Mercoledì incontro con l’artista Giampiero Poggiali Berlinghieri
Una sua personale a Ferrara Giampiero Poggiali Berlinghieri l’ha già fatta nel 1987, quando “Impronte di memoria” venne presentata al PAC di Palazzo Massari. Fu per lui un’esperienza “burrascosa”, ma che mercoledì scorso nella Sala S. Francesco in via Terranuova – in occasione della presentazione del suo catalogo, “1968-2014” – ci ha raccontato col sorriso.
Come ha spiegato Francesca Mariotti, Presidente dell’Associazione Olimpia Morata e organizzatrice del Festival delle Arti, Poggiali «ha speso la propria vita per l’arte con energia e fedeltà a se stesso», e sa sorridere perché «della vita coglie sempre l’aspetto più bello». È un artista, infatti, che ricerca la bellezza «in modo immediato, fanciullesco e sincero» ma non semplicistico. Tra le sue pitture, opere interattive e “pittosculture” si nota anche un «rispetto per il creato», presente fra i temi dell’EXPO 2015 e spesso nelle mostre curate dalla stessa Mariotti. Poggiali – ha concluso la curatrice – ci insegna a «recuperare lo stupore e l’innocenza di fronte al reale, attraverso un mondo favolistico sempre in relazione con lo spazio, sia quello dell’universo sia quello intimo». Una bellezza, dunque, «profonda e giocosa», tipica di chi – è lui stesso a dirlo – ha sempre «entusiasmo, partendo, come uno scienziato, da un’intuizione, dallo stupore della scoperta».
In conclusione, un bilancio sulla prima parte del Festival, importante per «valorizzare i tanti artisti bravi. In questi giorni – ha proseguito la Mariotti – l’afflusso è stato altalenante, ma l’importante è esserci, continuare a stimolare e a coinvolgere». La prossima tappa del festival è in programma dal 3 al 7 giugno nel Castello Estense.
In mostra fino a ieri vi è stato Vincenzo Biavati con tre opere, Angelo Fantoni con creazioni in ghisa e in acciaio inox, Barbara Pellandra con alcune sculture luminose in plexiglass e lexan, Cristina Anna Adani con quattro opere dalle forme sinuose ed eteree, e Odo Camillo Turrini con sette sculture in ceramica. Infine, ieri dalle 16.30 si è svolto il finissage con musica, danza, foto e filmati di diari di viaggio e sfilata di abiti e gioielli.
Andrea Musacci
Pubblicato (in versione ridotta) su la Nuova Ferrara il 22 maggio 2015