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Misericordia e peccato, un incontro in Cattedrale

19 Feb

“Le ‘persone oneste’ non presentano quell’apertura prodotta da una spaventosa ferita, da un’indimenticabile miseria, da un invincibile rimpianto, da un punto di sutura eternamente mal legato, da una mortale inquietudine, da un’invisibile recondita ansietà, da una segreta amarezza, da un precipitare perpetuamente mascherato, da una cicatrice eternamente mal rimarginata. Non presentano quell’apertura alla grazia che è essenzialmente il peccato. […] Le ‘persone oneste’ non si lasciano bagnare dalla grazia”. (Charles Péguy)

Mercoledì sera nella Cattedrale di Ferrara si è svolta la conferenza del Card. Mauro Piacenza, Penitenziere Maggiore della Chiesa Cattolica, sul tema “Misericordia e peccato. Alla riscoperta del Sacramento della Riconciliazione”. Un evento organizzato dalla diocesi dedicato, quindi, a uno dei temi al centro dell’anno giubilare, al quale erano presenti moltissime persone.
Piacenza, genovese classe ’44, nel 2003 è stato nominato presidente della Pontificia Commissione per i Beni Culturali da Giovanni Paolo II, che lo ha nominato anche presidente della Pontificia Commissione di Archeologia Sacra. Nel 2013 Papa Francesco lo ha nominato Penitenziere Maggiore.

Come ha spiegato il realtore, il primo punto del Giubileo è «un appello alla nostra fede, alla conversione». L’annuncio della Misericordia, ha proseguito, «significa che il male non è l’ultima parola. Oggi, però, si è perso molto il senso del peccato, il suo vero significato, riducendolo a un malinteso senso della legalità», a una forma di legalismo.

Dopo aver chiarito gli aspettali fondamentali del lungo e complesso processo del Sacramento della Riconciliazione (non riducibile al meccanico elencare, in confessionale, le proprie colpe), l’affidamento alla Vergine Maria, con alcune parole del Magnificat: “Di generazione in generazione la sua misericordia si stende su quelli che lo temono”.

Andrea Musacci

Il volto dell’uomo e l’ideologia umanistica ne “Il Padrone del mondo” di Benson

25 Gen

I prossimi incontri sono in programma il 24 febbraio e il 30 marzo alle ore 21 nella Cattedrale di Ferrara

Mons. Negri

Mons. Negri durante il primo incontro in Cattedrale

Il primo incontro de “Il messia capovolto”, ciclo tenuto dal Vescovo Mons. Luigi Negri in Cattedrale e dedicato a “Il padrone del mondo” (1907) di R. H. Benson, si è svolto martedì scorso alla presenza di un folto pubblico.

Dopo la presentazione da parte di Mons. Massimo Manservigi, Negri ha delineato i temi cardini del romanzo, frutto della «grande capacità profetica» dell’autore, e consigliato dallo stesso Papa Francesco. «Nel testo l’umanismo – ha spiegato il Vescovo – è l’ideologia dominante, una concezione radicalmente antropocentrica e massonica, e che considera le religioni, soprattutto il cattolicesimo, solo causa di divisioni e violenze».

il pubblico presente

Il pubblico presente al primo incontro

Benson cerca di sottolineare la differenza tra la moltitudine senza volto di questa ideologia, e il cattolicesimo che, nella figura di un prete, cerca invece il volto dell’uomo, per aiutarlo. In particolare, nel romanzo, la falsità dell’umanismo emerge quando una giovane donna viene a contatto con il terrore e la morte. «La vera protagonista del romanzo – ha concluso Negri – è la fede», unica alternativa all’umanismo omologante e disumano.

Andrea Musacci

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Il mio comunicato stampa sul ciclo “Il messia capovolto”:

A Ferrara tre serate su “Il Padrone del mondo”, per meditare sulla falsa pace del Potere

Dal 19 gennaio in Cattedrale gli incontri tenuti da Mons. Luigi Negri

0001Un testo profetico che non può non inquietare chiunque voglia leggervi i tragici sviluppi dell’epoca moderna e contemporanea. “Il Padrone del mondo” (The Lord of the World, 1907) è il romanzo di Robert Hugh Benson (1867-1914) che nei prossimi mesi sarà al centro di un ciclo di conferenze dal titolo “Il messia capovolto”, per la seconda edizione di “Incontro con il Cristianesimo”.

Nella Cattedrale di Ferrara tre saranno le serate (19 gennaio, 24 febbraio e 30 marzo, sempre alle ore 21) nelle quali Mons. Luigi Negri, Arcivescovo di Ferrara – Comacchio e autore della prefazione per l’edizione di Fede & Cultura del 2011, commenterà l’opera accompagnato da letture di brani dal vivo.

Lo stesso Papa Francesco in più occasioni – tra cui l’intervista durante il volo di ritorno dal Viaggio Apostolico nelle Filippine e nello Sri Lanka – ha consigliato la lettura del romanzo, sottolineandone il tema centrale, oggi come allora, della «colonizzazione ideologica».

Nella sopracitata prefazione, Mons. Luigi Negri spiega come nel libro di Benson, oltre alla descrizione di «una omologazione dell’intero pianeta» attraverso una visione falsamente umanitaria, ma che in realtà nega totalmente Dio e il Cristianesimo, vi sia anche un «vigoroso richiamo alla verità della comunione ecclesiale, alla forza della testimonianza, alla necessità di andare in missione confrontandosi con tutti i tentativi di violenza».

Contro la falsa pace del Potere, che assomiglia più a un deserto dov’è il Male a vincere, risulta chiaro come la vera Salvezza possa venire solo da Cristo. “Non crediate che io sia venuto a portare pace sulla terra; sono venuto a portare non pace, ma spada” (Mt 10, 34). La Verità verrà, quindi, sempre combattuta e osteggiata dall’uomo superbo, oggi come un secolo fa e come 2000 anni fa, fino alla persecuzione e al martirio.

Da qui l’importanza di questi incontri, per riflettere sul grido di dolore e speranza, sull’importanza di proporre la testimonianza di Cristo contro ogni tentazione di idolatria mondana.

 Andrea Musacci

“Identità e persona”, ovvero come riscoprire le evidenze

30 Nov
relatori 2 - Copia

Mons. Negri, Gandolfini, Fabi e Violini

Fede e scienza unite per rilegittimare le evidenze sulla sessualità, contrastando l’ideologia del gender. Al convegno “Identità e persona” organizzato da Student Office e svoltosi martedì 24 nella Facoltà di Economia in via Voltapaletto sono intervenuti Lorenza Violini, docente di Diritto a Milano, Massimo Gandolfini, docente di Neurochirurgia a Roma, e Mons. Luigi Negri, Arcivescovo di Ferrara-Comacchio.

Dopo l’introduzione di Federico Fabi, Gandolfini ha spiegato come la scienza dimostri l’oggettività della differenza sessuale, e ciò non deve portare a un determinismo biologico o genetico, ma nemmeno, come fa l’ideologia gender, a un’autodeterminazione assoluta.

La Violini ha portato l’esempio della coppia di donne di Palermo che, dopo aver convissuto insieme ai figli di una delle due, si separano, e da qui nella madre biologica scatta l’accettazione dell’evidenza e quindi la volontà di essere riconosciuta come unica vera madre.

Infine, Mons. Negri ha sottolineato come compito del cristiano sia di affrontare ciò «con compassione e dolore, accogliendo le persone e denunciando il male». Per rilegittimare le evidenze, «non bisogna contrapporre all’ideologia laicista un’ideologia religiosa, ma testimoniare nel nesso verità-misericordia».

Andrea Musacci

 

Confronto tra Piero Stefani e Mons. Negri ieri a Bonacossi

1 Nov
Mons. Luigi Negri e Piero Stefani

Mons. Luigi Negri e Piero Stefani

Un confronto franco e di alto livello sui temi della carità, dell’identità, del dialogo e dell’accoglienza dello straniero.

Ieri pomeriggio a Palazzo Bonacossi in via Cisterna del Follo, 5 a Ferrara, si è svolto il XXII Convegno di Teologia della Pace organizzato da Pax Christi insieme ad altre realtà, cattoliche e laiche.

La prima parte è stata l’occasione per uno scambio dialettico tra Mons. Luigi Negri, Arcivescovo di Ferrara-Comacchio, e Piero Stefani, biblista spesso critico nei confronti dell’attuale guida della diocesi.

Stefani ha preso la parola dopo la presentazione da parte di Alessandra Mambelli, partendo dal Libro del Levitico e dall’insegnamento già qui contenuto sull’accogliere e l’amare il “forestiero”, lo “straniero che viene a risiedere presso di noi”.

Attraverso personaggi e vicende dell’Antico Testamento, Stefani ha cercato di dimostrare la relatività del termine “straniero” («ognuno è straniero rispetto agli altri popoli»), il rischio che un “noi” identitario troppo forte escluda l’altro, ma anche i doveri dell’immigrato rispetto a chi lo ospita.

Mons. Negri ha ripreso una riflessione di Benedetto XIV su come «il dialogo sia possibile se si ha un’identità forte, e quest’ultima è tale non se ha potere per imporsi, ma ragioni forti». Ciò che ostacola il dialogo, ha proseguito il Vescovo, non è né l’identità né la religione, ma «l’ideologia, che in epoca moderna è sempre stata irreligiosa». Riguardo alle questioni legate all’immigrazione, per Mons. Negri bisogna evitare tanto l’approssimazione del “tutti dentro” quanto quella del “tutti fuori”. Essendo l’accoglienza «non la soluzione ma l’inizio di un cammino, è necessaria un’intesa reciproca tra ospite e ospitante, e anche quest’ultimo ha il dovere della benevolenza verso il primo».

Prima della relazione di Alessia Passarelli, Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia, e dopo quella del geografo Carlo Alberto Campi, è intervenuta Chiara Sapigni, Assessore all’Immigrazione, che ha messo in guardia «tanto dall’attendismo quanto dall’opposizione nei confronti dei fenomeni migratori».

Non risparmiando una stoccata al Vescovo Negri, la Sapigni ha chiesto, anche alla Diocesi, «proposte concrete e serie per l’integrazione, altrimenti si fa una sorta di colonialismo, non altrove, ma qui nel nostro territorio».

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara l’01 novembre 2015

Laudato si’, un’enciclica che accende il dibattito

3 Ott
Ettore Gotti Tedeschi e Mons. Mario Toso

Ettore Gotti Tedeschi e Mons. Mario Toso

Nella Cattedrale di Ferrara, ieri dalle 19 si è svolto l’incontro di presentazione dell’enciclica di Papa Francesco, “Laudato si’”.

Di notevole livello i relatori presenti: Mario Toso, Vescovo di Faenza-Modigliana, Ettore Gotti Tedeschi, economista, dal 2009 al 2012 alla guida dello IOR (Istituto per le Opere di Religione), Mons. Luigi Negri, Vescovo di Ferrara-Comacchio.

Un evento che ha saputo valorizzare al massimo il binomio bellezza/sacralità. Infatti, gli interventi musicali di Rosanna Ansani (soprano), Giorgio Zappaterra (tenore), Chiara Conato (arpa) e don Paolo Galeazzi (organo) hanno introdotto e intermezzato i vari interventi – dopo le presentazioni da parte di don Massimo Manservigi e di don Franco Rogato – deliziando il nutrito pubblico presente (nel quale, in prima fila, vi era anche il sindaco Tiziano Tagliani).

Mons. Toso ha posto al centro della sua relazione la centralità del «principio dell’ecologia integrale, che evita una settorializzazione del problema ambientale, la cui crisi non si risolve quindi solo normativamente, ma umanamente, mettendo al centro la persona».

È quindi – ha proseguito – più che mai necessario ripristinare «un umanesimo trascendente» per combattere «un antropocentrismo deviato» accompagnato da «un relativismo pratico sui valori e dal dominio di un paradigma tecnocratico».

Gotti Tedeschi ha incalzato sostenendo che l’enciclica “Laudato si'”, che conferma totalmente il magistero della Chiesa, è diretta soprattutto agli ambientalisti gnostici, che attaccano «l’ecologia biblica della Creazione» in nome di un antropocentrismo radicale fondato sulle teorie neo-malthusiane.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 03 ottobre 2015

Oggi al Meeting di Rimini interviene Mons. Negri

21 Ago

imagesAnche per l’edizione di quest’anno del Meeting di Rimini, in programma dal 20 al 26 agosto, è stato invitato Mons. Luigi Negri, Arcivescovo della Diocesi di Ferrara-Comacchio. Oggi, venerdì, alle ore 12 presso il padiglione A5 sarà, infatti, presente all’inaugurazione della mostra Lèvati, o anima, e guarda. Pittori e scultori raccontano Alberto Marvelli nel Decennale della beatificazione, a cura del Centro Documentazione “A. Marvelli” di Rimini. 64 opere d’arte ripercorrono la vita di Alberto Marvelli (1918-1946), educatore, ingegnere, professore, sportivo e politico, morto a soli 28 anni, e beatificato da Giovanni Paolo II nel 2004. Il Vescovo, in particolare, relazionerà sul tema Donna e Famiglia: segni di contraddizione nelle vie dell’umano. Nell’occasione sarà anche presentato in anteprima il volume di prossima pubblicazione, Maria Mayr Marvelli. La mamma di un santo, di Umberto Moretti, Edizioni il Ponte, con prefazione di mons. Negri.

Oltre a Mons. Negri sarà presente Mons. Francesco Lambiasi, vescovo di Rimini – che interverrà sul tema Misericordia, Evangelizzazione ed Arte: la trasparenza della santità – e la prof.ssa Elisabetta Casadei, Centro documentazione “A. Marvelli” e vice-postulatrice della Causa di beatificazione di A. Marvelli.

Andrea Musacci

Il cammino della Chiesa secondo Mons. Negri

18 Ago
La copertina del libro

La copertina del libro

A meno di un anno di distanza dall’ultima sua pubblicazione, I promessi sposi nostri contemporanei (Mimep Docet Edizioni), è in uscita, per la casa editrice Ares, il nuovo libro di Mons. Luigi Negri, Arcivescovo di Ferrara-Comacchio. Il saggio, intitolato Il cammino della Chiesa, verrà presentato sabato 22 alle ore 18 a Villa Manzoni, Dogana di San Marino, alla presenza dell’autore e con la presentazione del giornalista Paolo Facciotto. L’evento è organizzato dalla Fondazione Internazionale Giovanni Paolo II per il Magistero Sociale della Chiesa, fondata nel 2005 dallo stesso Mons. Negri, ai tempi appena nominato Vescovo della Diocesi di San Marino-Montefeltro.

c46b1-negriSi tratta di un’opera di carattere divulgativo, che, di sicuro, non mancherà di suscitare reazioni e aspri dibattiti, dati i temi trattati e l’approccio diretto tipico del nostro Vescovo. Più di trecento pagine nelle quali Mons. Negri affronta soprattutto i fondamenti (tra cui, cos’è la Chiesa, la soggettività cristiana, il valore della tradizione, l’emergenza educativa), oltre a una breve storia della Chiesa dall’antichità a oggi, più alcuni approfondimenti scottanti: le Crociate, Galileo Galilei, la Rivoluzione francese, il Sillabo, i papi di fronte ai totalitarismi. Il saggio ha la prefazione del card. Walter Brandmüller, che Giovanni Paolo II chiamò alla presidenza del Pontificio Comitato di Scienze Storiche, di cui oggi è presidente emerito.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 18 agosto 2015

Il film su Don Perin in occasione della Festa di San Paolo

22 Giu
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Don Santo Perin

Inizia oggi la settimana di festeggiamenti a Lido degli Estensi in occasione della Festa di San Paolo. Oggi alle 21 nella sala parrocchiale vi sarà la proiezione del film “L’unica via” (2010) di Don Massimo Manservigi, dedicato alla figura di don Santo Perin, morto il 26 aprile ’45 in seguito allo scoppio di una mina mentre, insieme a Pino Filippi, cercava di dare degna sepoltura a un soldato tedesco. Lo scorso aprile, nel settantesimo della morte, il Vescovo di Ravenna Lorenzo Ghizzoni ha annunciato l’avvio della causa di beatificazione del sacerdote. Nel film, Don Perin, ex parroco di Bando, è interpretato da Don Stefano Zanella.

Il programma della Festa di S. Paolo proseguirà mercoledì col concerto della Corale dell’Università di Ferrara e lunedì 20 con la Messa celebrata dal Vescovo Mons. Luigi Negri.

Andrea Musacci

Incontro sulla Sacra Sindone con Mons. Luigi Negri

11 Giu

c46b1-negriPer sabato 13 la Diocesi di Ferrara-Comacchio ha organizzato un pellegrinaggio alla Santa Sindone nel Duomo di Torino, in ostensione fino al 24 giugno. In occasione di questa giornata, stasera alle 21 nella Parrocchia di S. Caterina Vegri in via A. Pacinotti a Ferrara avrà luogo la conferenza “Il culto della Sacra Sindone”, a cura dell’Associazione Templari Cattolici d’Italia e Centro Studi Storici Templari ONLUS. I relatori saranno il Presidente Mauro Giorgio Ferretti e l’archeologa biblica Dott.ssa Camilla Camplani. A conclusione della conferenza, che è ad entrata libera, vi sarà un breve momento di meditazione guidato da S.E. Mons. Luigi Negri.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara l’11 giugno 2015

Mons. Negri presenta la riedizione del Catechismo di S. Pio X

7 Feb

saB54aVJRn5K_s4-mbOggi alle 18 a Casa “Giorgio Cini” (Via Boccacanale di Santo Stefano, 24 a Ferrara), Mons. Luigi Negri presenterà la riedizione del Catechismo Maggiore di San Pio X, ad opera delle edizioni San Paolo.

Un’occasione importante per rimettere al centro della dimensione pastorale la memoria e la conoscenza di una sintesi straordinaria sui contenuti fondamentali della fede cristiana. Nell’esperienza cristiana il contenuto non è solo un aspetto intellettuale, basato su una radice ideologica, ma una dimensione orientativa dell’intera esperienza, per poter stare nel mondo ancorati alle realtà della fede.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 07 febbraio 2015