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Mostre a Ferrara e provincia: viaggio nei minerali clandestini e molto altro

4 Mar
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Rossi al Dosso Dossi

Fine settimana ricco di inaugurazioni artistiche a Ferrara e in provincia.
Oggi si parte alle 11 nella Biblioteca Bassani di Ferrara (via Grosoli, 42) con l’inaugurazione della mostra con opere a tecnica mista del pittore ferrarese Armando Soavi dal titolo “Fantasie”. La mostra sarà visitabile fino al prossimo 30 marzo dal martedì al giovedì ore 9-13 e 15-18, venerdì e sabato ore 9-13. Nel pomeriggio, invece, alle 17 nella Sala espositiva del Dosso Dossi (via Bersaglieri del Po, 25/b), il Circolo culturale “Fors Fortuna Vesta-Il quadrivio” presenta la personale dell’artista rodigino Fabio Rossi, visitabile fino al 12 marzo tutti i giorni dalle 10 alle 12.30 e dalle 17 alle 20.
Sempre alle 17 nella Galleria d’Arte Il Rivellino (via G. Baruffaldi, 6) viene presentata la collettiva “Donna Musa Medusa Madonna”, in mostra fino al 17 marzo con opere di pittura, scultura, fotografia e poesia.
Sempre in vista della festa dell’8 marzo, “Da donna a donna. Percorso di vita tra donne indiane” è il nome dell’esposizione fotografica di Tonina Droghetti che inaugura oggi, sempre alle 17, negli spazi dell’Associazione Sportiva Dilettantistica SPace, che si trova nel cortile interno in c.so Isonzo angolo via Piangipane. La mostra sarà visitabile fino al 12 marzo da lunedì a venerdì dalle 14 alle 16, sabato dalle 17 alle 19, domenica dalle 11 alle 13 e dalle 18 alle 20.

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Soavi alla Bassani

Domani, invece, nell’ambito della personale “Serendipity” di Nanni Menetti, alla Galleria del Carbone (in via del Carbone, 18/a) alle 18 vi sarà la presentazione del libro di Menetti, “L’artista non ha mai avuto mani”. La mostra è visitabile fino al 12 marzo dal mercoledì al venerdì 17-20, sabato e festivi 11-12.30 e 17-20.
Sempre domani alle 10 nella Pinacoteca Cattabriga di piazza Garibaldi 9 a Bondeno inaugura la mostra-evento “Minerali Clandestini”, un allestimento con installazioni fotografiche e pubblicazioni sul tema dei minerali estratti in Africa e il loro utilizzo nel mercato dei prodotti tecnologici.
Infine, ricordiamo che da ieri a Palazzo Scroffa a Ferrara (in via Terranuova, 25) è possibile visitare la collettiva femminile “I talenti delle donne” curata da Francesca Mariotti dello Studio l’Altrove, in mostra fino al 13 marzo. Per l’occasione, domani alle 17 avrà luogo la piece teatrale “Giulietta è caduta dal balcone” con Silvia Boeche e Cristina Barbieri.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 04 marzo 2017

Dialogo con l’arte: le mostre in città e fuori dalle mura

25 Feb
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Da sinistra, Patrick Tabarelli, Jasmine Pignatelli, Giorgio Cattani e Maria Letizia Paiato

Due artisti «viandanti»  che, attraverso linguaggi artistici differenti, incrociano i rispettivi sguardi sul reale, ricreandone geometrie, frammentarietà e movimenti. Oggi alle 18 inaugura “Echo of Hidden Places”, bi-personale degli artisti Jasmine Pignatelli e Patrick Tabarelli nella galleria Fabula Fine Art diretta da Giorgio Cattani in via del Podestà, 11 a Ferrara. Il nuovo progetto espositivo, curato da Maria Letizia Paiato, raccoglie, alternandole tra loro, le opere di Tabarelli, non più realizzate a mano ma da drawing machine, e quelle della Pignatelli. I due hanno assorbito, attualizzato e reinterpretato personalmente le riflessioni sull’arte astratta del Novecento, dialogo, questo, tra radici e contemporaneità, tipico della filosofia di Fabula. Questa loro rilettura si è spinta fino a mettere in dubbio lo stesso concetto di materia (e, dunque, di reale), sperimentando costantemente in bilico con l’indeterminatezza, anche estrema: il vuoto. Così, per la Pignatelli, le pesanti croci nere (nero che richiama il nulla) si contrappongono a vettori più esplicitamente mobili e irrequieti, e in Tabarelli l’alterità del supporto tecnologico rompe, con le sue linee stranianti, le famigliari catene fenomenologiche. Proprio queste ondulazioni dai colori accesi inquietano (di un’inquietudine viva, mai annullatrice) ancor più nelle loro interazioni con le croci e gli incroci al tempo stesso parziali e direzionali, labili e razionali, della Pignatelli. Per questo, “l’eco di luoghi nascosti”(come recita il titolo in italiano) è, come ha spiegato la Paiato, sinonimo di emotività, al pari, per usare le suggestioni di Cattani, di una musica, di una danza. La mostra è visitabile fino al prossimo 8 aprile.

Quella a Fabula non è l’unica mostra che inaugura in città o nelle vicinanze. Oggi alle 18.30, infatti, alla Galleria del Carbone in via del Carbone, 18/a viene presentata “Serendipity”, personale di Nanni Menetti. In galleria verranno esposte una ventina di lavori a tempera su tavola, ottenuti assecondando il gelo. La rassegna rimarrà in parete fino al 12 marzo con i seguenti orari: dal mercoledì al venerdì, dalle 17 alle 20, sabato e festivi dalle 11 alle 12.30 e dalle 17 alle 20.

“Le regole del Giano” è, invece, il nome del laboratorio artistico in programma oggi alle 16 nello Spazio Aperto in via Carlo Mayr, 69. L’evento, a cura di Cose Comunicanti, è strutturato come un gioco di società, per imparare a realizzare un Giano Ipnotizzatore.

Spostandoci fuori città, alle ore 17 al Museo MAGI ‘900 di Pieve di Cento inaugura la mostra personale dell’artista Graziano Pompili, dal titolo “Omnia”. L’esposizione, che rimarrà aperta fino al 30 aprile ed è curata da Valeria Tassinari, Pompili propone una sintesi dei passaggi salienti della sua ricerca artistica.

Infine, da ieri fino al 25 giugno a Palazzo Fava in via Manzoni, 2 a Bologna è visitabile la mostra collettiva “Costruire il Novecento. Capolavori della Collezione Giovanardi”, novanta opere provenienti dalla Collezione Giovanardi realizzate dai migliori pittori italiani attivi tra le due guerre mondiali. La mostra, curata da Silvia Evangelisti, raccoglie opere, tra gli altri, di Giorgio Morandi Carlo Carrà, Filippo De Pisis, Massimo Campigli e Mario Sironi, Mario Mafai e Ottone Rosai.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 25 febbraio 2017

Ferrara città d’arte: guida alle mostre del fine settimana

18 Feb
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Opera di Tiberio Savonuzzi (a sinistra) e Renzo Sbolci

Anche questo fine settimana sono numerosi gli eventi all’insegna dell’arte nella nostra città.

Oggi alle 16 nella Galleria del Carbone, in via del Carbone, 18/a, nell’ambito della mostra “Sapienza e racconto” di Raffaello Margheri (visitabile fino a domani) avrà luogo un incontro con l’artista, durante il quale verrà fatta una dimostrazione di stampa xilografica, che evidenzierà la maestria esecutiva di Margheri per questa antichissima tecnica di stampa. Al termine vi sarà un recital musicale eseguito dalla flautista ferrarese Emmanuela Susca. La mostra è visitabile oggi e domani dalle 11 alle 12.30 e dalle 17 alle 20.

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Andrea Amaducci

L’artista ferrarese Andrea Amaducci oggi presenta invece la personale “Headquarter”, esposta in due luoghi: alle 17.30 inaugura la parte nello showroom di Gavioli Paolo Arredamenti in corso Portamare, 8/a, mentre alle 18.30 la seconda parte all’Hotel Annunziata in piazza Castello. In mostra vi saranno una ventina di opere tra dipinti, sculture e bozzetti di grande formato. La mostra sarà visitabile tutti giorni fino al 16 aprile negli orari dei pubblici esercizi: dal martedì al sabato dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 19.30 per quanto riguarda Gavioli, tutti i giorni dalle 10 per l’Annunziata.

Oggi alle 17 inaugura anche alla Galleria Il Rivellino in via Baruffaldi, 6 la mostra “Ferrara e… Dintorni”, con opere di Andrea Latta, Franco Marchesi, Cristina Rizzi, Luigi Ardizzoni, Michele Altamura, Duilio Nalin, Roberto Beghelli.L’esposizione, promossa dal Club Amici dell’Arte, sarà visitabile fino al 3 marzo, tutti i giorni dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19, chiuso i pomeriggi di giovedì e domenica.

Proseguendo, ieri nello Studio Beza di via Ragno, 6 a Ferrara è stata inaugurata la mostra fotografica di Pier Paolo Tralli, mentre giovedì nel Ristorante 381 Storie da Gustare, in p.zzetta Corelli, 24, in collaborazione con il Centro Donna Giustizia è stata presentata la mostra fotografica “Patchworks. The Face of Freedom is Female”, ideato dalle fotografe Ippolita Franciosi e Letizia Rossi, risultato di percorsi formativi basati sull’insegnamento della ripresa fotografica, che hanno coinvolto donne vittime della tratta e di violenza.

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Mario Schifano

Domani, invece, alle 17 a Palazzo Spisani, sede dello show room “La Tognazza” in via Byron, 10, inaugura la bipersonale di Tiberio Savonuzzi e Renzo Sbolci, per la rassegna “Arte&vino”, mentre alle 18 nel teatro Ferrara Off in viale Alfonso I d’Este, 13 avrà luogo un incontro dedicato al pittore Mario Schifano, ultimo appuntamento del ciclo sull’arte del Novecento intitolato “Vite al limite”. L’incontro è curato da Giacomo Cossio. Infine, fuori città, la pittrice ferrarese Rosy Locatelli partecipa da oggi alla collettiva “Trofeo dell’arte” nel Castello di Montagnana (PD), che inaugura alle 17.30.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 18 febbraio 2017

“Sapienza e racconto”: Margheri in mostra al Carbone

9 Feb

Sabato scorso nella Galleria del Carbone di Ferrara (in via del Carbone, 18/a) ha inaugurato la mostra personale dell’incisore Raffaello Margheri dal titolo “Sapienza e racconto”. In mostra, oltre alle acqueforti, anche alcune splendide inedite linoleumgrafie a più matrici colorate. La rassegna gode del Patrocinio del Comune di Ferrara, e rimarrà in parete fino al 19 Febbraio con i seguenti orari: dal mercoledì al venerdì 17.00-20.00; sabato e festivi 11.00-12.30  17.00-20.00; lunedì e martedì chiuso.

Andrea Musacci

Alcune delle opere in mostra:

Mercato, vecchi maestri, giovani talenti: viaggio nel mondo artistico ferrarese

3 Feb

Gli articoli delle mie due pagine uscite su la Nuova Ferrara del 03 febbraio 2017 si possono leggere più facilmente cliccando su questi due link:

Andrea Musacci

La magia del Furioso nelle sculture-teatro di Maurizio Bonora

11 Dic

In occasione del quinto centenario dalla prima edizione dell’Orlando furioso, nella Galleria del Carbone di Ferrara (in via del Carbone, 18/a) è visitabile la mostra “Angelica e Alcina per un teatro ariostesco” di Maurizio Bonora.

Come mi spiega lui stesso, si tratta di una scultura narrativa, fatta di opere d’arte tripartite: il volto (parte anteriore), la narrazione di scene tratte dall’Orlando furioso nella parte posteriore dell’opera, e la base scultorea. Sono sculture in terracotta e cemento realizzate nel 2013, e in parte concluse proprio per questa esposizione, più alcuni disegni a matita, compreso uno del 1966. Tutta la riflessione dell’artista gioca su profonde dicotomie: essere/nulla, pieno/vuoto, luce/ombra, materia/spirito.

Il progetto prende le mosse, anticipandolo, da quello di una struttura teatale da realizzare in futuro.

La mostra è visitabile fino a fine mese, dal mercoledì al venerdì dalle 17 alle 20, sabato e festivi dalle 11 alle 12.30 e dalle 17 alle 20.

Andrea Musacci

Alla Galleria del Carbone la mostra di Bonora

7 Dic

Galleria del CarboneIn occasione del quinto centenario dalla prima edizione dell’Orlando furioso, sabato alle 18 nella Galleria del Carbone di Ferrara (in via del Carbone, 18/a) è stata inaugurata la mostra “Angelica e Alcina per un teatro ariostesco” dell’artista ferrarese Maurizio Bonora.

La mostra è visitabile dal mercoledì al venerdì dalle 17 alle 20, sabato e festivi dalle 11 alle 12.30 e dalle 17 alle 20.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 05 dicembre 2016

Fino al 28 novembre al Carbone la mostra di Roffi

24 Nov

La Poesia Totale di un artista bolognese, Gian Paolo Roffi, è la protagonista dell’esposizione visitabile alla Galleria del Carbone di Ferrara (in via del Carbone, 18/a) fino al prossimo 28 novembre.

La mostra intitolata “Materialità della parola” e curata da Pasquale Fameli (curatore anche del volume “Gian Paolo Roffi. La quadratura del cerchio”, Campanotto editore, 2016) rappresenta al meglio la poetica dell’artista, nelle diverse forme, lineare, fonetica, visiva (infatti, la sua è anche detta “Poesia visiva, non “Poesia visuale”). Roffi, classe ’43, di formazione letteraria, è stato anche redattore delle riviste “Tam Tam”, “Baobab”, “Dopodomani”. Il suo lavoro artistico è sempre legato al fenomeno del linguaggio e alla visualizzazione della scrittura, spaziando dall’alfabeto indiano all’iconografia cristiana classica, dal futurismo ai Liber Initialis.

Come scrive il curatore, Roffi utilizza “duri e opachi caratteri tipografici da combinare in serrati assemblaggi asemantici, preferendo il legno alla carta, e mantenendo così un pur vago legame con la pagina a stampa. Gli spessori aumentano soffocando i significati, frasi e parole esplodono lasciando soltanto dei frammenti. È proprio questa l’intenzione di Roffi: mettere a punto una ‘sintassi dei frammenti’ che accolga e cucia insieme, oltre a lettere e grafemi, anche brandelli di realtà, lacerti di mondo”.

Andrea Musacci

Fino a domenica, l’informale di Kano in parete al Carbone

4 Nov

Un’informale gestuale ma non strettamente riconducibile all’action painting. Fino a domenica 6 novembre nella Galleria del Carbone di Ferrara (in via del Carbone, 18/a) è possibile ammirare la mostra personale dell’artista giapponese Tatsunori Kano, dal titolo “Oltre l’orizzonte”. In esposizione, lavori pittorici, nei quali non mancano forti sprazzi materici, terrecotte frutto delle più recenti esperienze di Kano, e l’opera realizzata dal vivo sabato scorso proprio in Piazza Carbone.

L’Associazione Culturale Accademia d’Arte Città di Ferrara ha curato quest’esposizione in concomitanza con le celebrazioni per il 150° anniversario delle relazioni tra Giappone e Italia. La mostra ha il patrocinio dell’Ambasciata Giapponese e del Comune di Ferrara, ed è visitabile oggi dalle 17 alle 20, domani e domenica dalle 11 alle 12.30, e dalle 17 alle 20.

Andrea Musacci

L’action painter Kano da oggi a Ferrara

25 Ott

1466220_10200895798746311_2062312313_nUna mostra di un artista giapponese all’insegna dell’informale, tra gestualità e ferma consapevolezza. Oggi alle 18 nella Galleria del Carbone di Ferrara (in via del Carbone, 18/a) verrà inaugurata la personale di Tatsunori Kano dal titolo “Oltre l’orizzonte”. L’Associazione Culturale Accademia d’Arte Città di Ferrara ha curato quest’esposizione in concomitanza con le celebrazioni per il 150° anniversario delle relazioni tra Giappone e Italia. La mostra ha il patrocinio dell’Ambasciata Giapponese e del Comune di Ferrara.

Saranno esposti lavori pittorici e terrecotte frutto delle più recenti esperienze di Kano. Come dicevamo, quello di Kano è un informale forse non del tutto etichettabile nell’action painting di pollockiana memoria. Come scrisse Fabriano Fabbri, docente all’Università di Bologna, Tatsunori Kano, è “un allevatore di chiazze, di venature, un addomesticatore di screziature che con la forza placida del suo caos calmo sa mettere con le spalle al muro, appese alla parete”. Oppure, secondo Manuela Moscatiello del Centro Studi d’Arte Estremo-Orientale di Bologna, “ad un primo rapido sguardo, l’opera di Kano può trarre in inganno l’osservatore distratto alla ricerca di facili accostamenti, facendogli pensare all’action painting. Al contrario, dal mio punto di vista, il lavoro di Kano non ha nulla di casuale poiché presuppone una visione chiara, netta, del risultato finale”.

Kano nasce a Hiroshima, Giappone, nel 1954, e qui svolge i primi studi artistici con il maestro di pittura Kunio Kariahama. Nel 1973 si trasferisce a Tokyo, dove studia alla Nippon University, conseguendo nel 1979 Laurea e Specializzazione in Pittura. Kano unisce allo studio la prima attività espositiva, presentando olii su tela alle esposizioni del gruppo Kokugakai nel 1977. Nel 1980 si trasferisce a Bologna, e nel 1985 si diploma all’Accademia di Belle Arti di Bologna. L’artista inizia nel 1984 l’attività espositiva in Italia, con opere acriliche, e due anni dopo conosce lo studioso e collezionista Mario Lispi. Numerose le sue esposizioni, personali o in collettive, in vari luoghi d’Italia e del Giappone, ma non solo. Sue opere sono in collezioni pubbliche come quella dell’Ateneo felsineo, dell’Università di Tokyo e quella di Hiroshima.

La mostra sarà visitabile fino al 6 novembre dal mercoledì alla domenica dalle 17 alle 20, sabato e festivi anche dalle 11 alle 12.30.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 22 ottobre 2016