Tag Archives: Giorgio de Chirico

Opere di de Chirico esposte in Corso Martiri della Libertà

16 Nov

mazzacurati-fine-art“De Chirico – Frammenti di un viaggio” è il nome della mostra, patrocinata dal Comune di Ferrara, che raccoglie una selezione di una decina di opere di Giorgio de Chirico comprese tra gli anni Venti e gli anni Sessanta nello show rom “Roberto Mazzacurati Fine Art” in c.so Martiri della Libertà, 75 a Ferrara. La mostra si collega alla più grande esposizione “De Chirico a Ferrara. Metafisica e avanguardie” in parete a Palazzo dei Diamanti.

L’esposizione viene inaugurata oggi alle 18 alla presenza di Lucio Scardino e Vittoria Coen, curatrice della mostra in collaborazione con Valentina Barotto. Inoltre, Scardino e Coen hanno redatto i testi del catalogo della mostra, edito da Trace di Bologna. L’esposizione sarà visitabile fino al 7 dicembre dalle 16.30 alle 19.30 nei giorni feriali, dalle 10 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 19.30 il sabato e la domenica. Chiuso il giovedì.

La gallery di Mazzacurati è stata inaugurata lo scorso giugno, e lo scorso mese ha ospitato una personale di Yasuo Sumi (1925).

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 15 novembre 2015

De Chirico e la fisica in una mostra a Turchi di Bagno

16 Nov

turchi di bagno“Fisica e Metafisica? La Scienza ai tempi di de Chirico e Carrà” è il nome della mostra scientifica dedicata alla storia della fisica moderna. L’evento, inaugurato ieri e visitabile fino al 30 gennaio, è realizzato in occasione della mostra dedicata a de Chirico e alla pittura metafisica a Palazzo dei Diamanti. Sede dell’esposizione, Palazzo Turchi di Bagno, in Corso Ercole I d’Este, 32.

L’idea nasce dal legame di amicizia che Giorgio de Chirico ebbe negli anni della sua residenza a Ferrara (1915-1918) con un professore di Fisica dell’Università, Giuseppe Bongiovanni. De Chirico frequentava l’Osservatorio meteorologico, diretto dal docente, sito in cima alla torre di Santa Caterina del Castello Estense.

Osservando alcuni dipinti suoi e di Carrà, si nota la presenza di strumenti scientifici: ispirandosi alle loro opere, i curatori hanno scelto alcuni di questi dalla Collezione dell’Ateneo, esposti in abbinamento a una selezione di loro opere.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 15 novembre 2015

Non solo de Chirico: tante le inaugurazioni artistiche oggi in città

14 Nov

Artè primaluceNon solo la mostra a Palazzo dei Diamanti sarà protagonista in questo fine settimana ricco di nuove esposizioni in città.

Si inizia a Palazzo Turchi di Bagno, in c.s o Ercole I d’Este, 32 con “Fisica e Metafisica? La Scienza ai tempi di de Chirico e Carrà”, visitabile dalle 10 alle 18. L’idea nasce dall’amicizia che Giorgio de Chirico ebbe negli anni della sua residenza a Ferrara con un professore di Fisica dell’Università, Giuseppe Bongiovanni. Osservando alcuni dipinti suoi e di Carrà, si nota la presenza di strumenti scientifici: questi sono esposti in abbinamento a una selezione di loro opere.

La Galleria Artè Primaluce oggi pomeriggio a Palazzo Scroffa inaugura invece la prima collettiva di selezione per la 11° edizione della Biennale Internazionale di Roma, in programma dal 16 al 23 gennaio. L’esposizione ferrarese, con più di quaranta artisti, si svolge nella nuova sede di Artè in via Terranuova, 25. Fra queste, solo tre verranno scelte per l’evento romano. La proclamazione dei vincitori è in programma il 21 novembre.

Anche la Galleria d’arte Lacerba presenta oggi, alle 18, una mostra interessante, “Claudio Cintoli. Opere anni ’50, ’60 e ‘70”, visitabile fino al 31 gennaio nella sede di via C. Goretti, 5/7. Claudio Cintoli (1935-1978) è una delle personalità artistiche più complesse ed emblematiche del secondo ‘900.

Domani alle 11.30, invece, per il 72° anniversario dell’eccidio del Castello Estense, al Museo del Risorgimento e della Resistenza in c.so Ercole I d’Este, 19 viene inaugurata la mostra “Geografia di una strage: gli eccidi nazi-fascisti nel Ferrarese 1943-1945”. La mostra è curata dalla responsabile del Museo Antonella Guarnieri e da Davide Guarnieri.

“De Chirico – Frammenti di un viaggio” è, infine, il nome della mostra che raccoglie una decina di opere di Giorgio de Chirico comprese tra gli anni Venti e gli anni Sessanta nello show room “Roberto Mazzacurati Fine Art” in c.so Martiri della Libertà, 75. La mostra, curata da Vittoria Coen, in collaborazione con Valentina Barotto, viene inaugurata domani alle 18 alla presenza della stessa curatrice e di Lucio Scardino, autori dei testi del catalogo. L’esposizione sarà visitabile fino al 7 dicembre.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 14 novembre 2015

Alla MLB home gallery il bozzetto di de Chirico

13 Nov
foto bozzetto de chirico_

Il bozzetto de “Le muse inquietanti”

Vicino alla mostra dedicata a de Chirico e alla Metafisica di Palazzo dei Diamanti, la home gallery di Maria Livia Brunelli ha in serbo una piccola sorpresa per gli amanti dell’arte: infatti da oggi, oltre alla mostra “Le citta del pensiero. Un’indagine metafisica” di Silvia Camporesi, nella casa-galleria della Brunelli sarà possibile anche ammirare un bozzetto originale de “Le muse inquietanti” (celebre olio su tela del 1918), eseguito dallo stesso de Chirico.

Il disegno a matita, che rimarrà esposto per un breve periodo nella gallery in c.so Ercole I d’Este, 3, è stato temporaneamente prestato alla Brunelli da Franco Farina, 87enne indimenticato Direttore di Palazzo dei Diamanti, che a sua volta l’aveva ricevuto in dono dallo stesso de Chirico, come segno della loro profonda amicizia.

«Il bozzetto – ci spiega la Brunelli – rappresenta l’idea primitiva dell’opera, è dunque un pezzo interessantissimo, una vera e propria chicca». Maria Livia Brunelli ricorda infine il suo legame con Farina: «all’inizio della mia carriera di curatrice e gallerista – ci spiega – mi ha molto aiutato, indirizzato, attuando così una collaborazione tra la “vecchia” e la “nuova” Ferrara culturale».

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 13 novembre 2015

Manichini, creazioni umane e inumane cariche di oniricità

12 Nov
Da sinistra, Mustafa Sababgh, Claudio Gualandi, Linda Mazzoni, Maria Livia Brunelli e Massimo Maisto

Da sinistra, Mustafa Sabbagh, Claudio Gualandi, Linda Mazzoni, Maria Livia Brunelli e Massimo Maisto

Si può definire storica l’esposizione presentata ieri alle 18 nelle auguste sale della Palazzina Marfisa d’Este in c.so Giovecca, 170.

“Il manichino e i suoi paesaggi. Una storia (quasi) metafisica”, curata da Linda Mazzoni, Claudio Gualandi e Maria Livia Brunelli, è infatti la prima mostra in Italia dedicata alla storia del manichino. Il progetto espositivo riprende il lungo lavoro di ricerca compiuto dai curatori e sfociato, l’anno scorso, nella pubblicazione del libro “Il manichino e i suoi paesaggi” (Editoriale Sometti, Mantova).

Alcuni manichini in mostra a Marfisa

Alcuni manichini in mostra a Marfisa

La mostra, organizzata per il centenario della nascita, nella nostra città, della Metafisica, è ideata insieme all’esposizione a Palazzo dei Diamanti, “De Chirico a Ferrara. Metafisica e avanguardie”. L’universo del padre della pittura metafisica è straniante e perturbante, avvolto in un’atmosfera carica di oniricità. E così, le oltre quaranta creazioni esposte a Marfisa inquietano per il loro sembrare, al tempo stesso, umane e inumane, reali e artificiose.

Basti pensare ad alcune opere di de Chirico nelle quali appaiono manichini: “La nostalgia del poeta” (1914), “Il viaggio senza fine” (1914), “Il vaticinatore” (1915), “Le muse inquietanti” (1917). Qui, come a Marfisa, i manichini sono simbolo di impotenza, alienazione, oppure di un incanto antico che richiama una bellezza scomparsa, o che non sappiamo più riconoscere.

L'installazione di Mustafa Sabbagh

L’installazione di Mustafa Sabbagh

Oltre alla parte storica, che va dalla moda alla religione, dalla scienza alla pubblicità, passando per l’arte, nell’arco di tre secoli (dal XVIII al XX), vi è anche una sezione contemporanea con installazioni di Mustafa Sabbagh, Milena Altini e Jolanda Spagno. Anche qui, in maniera più cosciente e disperata, dominano soggetti informi e incompleti, bozzoli e ologrammi senza storia e identità.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 12 novembre 2015

Venerdì alla MLB home gallery le “città del pensiero” della Camporesi

11 Nov

12208666_10153089178971533_3391021868359553701_n“Le citta del pensiero. Un’indagine metafisica” è il nome della nuova personale di Silvia Camporesi (Forlì, 1973) che la MLB home gallery di Maria Livia Brunelli propone a partire da venenerdì in simbiosi, come sempre accade, con la mostra a Palazzo dei Diamanti. In occasione della grande esposizione “De Chirico a Ferrara. Metafisica e avanguardie”, dopodomani alle ore 17 nella casa-galleria in Corso Ercole I d’Este, 3 a Ferrara inaugura la personale dell’artista forlivese curata da Andrea Bergamaschi.

Il progetto espositivo è ispirato alle celebri piazze d’Italia di Giorgio De Chirico: l’idea dell’artista è di ripensare quei luoghi, “provando a immaginarli dopo cento anni di non-vita, desolati, disabitati e abbandonati, ma intatti, non contaminati da interferenze e rimaneggiamenti moderni”. I soggetti fotografati sono modellini di edifici che riprendono le architetture metafisiche dechirichiane, dai borghi di fondazione d’epoca fascista a luoghi reali come il paese di Tresigallo, che molto ha in comune con le atmosfere create dal pittore. Le fotografie scattate ai modellini sono poi state lavorate in post produzione con un intervento di colorazione manuale che accentua il parallelismo con le pitture di riferimento.

La Camporesi torna alla MLB home gallery dopo la personale di tre anni fa “Qualche volta, di notte. Omaggio ad Antonioni”. La mostra sulle piazze metafisiche resterà aperta fino al prossimo 13 marzo.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara l’11 novembre 2015

A Ca’ Dolcetti anteprima su de Chirico con litografie e incisioni

8 Nov

ca' dolcettiL’ex gallerista Alberto Dolcetti ospita nel proprio Room & Breakfast Ca’ Dolcetti in via Modena, 70/d diciassette opere grafiche di de Chirico, tra litografie su carta e incisioni a vernice molle (oltre a un acquaforte). Le opere, del periodo 1969-1974, richiamano anche il tema della mostra a Diamanti, con atmosfere e figure metafisiche, come i manichini de “Gli amici orientali”, litografia a 7 colori del ‘70. Due anni fa Dolcetti contatta le Edizioni Bora di Bologna, legate alla Fondazione Giorgio e Isa de Chirico Nel 1996 Bora ha rieditato il “Catalogo delle opere grafiche 1921-1969” (edito da Alfonso Ciranna nel 1969), che segue l’altro volume, del ’90, con le grafiche del periodo ‘69-’77, nel quale vi sono anche quelle in mostra a Ca’ Dolcetti. Questa, intitolata “Giorgio de Chirico. Incisioni e litografie”, ha inaugurato ieri alle 17, e sarà visitabile fino al 29 novembre dal martedì al sabato dalle 16 alle 19, o previo appuntamento.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara l’8 novembre 2015

Litografie e incisioni di de Chirico in mostra a Ca’ Dolcetti

4 Nov

Alberto Dolcetti con un catalogo su de Chirico[Qui la mia fotogallery sul sito de la Nuova Ferrara]

In occasione dell’esposizione “De Chirico a Ferrara. Metafisica e avanguardie”, che inaugura il 13 novembre a Palazzo dei Diamanti, anche il Room & Breakfast Ca’ Dolcetti in via Modena, 70/d espone alcune litografie su carta e incisioni a vernice molle (oltre a un acquaforte) del celebre artista. È Alberto Dolcetti, che lo gestisce insieme al figlio Raffaele, ad aver curato quest’esposizione di diciassette grafiche del periodo ’69-’74, nel quale vi sono anche creazioni, come ad esempio “Incontro nei bagni misteriosi” e “Gli amici orientali”, che richiamano la Metafisica.

Alberto, che in passato ha gestito uno studio, la Promo Art, due anni fa partorisce l’idea di esporre alcune grafiche di de Chirico, e contatta le Edizioni Bora di Bologna, legate alla Fondazione Giorgio e Isa de Chirico di Roma (Isabella Pakszwer Far fu la moglie dell’artista), che possiede molte sue opere e gestisce la Casa Museo. Nel 1996 Bora ha rieditato il “Catalogo delle opere grafiche 1921-1969” (edito dal milanese Alfonso Ciranna nel 1969), che segue l’altro volume, del ’90, con le grafiche del periodo ‘69-‘77. Inoltre, ricordiamo come nel 1970 e nel 1985, Palazzo Diamanti ospitò due mostre di de Chirico, e in particolare nella seconda vi furono anche le grafiche ora presenti a Ca’ Dolcetti.

Questa nuova mostra, intitolata “Giorgio de Chirico. Incisioni e litografie”, inaugura sabato 7 alle 17, e sarà visitabile fino al 29 novembre dal martedì al sabato dalle 16 alle 19, e in altri orari previo appuntamento. Tutte le opere, esposte al pian terreno, sono in vendita, e riportano la firma dell’artista, il suo timbro personale e quello dello stampatore Alberto Caprini.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 04 novembre 2015

“L’ossessione nordica” in mostra a Rovigo

12 Gen

2014-01-10 18.07.51“Parecchi dei nostri pittori, specie se veneti o lombardi, si appalesano profondamente influenzati dall’arte nordica, tanto da rinunciare ad alcuni tradizionali caratteri dell’arte italiana per presentarsi camuffati da Scozzesi, Scandinavi o Tedeschi”. Sono parole pronunciate dal critico Vittorio Pica nel 1901, dopo le prime edizioni della Biennale di Venezia. È questa la cosiddetta “ossessione nordica” che dà il titolo alla mostra in programma a Palazzo Roverella a Rovigo dal 22 febbraio al 22 giugno. Venerdì alle 18 presso il Salone di Casa Cini in via Boccacanale di Santo Stefano, 26 ha avuto luogo la presentazione dell’esposizione “L’ossessione nordica – Böcklin, Klimt, Munch e la pittura italiana”, tenuta da Giandomenico Romanelli, curatore della mostra e Beatrice Buscaroli, docente di arte contemporanea dell’Accademia di Belle Arti di Bologna. Romanelli, dopo aver analizzato la figura di Pica, ha iniziato la propria relazione proprio da quel 1901, anno della IV Biennale, che ospitò una personale dello svizzero Arnold Böcklin, uno dei capiscuola dei “nordici”. Nove anni dopo, nel ’10, fu Gustav Klimt a proporre le proprie opere a Venezia. La mostra ospitata a Palazzo Roverella presenta circa 125 opere, suddivise in sette sezioni tematiche, tra le quali “Dal Simbolo alla Natura: Gente del Nord”, “La Poesia del Silenzio” e “Venere senza Pelliccia”. Tra queste si possono ammirare, ad esempio, “La vanità” di Munch (1899), “Il peccato” di Von Stuck (1908) e una “Lotta di centauri” di De Chirico (1909), oltre ad opere di Klimt, Klinger e Laurenti.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 12 gennaio 2014

Con Di Bello anche un omaggio all’arte dei grandi “ferraresi”

3 Nov

Di Bello surrealismo

“The augmented surrealism” è il titolo della personale di Paolo Di Bello inaugurata venerdì alla Porta degli Angeli in via Rampari di Belfiore, 1 a Ferrara. La mostra, nell’ambito della rassegna “Città territorio società” è promossa dall’Associazione Culturale Ferrara Pro Art in stretta collaborazione con RTA – Porta degli Angeli. Di Bello, classe ’55, è napoletano d’origine ma torinese d’adozione. Ex avvocato, ha esposto anche a Sofia, Londra e Napoli e nel 2014 esporrà a NewYork.

La sua esposizione è un omaggio non solo a Ferrara, città che ama, ma anche alla pittura metafisica che proprio nella città estense è nata e si è sviluppata. Dal 1916, infatti, diversi artisti scelgono Ferrara come città prediletta. Di Bello ha il merito di “aumentare” la realtà già complessa e onirica della metafisica grazie alle manipolazioni digitali. Le quattro opere più recenti sono un omaggio ai “ferraresi” Boldini, Carrà, De Pisis e De Chirico, mentre le altre spaziano dal sognante mondo arabo (“Istambul”) al tributo a Gursky, dal “Don Quixote without more mills” dedicato all’impotente “uomo 2.0”, al “Burning Naples” omaggio a Warhol e alla patria amata. Il tutto in un’affascinante Babele di sensazioni, di linguaggi, di tributi a grandi artisti, attraversati dalla nostalgia della bellezza perduta.

La mostra rimarrà aperta fino al 14 novembre, tutti i giorni, con il seguente orario: dalle 10.30 alle 13.00 e dalle 15.30 alle 18.30.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 03 novembre 2013