Tag Archives: Museo Civico Belriguardo

A Belriguardo domani la Giornata delle Famiglie

8 Ott

belrCome d’abitudine, anche quest’anno il Museo Civico di Belriguardo a Voghiera domani parteciperà alla Giornata Nazionale delle Famiglie in Museo (F@fMU).

Nel corso della Giornata i partecipanti seguiranno la visita guidata alla sezione archeologica del Museo, e in un secondo momento, nell’angolo bambini del Museo appositamente preparato, potranno disegnare l’oggetto che più ha colpito la loro fantasia, o un particolare di un reperto o addirittura inventarsene uno ispirandosi a quello che hanno visto durante la visita guidata. Tutti i disegni rimarranno poi lì esposti per due settimane.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara l’08 ottobre 2016

Oggi chiude la mostra di Gajani a Belriguardo

29 Mag

belriguardoInaugurata lo scorso 24 aprile nella Sala delle Bifore della Reggia di Belriguardo a Voghiera, la retrospettiva di Carlo Gajani è visitabile fino a oggi. Circa sessanta le opere di vari periodi aventi per oggetto paesaggi, ritratti e nudi dell’artista bolognese. La mostra di Gajani, morto nel 2009, è organizzata dal Comune di Voghiera, con la Fondazione Gajani di Bologna e la società Historia S.R.L., e il patrocinio dell’Istituto per i Beni Culturali.

Carlo Gajani nasce a Bazzano (Bo) nel ‘29. Alla fine degli anni ’60 decide di abbandonare la carriera medica per diventare artista a tempo pieno. E’ stato tra i primi in Italia a occuparsi del problema dei rapporti tra ritratto e fotografia. Negli anni ’70, in particolare, rivolge l’interesse verso il ritratto dipinto a partire da una base fotografica, e poi, dagli anni ’80 abbandona i pennelli per dedicarsi soltanto alla fotografia. La mostra è visitabile dalle 09.30 alle 12 e dalle 15.30 alle 19.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 29 maggio 2016

Nella Delizia di Belriguardo la mostra di Gajani

24 Apr

carlo gajaniViene inaugurata oggi alle 16 nella Sala delle Bifore della Reggia di Belriguardo a Voghiera la mostra dedicata al fotografo Carlo Gajani. Circa sessanta le opere di vari periodi aventi per oggetto i paesaggi, i ritratti e i nudi che rimarranno esposte fino al 29 maggio. La retrospettiva di Gajani, morto nel 2009, è organizzata dal Comune di Voghiera, con la Fondazione Gajani di Bologna e la società Historia S.R.L., e il patrocinio dell’Istituto per i Beni Culturali.

Carlo Gajani nasce a Bazzano (Bo) nel ‘29. Alla fine degli anni ’60 decide di abbandonare la carriera medica per diventare artista a tempo pieno, soprattutto pittore e incisore. E’ stato tra i primi in Italia ad occuparsi del problema dei rapporti tra ritratto e fotografia. Negli anni ’70, in particolare, rivolge il proprio interesse verso il ritratto dipinto a partire da una base fotografica, e poi, dagli anni ’80 abbandona i pennelli per dedicarsi soltanto alla fotografia.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 24 aprile 2016

Una tre giorni ricca di inaugurazioni artistiche

23 Apr

Obiettivo su Rudant al Carbone. In parete finiscono anche bunker, Po e architettura razionalista. Spazio Frau e Annunziata puntano sulla fotografia.

mostra al Carbone

Opere di Durant in mostra al Carbone

È una tre giorni ricca di eventi artistici quella in programma a Ferrara e non solo.

In occasione del 25 aprile il Museo del Risorgimento e della Resistenza in c.so Ercole I d’Este, 19 oggi alle 11 inaugura una mostra in due sezioni: “Memento. I bunker della II guerra mondiale nel Delta del Po” a cura di Francesca Occhi, e “Il Delta nell’immediato dopoguerra. Vita nei bunker e volontà di ricostruzione” a cura di Antonella Guarnieri. Il progetto della Occhi, seguendo il concetto di “museo fuori dal museo”, pone al centro il territorio del Delta del Po, presentato come paesaggio di archeologia militare.

I diari di viaggio sono i protagonisti, invece, del progetto che verrà presentato oggi alle 18 nella Galleria del Carbone in via del Carbone, 18/a. “Passando…” è il nome della personale di Frédéric Rudant presentata da Paolo Volta e visitabile fino al 7 maggio. La mostra è visitabile dal mercoledì al venerdì dalle 17 alle 20, sabato e festivi dalle 11 alle 12.30 e dalle 17 alle 20, chiuso lunedì e martedì.

Sempre oggi dalle 17 inaugura la tripersonale fotografica “Nature parallele” con opere di Marco Caselli Myotis, Vittorio Colamussi e Luca Pasqualini. La mostra, curata da Francesca Occhi, viene presentata alle 17 ad Arredamenti Gavioli (Spazio Frau, c.so Porta Mare, 8/a) con le foto di Pasqualini, e alle 18 all’Hotel Annunziata (p.zza Repubblica, 5) con gli altri due artisti. La mostra sarà visitabile all’Annunziata tutti i giorni a partire dalle 10, mentre nello Spazio Frau dal martedì al sabato dalle 9.30 alle 12.30, e dalle 15.30 alle 19.30.

Sarà inaugurata domani alle 16 nella Sala delle Bifore della Reggia di Belriguardo a Voghiera la retrospettiva dedicata al fotografo Carlo Gajani, con sessanta opere aventi per oggetto paesaggi, ritratti e nudi, in parete fino al 29 maggio.

Fino al 20 maggio sarà, inoltre, possibile visitare la personale di disegni e pitture di Sebastiano Zuccatelli nel circolo ARCI Bolognesi in piazzetta San Nicolò a Ferrara. Domani per l’inaugurazione delle 18.30 vi sarà un live painting dell’artista con musiche di Alfonso Santimone.

A Tresigallo invece oggi inaugura la mostra fotografica “Tresigallo, viaggio nel tempo” di Roberto Cavazzuti, alle 17 all’Urban Center Sogni (di fianco alla Casa della Cultura). Cavazzuti è nato a Rimini nel 1965 ma dal 2002 vive e lavora a Parigi dove studia tecnica e scrittura fotografica all’atelier d’arte “L’Oeil de l’Esprot”. Attratto dall’architettura razionalista, trova Tresigallo, citata come uno degli esempi più completi del genere in Italia. Nel primo viaggio nel 2014 la “folgorazione”, poi viaggio dopo viaggio ha lavorato per cercare di conoscere la storia del luogo, di capirlo, per inserirlo nel suo contesto storico. La mostra sarà aperta fino all’8 maggio.

Infine, lunedì 25 è l’ultimo giorno in parete di “Soffio d’Oriente”, curata da Giorgio Cattani con opere di quattro studenti cinesi dell’Accademia di Brera. La mostra, in parete alla Porta degli Angeli in via Rampari di Belfiore, 1 a Ferrara, è visitabile dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 15 alle 18.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 23 aprile 2016

Laboratorio sull’affresco oggi a Belriguardo

7 Feb
angolo bimbi belriguardo

L’angolo per i bambini al Museo di Belriguardo

Riprendono oggi i laboratori didattici per bambini al Museo di Belriguardo a Voghenza. A partire dalle ore 16 spazio alla creatività attraverso una lezione pratica per capire come nascono gli affreschi.

Il Castello di Belriguardo era famoso per i più di cento saloni affrescati dai più importanti artisti del Rinascimento italiano. Ancora oggi è possibile ammirare la Sala della Vigna, la sala da pranzo degli Este per i pranzi di Stato con il ciclo di affreschi che rappresentante cariatidi e paesaggi alpini.

Ai giovani partecipanti non mancheranno, dunque, le fonti di ispirazione.

Inoltre, a Belriguardo, è stato allestito un “angolo dei putìn”, con tavoli, sedie, fogli da disegno e colori per tenere impegnati i bambini, mentre i genitori visitano il Museo.

Andrea Musacci

Laboratori didattici al Museo di Belriguardo

12 Dic

1Riprendono oggi al Museo di Belriguardo a Voghiera i laboratori didattici per tutta la famiglia, organizzati dalla società Historia s.r.l. di Alessandro Boninsegna con il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura del Comune, guidato da Paolo Benetti, all’interno del progetto “Nuovo mondo”. Il primo appuntamento si è svolto domenica scorsa con lo scavo archeologico allestito nella nuova aula didattica. Oggi alle 16 si svolgerà il secondo appuntamento con il laboratorio di ceramica. Il costo è di 4 € per i bambini, mentre per gli adulti vale il biglietto d’ingresso al Museo.

Il prossimo appuntamento è in programma il 10 gennaio con “Cartoline dal Museo”.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 12 dicembre 2015

Il Ministro Franceschini al Belriguardo: «Un sito da valorizzare»

15 Mar

Voghiera, ieri la visita di Franceschini che ha inaugurato la sezione archeologica.

Il sindaco Cavicchi: «questo è il coronamento di un grande percorso virtuoso»

2015-03-14 11.42.59 - CopiaUn «giorno di festa» per valorizzare una delle tante “delizie” del nostro sistema museale diffuso, e un «impegno concreto» per aiutare la cultura di Voghiera. Si può sintetizzare così il messaggio che il Ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini ha voluto lasciare durante l’inaugurazione della Sezione Archeologica del Museo Civico di Belriguardo.

Una giornata, quella di ieri, che i voghieresi ricorderanno a lungo, un evento che ha richiamato circa 150 persone, tra le quali Tiziano Tagliani, Sindaco  di Ferrara e Presidente della Provincia, Michele Tortora, Prefetto di Ferrara, Riccardo Bottazzi, Sindaco di Masi Torello e Carlo Pieroni, Comandante provinciale dei Carabinieri. È stato Ottorino Bacilieri, Ispettore Soprintendenza Regionale, a sottolineare come «oggi sia il punto d’arrivo di quarant’anni di impegno». Ha quindi ricordato come nel 2010, in occasione dei 50 anni del Comune, seduto al posto del Ministro vi era suo padre Giorgio, che nel ’47 fu tra i parlamentari che presentarono alla Camera il progetto di legge per l’istituzione del Comune di Voghiera.

Anfora e vari (foto Bacilieri)Ricordo come «mio padre era molto orgoglioso di aver fatto nascere comuni come questo», ha esordito il Ministro, che ha omaggiato anche Nino Cristofori. Franceschini ha sottolineato come «investire nella tutela del patrimonio  sia un dovere morale, costituzionale e una grande possibilità per la nostra economia». Peculiarità del sistema museale italiano è quello di essere un “museo diffuso”.  «Dobbiamo scrollarci di dosso un po’ di pessimismo: pensiamo agli occhi ammirati dei tanti stranieri» che da tutto il mondo vengono a visitare il nostro Paese. «È importante essere qui oggi, ha concluso il Ministro, continuare a potenziare il Belriguardo: il mio è un impegno per il futuro perché questo luogo venga ancor più valorizzato».

Il Sindaco di Voghiera Chiara Cavicchi ha presentato l’evento come «il coronamento di un percorso virtuoso» e ha poi ricordato il caso orribile della distruzione del Museo di Mosul da parte di membri dell’ISIS. Una richiesta esplicita al Ministro è giunta invece dall’Assessore alla Cultura Paolo Benetti, «un aiutino economico per la nostra cultura», mentre Caterina Cornelio, del Museo Archeologico Nazionale di Ferrara ha ricordato gli aspetti «virtuosi e tenaci» che hanno reso possibile questo progetto.

Chiara Cavicchi, Paolo Benetti, Ottorino Bacilieri

Chiara Cavicchi, Paolo Benetti, Ottorino Bacilieri

Valentino Nizzo, della Soprintendenza Archeologica Regionale ha insistito sull’importanza della memoria collettiva, con queste «testimonianze fragili e preziose». Nizzo ha dunque fatto da guida per il Ministro, le autorità e le persone presenti attraverso le tante bellezze della nuova sezione, affiancato dalle letture in latino da parte di alcuni ragazzi in abiti etruschi e dell’Antica Roma. In conclusione il Ministro ha posto la prima firma sul libro dei visitatori della Sezione, e ha brindato col Sindaco e le altre autorità.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 15 marzo 2015

Un Ministro al Museo del Belriguardo

12 Mar
Ottorino Bacilieri, Chiara Cavicchi e Paolo Benetti

Ottorino Bacilieri, Chiara Cavicchi e Paolo Benetti

Esposti preziosi reperti provenienti dalla necropoli di Voghenza e altri luoghi. Sabato Dario Franceschini taglierà il nastro.

[Leggi qui l’articolo sul sito de la Nuova Ferrara, guarda il video e la fotogallery]

Più di un millennio della nostra storia rivive nella nuova sezione archeologica del Museo Civico di Belriguardo: un viaggio tra i reperti ritrovati, tracce, a volte uniche, delle antiche civiltà etrusca e romana.

Sabato alle 11.30 sarà il Ministro dei Beni e delle Attività Culturali Dario Franceschini a inaugurarla insieme a Chiara Cavicchi (Sindaco di Voghiera), Paolo Benetti (Assessore alla Cultura), Ottorino Bacilieri (Ispettore Soprintendenza ai Beni Archeologici), Valentino Izzo (Funzionario della Soprintendenza e coordinatore dei lavori), Fede Berti (Museo Archeologico Nazionale) e vari sindaci della provincia.

Balsamario del I sec. d. C.

Balsamario del I sec. d. C.

Il primo nucleo del Museo è istituito a Voghenza nel ‘79 da alcuni volontari e da Don Primo Cristofori (Ispettore della Soprintendenza archeologica, poi sostituito da Renzo Cirelli), e nel ‘94 viene trasferito a Belriguardo. Ora, la sezione si arricchisce dei numerosi pezzi trovati a Fondo Tesoro (nel centro di Voghenza) tra l’ ‘84 e l’ ‘89, e mai esposti prima.

In attesa dell’inaugurazione abbiamo visitato la nuova sezione. Il percorso inizia con vari oggetti del periodo etrusco, i più antichi mai trovati nel nostro territorio. Fu il prof. Nereo Alfieri a riportare alla luce, nel ‘54, queste testimonianze risalenti al IV-III sec. a.C. Proseguendo, ci imbattiamo in un bronzetto raffigurante il dio Mercurio, del II sec. d.C., ritrovato negli anni ’20 del ‘900, oltre a scarti di fornace e a importanti oggetti provenienti da Fondo Tesoro, del I-II sec. d.C. Oltre a utensili di uso civile (mortai, anfore, serrature), troviamo una tuba e un diploma militare, inciso sui quattro lati in bronzo e appartenuto a Lucio Bennio Beuza, militare dalmata della flotta imperiale di Ravenna, il quale, dopo ventisei anni di servizio, ricevette la cittadinanza romana dall’imperatore Traiano. Si è riusciti a decodificare la data precisa: era il 12 giugno 100 d.C. Poco oltre, un’altra traccia fondamentale: su un frammento in ceramica vi è la più antica testimonianza ebraica trovata nel nostro territorio.

Diploma militare del 12 giugno 100 d. C.

Diploma militare del 12 giugno 100 d. C.

Un altro periodo è quello della necropoli romana di Voghenza (I-III secolo d.C.): vi troviamo monete, un balsamario in vetro a forma di dattero, un corredo da trucco e uno splendido anello d’ambra con amorino che guida una biga. Infine, un pezzo unico al mondo: un magnifico balsamario in sardonice del I d.C. Si passa quindi al IV d.C., fine dell’età imperiale, periodo nel quale Voghenza diventa sede della prima Diocesi ferrarese. Qui i resti della necropoli bizantina testimoniano le umili origini dei defunti, eccezion fatta per una spilla con croce.

Rappresenta quindi un’ulteriore motivo d’orgoglio questa nuova sezione: un altro fondamentale luogo di conoscenza storica nel nostro territorio, e un punto di riferimento per gli amanti dell’archeologia.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 12 marzo 2015