
[Qui alcune mie immagini dalla mostra]
La modernità della Pop Art sposa la contemporaneità tecnologica. È questa la sfida che da cinque anni Aidan propone al mondo dell’arte, e che ora presenta anche a Ferrara. Sabato, infatti, alle 18 nello spazio artistico Mazzacurati Fine Art in c.so Martiri della Libertà, 75 verrà inaugurata la personale “Pop Reloaded!”, a cura di Raffaella A. Caruso. Roberto Mazzacurati sceglie quest’artista ultra innovativa – la prima a usare la realtà aumentata – per aprire la stagione espositiva, proseguendo così il discorso sulla Pop Art iniziato con l’importante personale di Andy Warhol inaugurata lo scorso maggio. I lavori di Aidan sono dunque visibili a occhio nudo, e ulteriormente leggibili utilizzando uno smartphone o tablet, in aggiunta al suo stile caratterizzato da sovrapposizioni, sbavature, sfocature che trasmettono un forte senso di moto.
Ma il legame tra Pop Art e nuove tecnologie non è certo nuovo: essenziale è, innanzitutto, il legame tra la Pop Art americana e il mondo dei media, attraverso il linguaggio televisivo, quello pubblicitario e dei cartoons. Basti poi pensare alla scoperta, fatta nel 2011 da Cory Arcangel, artista americano di Brooklyn, in alcuni vecchi dischi di un vecchio Commodore Amiga 1000, di una dozzina di opere firmate da Warhol nel 1985.
Inoltre, uno dei primi tentativi di interazione arte-tecnologia sono stati eseguiti negli anni Sessanta dall’artista pop Robert Rauschenberg a quattro mani con Billy Kluver, ingegnere che collaborò anche con Tinguely, Jasper Johns, e con lo stesso Warhol e tanti altri artisti in quello che fu il collettivo denominato E.A.T- Experiment in Art and Technologies.
Aidan nasce nel 1979 a Brescia dove vive e lavora. Formata alle tecniche incisorie classiche, si appassiona all’elaborazione grafica e alla multimedialità, sperimentando così linguaggi diversi. Dalla fascinazione per il simbolismo e il concettuale prendono corpo interessanti esperimenti in scatole del tempo, dove tecnica incisoria e immaginario figurativo classico operano con materiali “freddi” quali il plexiglass, sovrapposizioni spazio-temporali e originali dislocazioni stilistiche. Nel 2010 espone a Vienna alla Galerie Am Roten Hof, mentre nel 2011 in una la collettiva al Rogue Space Chelsea a New York. Quest’anno ha partecipato ad Arte Fiera Bologna, Art Parma e lo scorso marzo ha esposto la personale “Parlare ai muri” a Novegro (MI).
Andrea Musacci
Pubblicato su la Nuova Ferrara il 14 settembre 2016
Ieri nello spazio artistico Mazzacurati Fine Art in c.so Martiri della Libertà, 75 a Ferrara si è svolta l’attesa inaugurazione della mostra retrospettiva di Andy Warhol. In parete vi sono otto sue opere, tra le quali cinque pezzi unici, lavori su tela e su carta di piccole, medie e grandi dimensioni create dagli anni Sessanta agli anni Ottanta, tra cui un ritratto di Marilyn Monroe (1967), Beuys loundry bags (1980, olio su tela) dedicato all’artista Joseph Beuys, e un ritratto dell’architetto Carlo Scarpa (1980, caso forse unico di sua opera realizzata dopo la morte del soggetto). I restanti sono un ritratto di Liz Taylor (1964), Flowers (1964) e uno dei dieci ritratti della serie Ladies and Gentlemen (1975), mostra che Warhol presentò a Palazzo dei Diamanti nel 1975. La mostra è visitabile fino al 2 luglio tutti i giorni (escluso giovedì) dalle 16.30 alle 19.30, sabato e domenica anche dalle 10 alle 12.30. In galleria è disponibile il catalogo.

“L’era successiva” è il nome della personale di fotografia di Mariella Bettineschi, inaugurata ieri alla Mazzacurati Fine Art, lo spazio artistico di Roberto Mazzacurati, gestito anche da Valentina Barotto, in c.so Martiri della Libertà, 75 a Ferrara.
Ieri pomeriggio si è svolta l’inaugurazione della personale di Mauro Federico Romero Bayter, con il patrocinio del Comune di Ferrara. Una serie di tele dedicate a Ferrara che il giovane artista colombiano propone alla Mazzacurati Fine Art a Ferrara in Corso Martiri della Libertà, 75. Nelle sue opere, presentate in catalogo dalla critica d’arte Vittoria Coen, si incontrano diverse culture, in una polifonia di colori, suggestioni e segni.