La pittura olandese nella Roma del primo Seicento

17 Mar
174992

“Vocazione di San Matteo”, H. ter Brugghen, 1620.

Martedì scorso, 15 marzo, alle ore 17 nel Salone d’Onore della Pinacoteca, si è svolto un nuovo incontro del ciclo “Il Museo. Dentro e Intorno”. Il Prof. Gert Jan van der Sman, che lavora presso l’Istituto Universitario Olandese di Storia dell’Arte a Firenze e dal 2007 insegna Storia del Disegno e dell’Incisione presso l’Università di Leiden, ha relazionato sulla presenza, nella Roma del primo Seicento, dei pittori olandesi e fiamminghi. L’intervento – dal titolo “Oltre Caravaggio. Pittori olandesi a Roma nel primo Seicento” – è stato introdotto da Maria Pietrogiovanna dell’Università di Padova.

Protagonisti a Roma nel primo Seicento furono infatti soprattutto artisti francesi, o appunto olandesi come Matthijs Bril (1550-1583), Paul Bril (1554-1626), Gerard van Honthorst (1592-1656), Dirck van Baburen (1595-1624), Hendrick ten Brugghen (1588-1629).

1

Un momento dell’incontro

Riguardo a Ferrara, van der Sman ha parlato della presenza, nel Quattrocento, di un trittico di Rogier van der Weyden (1399-1464), mentre nell’Oratorio della Santissima Annunziata è presente la “Madonna della cintura” di Lambert van Noort (1520-1571). Infine, a Ferrara, tra il Quattrocento e il Cinquecento, erano presenti più arazzieri che pittori fiamminghi, vista l’abbondanza di quest’ultimi.

Andrea Musacci

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: