci si apre alle necessità di famiglie, di poveri e di infermi». La lunga vita di don Giuseppe Crepaldi (per tutti, Dongiu) si può riassumere così, con le sue stesse parole affidate al nostro Settimanale “La Voce” il 20 maggio 2020, alla fine del primo doloroso lockdown anti covid.
La storia di don Crepaldi è la storia di un’esistenza totalmente consacrata al Signore nella carità quotidiana ai fratelli e alle sorelle…
Masi Torello, chiesa gremita e tredici fra sacerdoti e diaconi per l’addio alla scultrice Grilanda. La promessa del Sindaco: «Le opere che ci ha lasciato verranno onorate»
Un’intera comunità, quella masese, e una grande famiglia, quella dell’Arcidiocesi, ieri pomeriggio hanno dato l’estremo saluto a una figlia affezionata. La chiesa di Masi Torello era gremita per i funerali di Alberta Silvana Grilanda, scultrice e artista poliedrica, membro del coro parrocchiale “Ruah”, per tanti anni impegnata nelle più disparate iniziative artistiche, culturali e religiose in paese e a Ferrara, deceduta all’improvviso lo scorso giovedì a 68 anni.
Alberta Silvana Grilanda
«Silvana non è morta di vecchiaia ma per le sofferenze interiori», lei donna sensibile «sempre vicina ai dolori e alle povertà delle persone», ha riflettuto nell’omelia il parroco e amico don Giuseppe Crepaldi che ha celebrato insieme ad altri 12 fra diaconi e sacerdoti, tra cui il Vicario generale mons. Massimo Manservigi. «Era impegnata nella famiglia e aveva una grande fede, il suo volto era sempre gioioso, mi era stata molto vicina anche quando ero stato operato di cataratta». Con commozione don Crepaldi alla fine della cerimonia ha confidato: «mia è la gioia e insieme il pianto: pianto per un dispiacere così grande, gioia nel vedere così tanta solidarietà. Grazie, sarai sempre una di noi».
«Oggi sono qui soprattutto come “Riccardo”: così Silvana mi ha sempre chiamato, fin dai primi giorni da Sindaco nel 2014», ha ricordato il primo cittadino Riccardo Bizzarri. «Era intelligente, colta, intuitiva». E affidabile: «ogni volta che le veniva assegnato un incarico, ero sicuro che ne sarebbe uscito un capolavoro. Faccio una promessa – ha proseguito -: «le opere che ci ha lasciato verranno onorate, saranno la testimonianza della sua persona e un omaggio a lei. La sua morte lascia un grande vuoto in me e nella nostra comunità».
Un vuoto riempito almeno in parte dall’enorme affetto per Grilanda, per il marito Pino e il figlio Michele. Una forte riconoscenza espressa, ad esempio, nelle parole pronunciate da Renato Veronesi del Gruppo Scrittori Ferraresi, nella presenza dell’AVIS col presidente comunale di Ferrara Sergio Mazzini e di una rappresentanza della sezione locale, dell’Azione Cattolica e del gruppo diocesano dei “Genitori in cammino”, a cui Grilanda e il marito si sono uniti dopo la morte prematura del figlio Antonio nel 2004.
«Ci hai lasciato così, Silvana – è stato l’ultimo saluto del marito -, con un dolore talmente grande da essere oltre ogni immaginazione. Ma la fede ci sostiene».
Andrea Musacci
Pubblicato su “La Nuova Ferrara” l’8 dicembre 2021
È morta improvvisamente lo scorso 2 dicembre a 68 anni. Scultrice di Masi Torello impegnata anche nella pittura e nell’incisione, lascia il marito e un figlio. L’impegno nell’Azione Cattolica e l’appartenenza ai “Genitori in cammino”
di Andrea Musacci
Lo sgomento che diventa commozione, il dolore che, pur rimanendo, assume i tratti della gratitudine profonda e della preghiera nell’affidamento al Signore.
Ha lasciato un oceano di affetto e riconoscenza Alberta Silvana Grilanda, deceduta improvvisamente la mattina del 2 dicembre scorso a 68 anni. I funerali sono stati celebrati nel pomeriggio del 7 dicembre nella chiesa di Masi Torello, paese dove risiedeva. Scultrice impegnata anche nella pittura e nell’incisione, lascia il marito Pino Cosentino – fotografo del nostro Settimanale – e il figlio Michele, il secondo dei due avuti dalla coppia: nel 2004, infatti, morì giovane il loro Antonio, mai dimenticato, dramma che li fece avvicinare al gruppo diocesano dei “Genitori in cammino” allora guidato da mons. Mario Dalla Costa. Un’appartenenza, quest’ultima, decisiva per Silvana e Pino, ma non esclusiva all’interno della Chiesa: lei, infatti, era attiva nell’Azione Cattolica e nel Coro Ruah della parrocchia di Masi Torello, partecipava ad alcune attività del Circolo Laudato si’, si impegnava per il “Progetto diga – Emergenza Zimbawe”. Silvana amava la sua Chiesa, di cui si sentiva parte integrante e attiva, tanto da donare negli anni anche alcune sue opere: l’ultima, lo scorso maggio, la Via Crucis realizzata per la nuova chiesa di Ponte Rodoni, parrocchia guidata da mons. Dalla Costa. Ma come non ricordare, ad esempio, anche la “Madre della Sofferenza”, terracotta policroma donata a Papa Francesco; la “Via Crucis” in terracotta alla parrocchia di S. Caterina Vegri a Ferrara, “Gesù e la Madre coronati da spine” donata al Santo Padre Benedetto XVI. O il “S. Francesco”, scultura di terracotta presente nel Seminario Arcivescovile di Ferrara; “Il Signore della Vita”, paliotto di terracotta nella chiesa di Cassana; e il “S. Leonardo Abate”, altorilievo di terracotta nella chiesa di Masi Torello.
Tutte opere che Grilanda realizzava nel suo studio situato dove un tempo sorgeva l’officina del padre fabbro ferraio (foto). Opere che continuava a creare grazie a una vena artistica mai sopita: oltre a essere spesso invitata al MAF di S. Bartolomeo in Bosco, nella Galleria del Carbone di Ferrara fino al 12 dicembre una sua incisione, “La forza della terra”, è esposta nella collettiva dal titolo “L’albero della conoscenza”. Sempre col Carbone, lo scorso luglio e agosto ha partecipato a una collettiva di artisti ferraresi nella “Kreis Gallerie” di Norimberga. E col Carbone «diversi erano i progetti per il futuro», ci spiega Lucia Boni. Collaborava anche col Club Amici dell’Arte. Socia del Gruppo Scrittori Ferraresi, Grilanda lo scorso giugno è stata protagonista, con la sua opera “La Tenda”, della copertina dell’Ippogrifo. Tra le sue ultime opere ricordiamo anche l’acquerello “Villa Estense di Medelana” per la copertina del libro “La ‘mia’ Delizia” di Gabriele Barboni, da poco uscito. Innumerevoli le mostre, i riconoscimenti e le pubblicazioni in tanti anni di attività.
Tempo fa, come testimonianza della loro esperienza coi “Genitori in cammino”, Silvana e il marito Pino scrissero in un passaggio: «Gesù ci dona la capacità di andare avanti e l’angoscia, la solitudine, lo sconforto e le nostre fragilità vengono da Lui accolte, sostenute e trasformate in un cammino verso Dio». È l’augurio che rivolgiamo ai suoi cari.
Pubblicato su “La Voce di Ferrara-Comacchio” del 10 dicembre 2021
Un’opera di Anna Di Prospero in mostra al MIA Photo Fair
Anche in questo fine settimana Ferrara si conferma a pieno titolo città d’arte. Partendo da fuori, da giovedì fino a domani è in programma a Milano il MIA Photo Fair, dove la ferrarese Maria Livia Brunelli home gallery è presente con tre fotografi (Silvia Camporesi, Anna Di Prospero e Hiroyuki Masuyama) allo stand A47, con un progetto curatoriale sull’energia dei luoghi.
Nel nostro territorio, oggi alle 10.30 nella Sala Voltini del Centro Culturale Cappuccini di Argenta inaugura, con la presentazione del libro omonimo, la mostra storico-documentaria “Legati mani e piedi con rozze funi. Le carte raccontano la pellagra a Ferrara ed Argenta 1859-1933” a cura di Magda Beltrami e Mara Guerra, presenti insieme a Benedetta Bolognesi dell’Archivio Storico comunale. La mostra, in parete fino al 1° aprile, è visitabile da lunedì a sabato dalle 8.30 alle 19. Sempre ad Argenta, oggi alle 17.30 nel Centro Culturale Mercato inaugura la mostra di Marino Trioschi, “Trioschi. Antologica 1970-2017”, promossa con la Galleria d’arte Stefano Poppi e la Galleria Giacomo Cesari, entrambe di Argenta, e con presentazione di Franco Bertoni. La mostra sarà aperta fino al 17 aprile e visitabile da martedì a sabato 9.30-12.30, da giovedì a domenica 15.30-18.30.
A Ferrara, invece, oggi alle 16 a Casa Ariosto è in programma il “Concerto per Franco” del duo Claudio Miotto (clarinetto) e Paolo Rosini (chitarra), nell’ambito della mostra di don Franco Patruno “La libertà di dire, la verità di fare”, in esposizione fino al 12 marzo. L’entrata è gratuita.
“Andar per rifugi” è, invece, il titolo della mostra fotografica che la Sezione di Ferrara del Club Alpino Italiano presenta da oggi, alle 17, fino al 19 marzo alla Porta degli Angeli.
Domani, invece, alle 11 nel Museo del Risorgimento e della Resistenza di Ferrara (in c.so Ercole I d’Este, 19) inaugura la seconda sezione della mostra storico-documentaria “E Beltrame disegnò la Grande Guerra”, a cura di Gian Paolo Marchetti, con la collaborazione di Antonella Guarnieri, Elena Ferraresi e Martina Rubbi. La mostra sarà visitabile fino al 9 aprile dal martedì alla domenica, 9.30-13 e 15-18.
Un’opera di don Patruno in mostra a Casa Ariosto
Ancora domani, alle 11 nella sede dell’Associazione “Al boattino” di Masi Torello (in via dei Masi, 8) inaugura la mostra fotografica “Storie ferraresi”, con opere di Silvia Grillanda, Andrea Mantovani e Germano Nardini. La visita della mostra con aperitivo è possibile tramite iscrizione (10 euro) all’Associazione.
Sempre fuori città, domani dalle 15.30 al Mondo Agricolo Ferrarese a San Bartolomeo in Bosco (in via Imperiale, 265) avrà luogo l’evento “Arte internazionale e mondo culturale della tradizione a confronto”, con presentazione di G. P. Borghi della mostra di Habdessamad Halloumi, “Da Casablanca a Ferrara”, in parete fino al 5 aprile. Alle ore 16 di domani, invece, inaugura la personale di pittura di Alessandro Govoni nella sede di G&G Fashion Art in via IV novembre, 15/b a Renazzo.
Masi San Giacomo, ieri mattina la manifestazione delle lavoratrici
[Qui la mia galleria fotografica sul sito de la Nuova Ferrara]
Le operaie durante la protesta
È il grido “vergogna!” a spezzare a un certo punto la calma apparente del presidio a Masi San Giacomo, davanti alla sede della Louise confezioni, l’azienda diretta da Alessandra Zanella in via Tasso. Protagoniste del sit in di ieri mattina sono state ventidue donne (alcune di loro con figli a carico, altre col marito disoccupato), dall’aprile scorso fino a due giorni fa in Cassa Integrazione Straordinaria, e ora senza nemmeno più quella. Ventidue lavoratrici da settembre 2014 senza stipendio e che, per ora, non possono usufruire degli ammortizzatori sociali (mobilità, disoccupazione), in quanto l’azienda non ha ancora dichiarato il fallimento.
Il presidio iniziato alle 8 ha visto una cinquantina di persone presenti: oltre alle lavoratrici (residenti anche a Ferrara, Argenta e Gambulaga), alcuni abitanti di Masi, il Sindaco Riccardo Bizzarri, la vicesindaco Serena Poltronieri e alcuni rappresentanti di altre categorie della CGIL. Poi, alle 11.30 le lavoratrici insieme a Marco Corazzari, sindacalista della Filctem CGIL, si sono recate all’Ispettorato del Lavoro. «Siamo qui – ha spiegato Corazzari – per dimostrare ancora la nostra disponibilità a riprendere l’occupazione, ma registriamo che l’azienda continua nella sua chiusura. In passato avevamo anche proposto una riconversione produttiva».
«Vogliamo rispetto», è l’elementare richiesta di queste donne. «Oltre a non poter accedere agli ammortizzatori – ci spiegano – finché non ci licenziano non possiamo nemmeno cercare un altro lavoro, se non in nero». Alcune di loro hanno lavorato in Louise anche 15/20 anni. «Lo stipendio – ci raccontano – era poco più di 1.100 euro, poi si è ridotto, prima dell’80%, poi del 50%, pagandoci sempre in ritardo, fino a settembre 2014 quando hanno iniziato a non pagarci più».
«Da tempo – proseguono – la proprietaria ci diceva che erano in crisi, ma ci assicurava che tutto si sarebbe risolto. Col tempo però abbiamo capito che ci prendevano in giro. Fino a maggio scorso ci hanno fatto finire il lavoro, pulire e sgomberare tutto, senza pagarci. Ci hanno sfruttato fino all’ultimo».
Il 19 aprile è prevista l’udienza fallimentare. Se, com’è inevitabile, verrà dichiarato il fallimento, le dipendenti – che aspettano dalle sei alle nove mensilità di arretrati – potranno recuperarne fino a tre grazie al Fondo di Garanzia dell’INPS. Arrabbiato e amareggiato è anche il Sindaco Bizzarri: «L’azienda è fuggita, pensando così di risolvere il problema, ma si sbaglia». Le ventidue donne si avvicinano al tavolino del presidio per sottoscrivere una lettera nella quale si intima l’azienda di permetter loro di svolgere il lavoro per il quale sono state assunte con contratto a tempo indeterminato. E ora chiedono ciò che gli spetta.
Qui l’articolo, curato da me e Veronica Capucci, sull’assemblea pubblica svoltasi sabato 19 dicembre a Masi Torello, e organizzata dall’Amministrazione Comunale. Presenti un dirigente Carife, diversi rappresentanti di associazioni di consumatori e soprattutto un centinaio di azionisti e obbligazionisti che hanno perso i loro risparmi.
Qui invece la testimonianza, da me raccolta, di un pensionato di Masi Torello che ha creduto alla buona fede di quella che considerava la sua banca.
Un incontro aperto al pubblico per confrontarsi sulle soluzioni per i gravi danni conseguenti alla grandinata straordinaria dello scorso 5 settembre.
Giovedì alle 21 nella Sala Consiliare del Municipio di Masi Torello, in Piazza C. Toschi, avrà luogo la presentazione del progetto di finanziamenti agevolati per gli imprenditori agricoli del territorio. L’incontro è organizzato dal Comune di Masi Torello e dalla Banca Popolare dell’Emilia-Romagna (ex Banca Popolare di Ravenna), che ha già avviato il piano di aiuti agli agricoltori in difficoltà. Il piano prevede finanziamenti con tasso fisso all’1%, fino a 24 mesi, e con tetto massimo di 150.000 €, di cui un terzo può essere richiesto solo per il ripristino della liquidità. Gli interessati possono farne richiesta fino al 30 novembre prossimo. Inoltre, BPER ha messo sul tavolo anche la possibilità di sottoscrivere polizze multirischi. L’idea è nata, nei giorni successivi alla grandinata, da Enrico Pambianchi e Enrico Tassinati, due assicuratori masesi. All’incontro saranno presenti Riccardo Cristofori, Responsabile BPER della zona, Paolo Gallerani, Responsabile Agricoltura Bper e Paolo Manfredini, Direttore della filiale locale.
Andrea Musacci
Pubblicato (in forma ridotta) su la Nuova Ferrara il 14 ottobre 2015
Masi Torello, l’accordo con la BPER illustrato dal sindaco.
Giovedì prossimo assemblea con gli imprenditori agricoli
Un pomeriggio infernale, quello dello scorso 5 settembre. Una grandinata talmente forte da assumere quasi i caratteri di una calamità naturale. I Comuni della Provincia, però, hanno deciso di non abbattersi e di aiutare i produttori agricoli colpiti. Fra questi vi è Masi Torello, il cui sindaco, Riccardo Bizzarri, ha convocato per ieri mattina una conferenza stampa per illustrare l’accordo tra Comune, Banca Popolare dell’Emilia-Romagna (BPER) e agricoltori.
Un accordo vantaggioso, che potrà dare ossigeno alle tante aziende ortofrutticole colpite. Queste le caratteristiche: finanziamenti con tasso fisso all’1%, fino a 24 mesi, e con tetto massimo di 150.000 €, di cui un terzo può essere richiesto solo per il ripristino della liquidità. Gli interessati possono farne richiesta fino al 30 novembre. Inoltre, BPER ha messo sul tavolo anche la possibilità di sottoscrivere polizze multirischi.
L’idea è nata, nei giorni successivi alla grandinata, da Enrico Pambianchi e Enrico Tassinati, due assicuratori di Masi Torello. Riccardo Cristofori, Responsabile BPER della zona, spiega come «abbiamo proposto un prodotto semplice e snello, basta infatti un’autocertificazione per attivarlo. Certo – ha proseguito – risolve un problema momentaneo, ma ci rendiamo disponibili anche per accordi a lungo termine». Hanno dunque preso la parola Paolo Gallerani, Responsabile Agricoltura BPER e Paolo Manfredini, Direttore della filiale locale della BPER. Alla conferenza stampa vi erano anche Sara Landuzzi e Marco Bianconi di Coldiretti.
Infine, per giovedì 15 ottobre alle 21, nella Sala Consiliare del Municipio di Masi Torello, BPER organizza un incontro, aperto agli imprenditori agricoli del territorio, per illustrare il progetto.
«Un abbraccio alla famiglia, davvero una brutta morte, in questi casi l’età non ha nessuna importanza». Sono poche ma sentite le parole espresse dal sindaco di Masi Torello Riccardo Bizzarri alla moglie e al figlio di Romano Gaiani, ciclista di 84 anni investito ieri verso le 14 da un camion trasportante fieno in via Zamboni a Baura. Il luogo del tragico incidente dista circa dieci km dalla residenza della famiglia Gaiani, in via Cremona a Masi Torello. Per Gaiani, però, non erano molti, «abituato com’era a percorrere, ogni mattina, tanta strada in bicicletta», come ricorda Serena Poltronieri, vicesindaco. L’anziano ciclista si era trasferito da pochi anni, insieme alla famiglia, a Masi Torello, dopo aver vissuto tanti anni a Torino, dove lavorava alla FIAT, e aver vissuto anche a Quartesana, lui originario di Codrea. Per questo non era molto conosciuto in paese, anche se comunque la tragedia ha colpito gli abitanti del piccolo comune.
Ieri a Masi San Giacomo era palpabile la soddisfazione tra gli utenti.
Il sindaco Bizzarri: «È una delle soddisfazioni più grandi da quando sono sindaco».
La vicesindaco Serena Poltonieri mentre paga una bolletta ieri all’ufficio postale di Masi San Giacomo
Il giorno tanto atteso è arrivato, la porta dell’ufficio postale di Masi San Giacomo ieri mattina alle 8.20 è stata riaperta. Venerdì scorso, infatti, il TAR dell’Emilia Romagna presieduto da Michele Perrelli, ha inviato al Comune di Masi Torello l’avviso di annullamento del provvedimento di chiusura della piccola filiale, decisa nei mesi scorsi da Poste Italiane. Sono passate nemmeno dodici ore dall’invio del ricorso, tramite l’avv. Gianfranco Berti di Ferrara, alla risposta del Tribunale Amministrativo Regionale.
In quest’ultima, in particolare un passaggio risulta interessante, quello dove si dice chiaramente che “la proroga del servizio [fino alla sentenza del 24 settembre, ndr] […] appare irrilevante rispetto all’equilibrio economico complessivo di Poste Italiane S.p.A.”. Un’obiezione netta, dunque, da parte del TAR, sulla presunta “antieconomicità” della filiale di Masi, non solo per una settimana, ma anche in assoluto.
Proprio qui a Masi abbiamo incontrato la giovane vicesindaco Serena Poltronieri, visibilmente soddisfatta per l’ottimo risultato raggiunto «per questo importante luogo di socialità per il paese, dove oltre il 40% della popolazione è over 65. Venerdì in Municipio abbiamo stappato una bottiglia per la gioia». La Poltronieri ha voluto “festeggiare“ anche venendo a pagare una bolletta qui nelle poste di Masi S. Giacomo.
«La gente – ha proseguito la Poltronieri – non ci credeva tanto, ma ci sperava. Ora è contentissima, tutti hanno tirato un sospiro di sollievo». E alle ore 9 sono già una decina le persone in coda, «immagini commuoventi», dichiara il sindaco Riccardo Bizzarri, leader di questa battaglia. «È una delle soddisfazioni più grandi da quando sono sindaco, soprattutto per i tanti anziani. La questione è umana prima che normativa, oggi sono stato ripagato di tutto dalle persone, dalla loro umanità».
Il sindaco non risparmia anche elogi all’avv. Berti per l’impegno e la serietà, oltre che alla Giunta e a tutti i dipendenti del Comune per il lavoro di gruppo. «Questa esperienza mi ha insegnato che il lavoro collegiale è fondamentale, ma anche che al tempo stesso i sindaci devono tornare a essere guide attive, essere all’altezza dei problemi, non solo figure simboliche».
Ora la speranza è che anche le altre filiali in provincia possano riaprire. A giorni è attesa l’invio del ricorso al TAR per la sede di Montesanto, e dunque l’immediata risposta del Tribunale regionale.
Mi chiamo Andrea Musacci.
Da aprile 2014 sono Giornalista Pubblicista, iscritto all’Ordine dei Giornalisti dell’Emilia-Romagna.
Sono redattore e inviato del settimanale "la Voce di Ferrara-Comacchio" (con cui collaboro dal 2014: http://lavoce.e-dicola.net/it/news - www.lavocediferrara.it), e collaboro con Filo Magazine, Periscopio e Avvenire.
In passato ho collaborato con La Nuova Ferrara, Listone mag e Caritas Ferrara-Comacchio.
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"L'unica cosa che conta è l'inquietudine divina delle anime inappagate."
(Emmanuel Mounier)