Qui la mia recensione della mostra di Cinquino a Idearte.

Claudio Centin (Cinquino) insieme a Vasco Rossi e la sua opera “Ricordi” a lui dedicata
Fino a sabato 18 giugno è possibile visitare la mostra “Quando l’arte si rifiuta” di Claudio Centin, detto “Cinquino”, nell’Idearte Gallery in via Terranuova, 41 a Ferrara.
Ma chi è Cinquino? Per vent’anni è stato un importante progettista e designer nell’ambito artistico-artigianale della moda e degli accessori per rock star. Alcune sue creazioni sono state indossate da artisti come Vasco Rossi, Ligabue, Renato Zero, Zucchero, Axl Rose, Sting, Bob Geldof. Nel 2002 decide di abbandonare il mondo della moda rock per dedicarsi all’attività di scultore, realizzando opere appartenenti alla corrente “Gospel Art”, per le quali utilizza materiali di recupero.
Come ha raccontato,«ad un certo punto della mia vita, che per certi versi poteva apparire invidiabile, ho deciso di lasciare quel tanto aspirato traguardo, perché, nonostante quello che potevo sembrare, dentro di me c’era un vuoto che nessun tipo di “bella vita” poteva colmare». Una presa di coscienza difficile, per nulla scontata: «quando ti guardi dentro, lì non c’è finzione o fuga, sì perché in quell’ambiente spesso si scappa dalla realtà o dalla delusione o meglio ancora dall’amarezza che quel “sogno” ti dà», racconta Centin.
«A un certo punto ho invocato l’intervento di Dio e ho cominciato a leggere e poi conseguentemente a studiare la Bibbia. La mia prima mostra, non a caso, l’ho voluta intitolare “Fatiche, lacrime e vittoria”», prosegue l’artista, che ora fa parte della Chiesa Evangelica. La spiegazione non lascia spazio al dubbio: «Fatiche per raggiungere quello che ho raggiunto, lacrime perché è il prezzo da pagare, e, paradossalmente anche per lasciare, nonostante a decisione già fatta, si, ci sono volute fatiche e lacrime anche per lasciare ma poi la vittoria, la vittoria nell’aver trovato il senso della vita. Ora, posso tranquillamente affermare che ho in cuore tanti, tanti, bei ricordi, ma nessun tipo di pentimento per la scelta fatta, ora il mio obiettivo è cercare di trasmettere la mia esperienza di fede con l’arte».
Andrea Musacci
Tra i film presentati in anteprima nazionale al recente Ferrara Film Festival (01-05 giugno 2016) c’èra anche Like a Butterfly, film breve (27′) prodotto dallo stesso regista Eitan Pitigliani (romano classe 1986, che ho avuto la fortuna di conoscere durante il Festival ferrarese), Falcon Productions, in collaborazione con Rai Cinema. Il film ha fatto la prima mondiale al 21st Palm Beach International Film Festival a fine marzo scorso.
Ieri pomeriggio si è svolta la festa dei diplomi del Centro Preformazione Attoriale, scuola che prepara aspiranti attori per le audizioni delle più importanti scuole di recitazione nazionali ed europee. La cerimonia di consegna dei diplomi, svoltasi nella sede in via Arianuova, 128, ha visto la presenza dell’Assessore alla Cultura Massimo Maisto, di Massimo Malucelli, Responsabile artistico CPA, e di Stefano Muroni, Direttore Artistico CPA. Sono stati consegnati dieci diplomi e sette “attestati MasterClass”. Il programma della giornata ha visto anche la visione dei monologhi in inglese degli allievi della MasterClass (terzo anno) e la visione del cortometraggio realizzato dagli allievi del secondo anno, che andrà alla prossima edizione del Giffoni Film Festival, in programma dal 15 al 24 luglio prossimi, e col quale il CPA è gemellato.