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Con “Pop Reloaded!” le opere di Aidan arrivano a Ferrara

14 Set

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[Qui alcune mie immagini dalla mostra]

La modernità della Pop Art sposa la contemporaneità tecnologica. È questa la sfida che da cinque anni Aidan propone al mondo dell’arte, e che ora presenta anche a Ferrara. Sabato, infatti, alle 18 nello spazio artistico Mazzacurati Fine Art in c.so Martiri della Libertà, 75 verrà inaugurata la personale “Pop Reloaded!”, a cura di Raffaella A. Caruso. Roberto Mazzacurati sceglie quest’artista ultra innovativa – la prima a usare la realtà aumentata – per aprire la stagione espositiva, proseguendo così il discorso sulla Pop Art iniziato con l’importante personale di Andy Warhol inaugurata lo scorso maggio. I lavori di Aidan sono dunque visibili a occhio nudo, e ulteriormente leggibili utilizzando uno smartphone o tablet, in aggiunta al suo stile caratterizzato da sovrapposizioni, sbavature, sfocature che trasmettono un forte senso di moto.

Ma il legame tra Pop Art e nuove tecnologie non è certo nuovo: essenziale è, innanzitutto, il legame tra la Pop Art americana e il mondo dei media, attraverso il linguaggio televisivo, quello pubblicitario e dei cartoons. Basti poi pensare alla scoperta, fatta nel 2011 da Cory Arcangel, artista americano di Brooklyn, in alcuni vecchi dischi di un vecchio Commodore Amiga 1000, di una dozzina di opere firmate da Warhol nel 1985.

Inoltre, uno dei primi tentativi di interazione arte-tecnologia sono stati eseguiti negli anni Sessanta dall’artista pop Robert Rauschenberg a quattro mani con Billy Kluver, ingegnere che collaborò anche con Tinguely, Jasper Johns, e con lo stesso Warhol e tanti altri artisti in quello che fu il collettivo denominato E.A.T- Experiment in Art and Technologies.

Aidan nasce nel 1979 a Brescia dove vive e lavora. Formata alle tecniche incisorie classiche, si appassiona all’elaborazione grafica e alla multimedialità, sperimentando così linguaggi diversi. Dalla fascinazione per il simbolismo e il concettuale prendono corpo interessanti esperimenti in scatole del tempo, dove tecnica incisoria e immaginario figurativo classico operano con materiali “freddi” quali il plexiglass, sovrapposizioni spazio-temporali e originali dislocazioni stilistiche. Nel 2010 espone a Vienna alla Galerie Am Roten Hof, mentre nel 2011 in una la collettiva al Rogue Space Chelsea a New York. Quest’anno ha partecipato ad Arte Fiera Bologna, Art Parma e lo scorso marzo ha esposto la personale “Parlare ai muri” a Novegro (MI).

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 14 settembre 2016

Immagini dalla mostra di Andy Warhol a Ferrara

25 Mag

[Qui la mia pagina su la Nuova Ferrara dedicata alla mostra]

Otto opere di Andy Warhol, tra le quali cinque pezzi unici, saranno in mostra fino al 02 luglio nello show-room Mazzacurati Fine Art gestito da Roberto Mazzacurati e Valentina Barotto, aperto in c.so Martiri della Libertà, 75 nel giugno scorso.

In parete vi sono lavori su tela e su carta di piccole, medie e grandi dimensioni, creati dagli anni Sessanta agli anni Ottanta. I cinque pezzi unici sono un ritratto di Marilyn Monroe (1967), Beuys loundry bags (1980, olio su tela) dedicato all’artista Joseph Beuys,  un ritratto dell’architetto Carlo Scarpa (1980, caso forse unico di sua opera realizzata dopo la morte del soggetto), Shoes (1980) e un ritratto di Renèe Rauschenbusch (1979). I restanti sono un ritratto di Liz Taylor (1964), Flowers (1964) e uno dei dieci ritratti della serie Ladies and Gentlemen (1975).

Andrea Musacci

Andy Warhol, ieri l’inaugurazione

22 Mag

Andy WarholIeri nello spazio artistico Mazzacurati Fine Art in c.so Martiri della Libertà, 75 a Ferrara si è svolta l’attesa inaugurazione della mostra retrospettiva di Andy Warhol. In parete vi sono otto sue opere, tra le quali cinque pezzi unici, lavori su tela e su carta di piccole, medie e grandi dimensioni create dagli anni Sessanta agli anni Ottanta, tra cui un ritratto di Marilyn Monroe (1967), Beuys loundry bags (1980, olio su tela) dedicato all’artista Joseph Beuys, e un ritratto dell’architetto Carlo Scarpa (1980, caso forse unico di sua opera realizzata dopo la morte del soggetto). I restanti sono un ritratto di Liz Taylor (1964), Flowers (1964) e uno dei dieci ritratti della serie Ladies and Gentlemen (1975), mostra che Warhol presentò a Palazzo dei Diamanti nel 1975. La mostra è visitabile fino al 2 luglio tutti i giorni (escluso giovedì) dalle 16.30 alle 19.30, sabato e domenica anche dalle 10 alle 12.30. In galleria è disponibile il catalogo.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 22 maggio 2016

Andy Warhol “ritorna” a Ferrara

11 Mag

[Qui il mio articolo sul sito de la Nuova Ferrara]

Mazzacurati Fine Art ospiterà otto opere del celebre artista, ci sarà anche Marilyn

Andy Warhol, Beuys loundry bags (1980)

Andy Warhol, Beuys loundry bags (1980)

Andy Warhol ritorna a Ferrara quasi a sorpresa, in un piccolo ma importante spazio artistico, quarant’anni dopo la storica mostra a Palazzo dei Diamanti. Otto sue opere, tra le quali cinque pezzi unici, saranno infatti in mostra da sabato 21 maggio nello show-room Mazzacurati Fine Art gestito da Roberto Mazzacurati – da sempre estimatore di Warhol – insieme a Valentina Barotto, aperto in c.so Martiri della Libertà, 75 nel giugno scorso. L’esposizione sarà anche l’occasione per ricordare la personale Ladies and Gentleman esposta ai Diamanti nell’autunno del 1975, della quale ne parla il critico Lucio Scardino nel testo Senza ombra di dramma: Andy a Ferrara, uno dei due presenti nel catalogo bilingue (con traduzioni di Gabriella Garofalo) insieme a Andy Warhol – Mito moderno di Vittoria Coen.

 

Ma partiamo dalle otto opere in parete, lavori su tela e su carta di piccole, medie e grandi dimensioni create dagli anni Sessanta agli anni Ottanta. Tra i cinque pezzi unici in parete vi sono un ritratto di Marilyn Monroe (1967), Beuys loundry bags (1980, olio su tela) dedicato all’artista Joseph Beuys, e un ritratto dell’architetto Carlo Scarpa (1980, caso forse unico di sua opera realizzata dopo la morte del soggetto). I restanti sono un ritratto di Liz Taylor (1964), Flowers (1964) e uno dei dieci ritratti della serie Ladies and Gentlemen (1975).

Proprio la mostra ferrarese fu fondamentale per affermare in Italia Warhol come protagonista indiscusso della Pop Art. Scardino nel sopracitato testo ripercorre quel mitico soggiorno nella nostra città, sin dall’arrivo a Bologna con un jet privato appartenente, pare, a “l’Avvocato” Gianni Agnelli. Warhol alloggiò nell’Hotel Astra di viale Cavour, e inizialmente colpì il suo scarso appetito, che gli ritornò appena Franco Farina li fece conoscere il “fritto misto all’italiana” del ristorante “La Provvidenza” di c.so Ercole I d’Este e del quale Warhol “ne divenne un ghiotto consumatore, mangiandone in continuazione”. Tanti gli aneddoti da scoprire, come quando, due giorni dopo l’inaugurazione, lo raggiunse a Ferrara la cantante Liza Minnelli, per visitare la mostra e rimanere qualche giorno. Oppure, la conferenza stampa durante la quale, ricorda Scardino, “più che impegnarsi in esaurienti risposte Warhol fotografava tutto e tutti con una macchinetta polaroid. E con un registratore fissava le voci di chiunque”. L’allora responsabile del Centro Video Arte di Diamanti, Lola Bonora, insieme a Carlo Ansaloni, di quella conferenza fece un cortometraggio, conservato negli archivi comunali cittadini. Inoltre, Warhol rimase affascinato dalle architetture ferraresi e volle visitare l’allora neonato museo dedicato a Giovanni Boldini, i cui ritratti femminili lo conquistarono subito, tanto che, scrive ancora Scardino, “volle sedersi, per un gioco di sottile emulazione, sul suo letto in stile Impero (che era stato trasportato da Parigi a Ferrara)” per farsi fotografare da Dino Pedriali. Non omaggiò però mai Boldini in una sua opera, deludendo così molte persone certe che l’avrebbe fatto.

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Marilyn Monroe (1967) in mostra da Mazzacurati

Tra le opere di Warhol conservate nel nostro territorio ne ricordiamo due in particolare: una Marilyn del 1964 conservata nel Torrione di Copparo (collezione Dante Bighi) e un ritratto di Leo Castelli nel Museo Remo Brindisi di Lido di Spina.

La mostra da Mazzacurati Fine Art ha dunque il merito di proporre opere di assoluto valore artistico e di rinfrescare la memoria su un evento così importante per la nostra città, a sua volta omaggiata da Warhol nelle opere Disquieting Muses e Hector and Andromache (After De Chirico) del 1982.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara l’11 maggio 2016

Lo sguardo femminile nelle opere di Mariella Bettineschi

18 Apr

Come superare un’era come la nostra, nella quale sembra dominare un offuscamento collettivo che ci impedisce di tutelare tanto l’ambiente naturale quanto la nostra cultura? Su questo ragionamento prende le mosse la personale fotografica “L’era successiva” di Mariella Bettineschi, inaugurata sabato alla Mazzacurati Fine Art in c.so Martiri della Libertà, 75 a Ferrara.

Come mi ha spiegato l’artista, le opere nascono nei primi anni della crisi economica globale ancora in corso. In un’epoca di perdita del senso delle cose, a rischio di sparizione sono tanto i luoghi della trasmissione e dell’elaborazione del sapere (come la Biblioteca Marciana di Venezia, la Biblioteca Casanatense di Roma, ma anche capolavori architettonici come la Cattedrale e il Castello di Ferrara), quanto la natura incontaminata (boschi, stagni), quindi tanto la creazione umana, quanto la creazione divina. Le accecanti nubi che incombono sui boschi come sulle biblioteche rappresentano forse l’obnubilamento della nostra mente e dei nostri occhi, una distorta percezione della realtà.

“L’era successiva”, titolo dell’esposizione, sarà invece, secondo la Bettineschi, rappresentata da una rinnovata presenza, a tutti i livelli, della centralità dello sguardo femminile, da quel corpo che partecipa alla creazione divina, da colei che possiede, col suo sguardo raddoppiato, una lungimiranza e una profondità necessarie per dare all’esistenza un’epoca di rinnovamento culturale e spirituale.

La mostra, curata da Vittoria Coen, è visitabile fino al 18 maggio dal lunedì al venerdì dalle 16.30 alle 19.30, chiuso il giovedì, sabato e domenica dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 19.30.

Qui sotto alcune mie foto delle opere in mostra.

Andrea Musacci

 

Nello spazio in c.so Martiri della Libertà le fotografie della Bettineschi

17 Apr

Mostra a Mazzacurati Fine Art“L’era successiva” è il nome della personale di fotografia di Mariella Bettineschi, inaugurata ieri alla Mazzacurati Fine Art, lo spazio artistico di Roberto Mazzacurati, gestito anche da Valentina Barotto, in c.so Martiri della Libertà, 75 a Ferrara.

La mostra, curata e introdotta da Vittoria Coen (che ha curato anche il catalogo), presenta gli affascinanti giochi di luce dell’artista, che esprime con maestria e sensibilità la sua particolare tecnica fotografica. Come scrive la Coen nel catalogo, nell’arte della Bettineschi “scorci di natura e architetture sono posti a confronto con alcuni dei più celebri ritratti femminili della storia dell’arte. Tiziano, Raffaello, Bronzino, Caravaggio, Ingres, vengono rivisitati da Mariella Bettineschi in modo del tutto originale”. La mostra è visitabile fino al 18 maggio dal lunedì al venerdì dalle 16.30 alle 19.30, chiuso il giovedì, sabato e domenica dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 19.30.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 17 aprile 2016

Sabato ricco di mostre ed eventi artistici a Ferrara

16 Apr

È un sabato ricco di eventi artistici quello in programma oggi a Ferrara.

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Un’opera di Fabio Bascetta

Si parte alle 16 nell’Imbarcadero 2 del Castello Estense dove apre la mostra “Falso d’autore”, con le opere del concorso dedicato a studenti ed ex studenti del Liceo Ariosto. A seguire alle 17 vi sarà un’asta delle opere dei trenta artisti, e la premiazione dei vincitori.

In occasione dei 500 anni dalla prima pubblicazione dell’Orlando Furioso, la MLB home gallery (in c.so Ercole I d’Este, 3) propone diversi progetti. Il primo inaugura alle 17 con la mostra di Giovanna Ricotta, “Furiosamente. Le donne, i cavallier, l’arme, gli amori”, a cura di Maria Livia Brunelli e Silvia Grandi. La personale dell’artista milanese, visitabile fino al 26 giugno, comprende 46 disegni inediti, tanti quanti i canti del poema di Ariosto.

Inaugurata lo scorso 26 marzo, la collettiva “Il risveglio della musa con i suoi canti e colori”, mostra d’arte contemporanea a Palazzo Scroffa in via Terranuova, organizzata da Artè Primaluce, vede alle 17 la premiazione delle opere vincitrici.

“L’era successiva” è il nome della personale di fotografia di Mariella Bettineschi, che inaugura alle 18 alla Mazzacurati Fine Art in c.so Martiri della Libertà, 75. La mostra, curata e introdotta da Vittoria Coen, presenta gli affascinanti giochi di luce dell’artista. La mostra è visitabile fino al 18 maggio tutti i giorni (giovedì escluso) dalle 16.30 alle 19.30, sabato e domenica anche dalle 10.30 alle 12.30.

A partire dalle 18 Fabio Bascetta con “Darkness and light” espone una serie di foto “culinarie” nella sede dell’Associazione Rrose Sélavy, in via Ripagrande, 46 a Ferrara. Colpisce la bellezza delle sue immagini, la cura, la maturità e la capacità di riuscire a trovare il modo di stupire. La mostra è visitabile fino al 18 maggio, mercoledì, venerdì e sabato dalle ore 15.30 alle 19.30.

Alle 18.30 nella Porta degli Angeli vi sarà invece un doppio spettacolo. Si inizia con “L’intervista molesta”, colloquio su scrittura, editoria e autopsia del testo e sulla messa in scena del monologo, ideato dalla Compagnia “I racconti del Basilisco”. A seguire vi sarà “Come la neve di primavera”, con scrittura di Michele Govoni, interpretazione di Rosalba Sandri e regia di Sergio Altafini.

Infine, a partire dalle 18.30 nel Palazzo della Racchetta in via Vaspergolo si terrà un’asta di beneficenza di svariate opere, esposte fino a martedì, messe a disposizione dagli artisti per aiutare l’Associazione Giulia Onlus, e Michael Sanguin, bambino di 4 anni affetto da una malattia metabolica mitocondriale rara. Alle 17.30, presentazione del libro Haloa, non solo cancro di Barbara Mariani.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 16 aprile 2016

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Romero Bayter e la sua arte giramondo in mostra a Ferrara

27 Gen

Città vorticose nelle sue tele, frenetiche e sospese.

New York, Porto, Vienna e…Ferrara, per Mauro Federico Romero Bayter, artista di origine colombiane che espone al Mazzacurati Fine Art, in c.so Martiri della Libertà, 75 a Ferrara, fino al prossimo 2 marzo.

Andrea Musacci

La personale del colombiano Mauro Federico Romero Bayter

24 Gen

mIeri pomeriggio si è svolta l’inaugurazione della personale di Mauro Federico Romero Bayter, con il patrocinio del Comune di Ferrara. Una serie di tele dedicate a Ferrara che il giovane artista colombiano propone alla Mazzacurati Fine Art a Ferrara in Corso Martiri della Libertà, 75. Nelle sue opere, presentate in catalogo dalla critica d’arte Vittoria Coen, si incontrano diverse culture, in una polifonia di colori, suggestioni e segni.

I suoi dipinti sono viaggi per immagini improntati a una lettura intima del sublime romantico. Protagonista è la città di Ferrara che, a partire dal disegno, diventa spazio tridimensionale, architettonico e prospettico. Segni veloci e grovigli di linee che modificano la tradizionale percezione di paesaggi, palazzi e strade.

La mostra sarà visitabile fino al 2 marzo, dal lunedì al venerdì dalle 16.30 alle 19.30, il sabato e domenica dalle 10.30 alle 12.30 e il pomeriggio dalle 16.30 alle 19.30. Chiusa il giovedì.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 24 gennaio 2016

Una due giorni di mostre a Ferrara e provincia

23 Gen
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Mauro Federico Romero Bayter

Nuovo fine settimana di inaugurazioni artistiche a Ferrara e dintorni.

Innanzitutto oggi alle 18.30 inaugura la personale di Mauro Federico Romero Bayter, con il patrocinio del Comune di Ferrara. Una serie di tele dedicate a Ferrara che il giovane e talentuoso artista colombiano presenterà alla Mazzacurati Fine Art a Ferrara in Corso Martiri della Libertà, 75. Nelle sue opere, presentate in catalogo da Vittoria Coen, si incontrano diverse culture, in una polifonia di colori, suggestioni e segni. La mostra sarà visitabile fino al 2 marzo, dal lunedì al venerdì dalle 16.30 alle 19.30, il sabato e domenica dalle 10.30 alle 12.30 e il pomeriggio dalle 16.30 alle 19.30. Chiusa il giovedì.

Oggi alle 11 al Museo del Risorgimento e della Resistenza, in c.so Ercole I d’Este, 19 vi è invece l’inaugurazione della mostra “Sto bene, non mi manca niente…mandatemi del pane. Due storie, una vita”, a cura di Magda Beltrami e Carlo Benassi, col coordinamento scientifico di Antonella Guarnieri.

Domani, invece, alle 15 al MAF – Mondo Agricolo Ferrarese di San Bartolomeo in Bosco vi sarà l’evento “A trèb in bòsch”, settimo incontro culturale su arte, storia e tradizione tra città e campagna. All’inizio dell’evento verrà presentata la mostra “Natura dietro l’angolo”, opere grafiche di Fausto Chiari, che rimarrà in parete fino al 4 febbraio.

Sempre alle 15, nella Sala Imbarcadero 1 del Castello di Ferrara, domani si inaugura la mostra “I mondi di Primo Levi. Una strenua chiarezza”, mentre la personale di Luca Serio, “Cancell’azioni” sarà visitabile fino a domani alla Galleria del Carbone in vicolo del Carbone, 18/a dalle 11 alle 12.30 e dalle 17 alle 20. A tal proposito, domani alle 17.30 in Galleria vi sarà un’esibizione al pianoforte di Jacques Lazzari.

Andrea Musacci