Nel bicentenario della nascita di Giuseppe Verdi, la Galleria del Carbone di Ferrara, nell’omonima via al 18/a, sabato 14 ha inaugurato un’ulteriore mostra dopo l’omaggio collettivo conclusosi l’8 dicembre scorso. Si tratta dell’esposizione dei progetti scenici per l’opera de “Il Trovatore”, rappresentata il 28 agosto scorso in occasione del XII Festival dell’Opera al Teatro da Paz di Belem do Parà in Brasile. Sono due italiani formatasi all’Accademia delle Belle Arti di Bologna, Pietro Lenzini e Giorgio Drioli, ad aver ideato e realizzato le scene attraverso bozzetti, maquette, grafici esecutivi e foto di scena. Come hanno spiegato i due autori, quest’anno ricorre anche il tricentenario della nascita di un altro grande italiano, Giuseppe Antonio Landi, architetto e pittore bolognese che ha vissuto quasi quarant’anni a Belem, dove ha progettato diversi palazzi, fino alla morte avvenuta nel 1791. È stato il prof. Flavio Nassar, Prorettore alle Relazioni Internazionali dell’Università del Parà, a contattarli per riprendere, in un certo senso, il discorso di Landi. Lenzini e Drioli hanno, dunque, colto l’occasione, proponendo un progetto ispirato allo stile del famoso architetto bolognese. La mostra ha il patrocinio della Fondazione Cassa di Risparmio di Ferrara e sarà visitabile fino al 6 Gennaio 2014 con i seguenti orari: dal lunedì al venerdì 17.00-20.00; sabato e festivi 11.00-12.30 17.00-20.00 chiuso martedì.
Andrea Musacci
Pubblicato su la Nuova Ferrara il 16 dicembre 2013
(Nella foto, da sx: Drioli, Lenzini e Volta)
Continuano i concerti domenicali al circolo Arci Zuni di via Ragno, 15 a Ferrara. Stasera alle 20 sarà il turno dei bolognesi “Gli Anni Luce”, trio strumentale (chitarra/basso/batteria) che vede in organico Bruno Germano (Settlefish, storica band bolognese), Francesco Begnoni e Zeus Ferrari (The Juniper Band). Mr. Kiss è il titolo del loro primo disco registrato in presa diretta e su nastro magnetico (durante più session improvvisate in studio). Il lavoro declina, attraverso lo svolgimento di cinque brani, tutta l’attitudine della band alla free-form di matrice impro, e alla destrutturazione della forma canzone – includendo incursioni in territori kraut e post-rock, drone e ambient-noise, laddove non sfociante nella psichedelia pura. Un album d’afflato postmoderno che vede la luce su vinile – senza ombra di dubbio il formato che lo rappresenta al meglio. Ingresso gratuito riservato ai soci Arci.
Papa Francesco si sta dimostrando, sempre più, una guida e un esempio per molti, credenti e non, nonché in piena continuità dottrinale con chi l’ha preceduto sul soglio pontificio, in particolare con Benedetto XVI. Oggi alle ore 17, presso la sala dell’Istituto di Storia Contemporanea in vicolo Santo Spirito, 11 si terrà l’incontro-confronto su “La ‘gioia del Vangelo’ ”, dedicato all’Esortazione apostolica del nuovo Pontefice, “Evangelii Gaudium”, da poco pubblicata. Introdurrà l’incontro Piero Stefani, dell’Università di Ferrara e presenterà Fiorenzo Baratelli, direttore dell’Istituto Gramsci di Ferrara.

Il concerto dei “The Oscillation” avrà luogo stasera alle ore 20 al circolo Arci Zuni di via Ragno, 15. Il gruppo londinese presenta il suo terzo album “From Tomorrow”, un tentativo di trovare una sorta di nuove zone mentali e spirituali, lontano dagli effetti psicologici del moderno paesaggio urbano, e dalla curiosa vacuità del mondo sociale digitale in cui siamo costretti ad abitare. L’introversione di queste condizioni tetre e inquietanti si riflette in una musica con ambigue emozioni di speranza, disperazione, aggressività, indolenza e narcolettica beatitudine. Tra le influenze, il Syd Barrett al tempo dei Pink Floyd, il punk di The Stranglers (nel periodo ‘The Raven’ e ‘Men in Black’) e Helios Creed. Prima del concerto vi sarà il dj set a cura de Il Molo. Ingresso 3 € riservato ai soci ARCI.
