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A Cloister le sculture di Sharifpour, un viaggio per riscoprire le proprie radici

2 Mar

Si è svolta ieri alle 18.30 l’inaugurazione della personale di Amir Sharifpour, scultore di origini iraniane residente a Ferrara, dove dirige insieme alla moglie Sima Shafti l’atelier Art Melograno (www.artmelograno.com). E’ stato Gianni Cerioli, critico d’arte, a presentare la mostra alla presenza di una sessantina di persone. Luogo dell’esposizione, la Galleria Cloister (www.cloister.biz) in c.so Porta Reno, 45 a Ferrara.

La mostra, visitabile fino al 29 marzo dalle 9 alle 19.30 (esclusa domenica), a ingresso libero e gratuito, immerge il visitatore nel mare sconfinato della memoria, del viaggio, nel navigare dolce e struggente del ricordo della propria terra d’origine. Ricorrente, dunque, il rapporto del singolo con la propria storia, personale e non, attraverso un’avventura verso terre ignote, senza però mai perdere le proprie radici profonde.

I soggetti umani delle sculture di Sharifpour non vengono “schiacciati” dalle torri (che richiamano le ziggut), nè dispersi nell’immenso mare, ma riacquistano una propria identità proprio valorizzando il proprio posto nel mondo, allontanando ogni tentazione di superbia, e rimettendosi ai piedi del divino.

Andrea Musacci