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La religione è ancora “fonte di vita”? Al MEIS di Ferrara la mostra sulla Torah e l’ebraismo

5 Feb

L’essenza dell’ebraismo, le radici profonde e divine del cristianesimo e della nostra civiltà occidentale in una mostra al MEIS – Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah di Ferrara.

Una mostra che ci interroga: la spiritualità ebraica, e, più in generale, le religioni rivelate le consideriamo ancora “fonti di vita”? Oppure l’ebraismo, così come il cristianesimo, li consideriamo meri oggetti da museo, bizzarri relitti da esporre a turisti e scolaresche?

Per tutto il 2016 in via Piangipane, 81 a Ferrara è possibile visitare l’allestimento di una parte della collezione del Museo Ebraico di Ferrara, nell’esposizione Torah fonte di vita, organizzata dal MEIS in collaborazione con la Comunità Ebraica di Ferrara, il Comune di Ferrara e la Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Emilia Romagna.

La mostra è stata pensata in seguito al sisma del 2012, che ha fortemente danneggiato l’edificio del Museo Ebraico di via Mazzini, 95, rendendone necessaria la chiusura al pubblico. Chiusura che sarà prolungata, appunto, almeno per tutto il 2016.

Per informazioni più dettagliate sulla mostra, gli orari e le tariffe, cliccare qui.

Andrea Musacci

 

Mostra al Museo della Resistenza in occasione della Giornata della Memoria

23 Gen

Mostra Museo Resistenza“Sto bene, non mi manca niente…mandatemi del pane. Due storie, una vita” è il nome della mostra a cura di Magda Beltrami e Carlo Benassi, col coordinamento scientifico di Antonella Guarnieri, che verrà inaugurata oggi alle 11 al Museo del Risorgimento e della Resistenza di Ferrara, in c.so Ercole I d’Este, 19. La mostra storico-documentaria rimarrà aperta fino al 28 febbraio, e sarà visitabile gratuitamente dal martedì alla domenica dalle 9.30 alle 13 e dalle 15 alle 18. Per l’inaugurazione interverranno Antonella Guarnieri, Responsabile del Museo e Massimo Maisto, Assessore alla Cultura. La mostra rientra nel programma della Giornata della Memoria.

Andrea Musacci

 

Incontro e mostra all’Archivio di Stato

28 Gen

leadImage_miniTra le numerose iniziative in occasione del Giorno della Memoria, oggi alle 16 presso l’Archivio di Stato di Ferrara (in Corso Giovecca, 146)  vi sarà l’incontro dal titolo “L’inutile testimonianza dell’intervento ebraico alle guerre italiane attraverso le carte della Questura”. Organizzato da Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Archivio di Stato cittadino e Liceo Scientifico “A. Roiti”, vedrà gli interventi di Emanuele Grigolato (Archivio di Stato), Luciano Meir Caro (Rabbino capo di Ferrara), Donato Selleri  e la classe IV D (Liceo Scientifico “A. Roiti”). Verrà inoltre inaugurata la mostra di documenti sui perseguitati ebrei, con documenti dal Fondo Questura, serie Gabinetto, Cat. A8 – EBREI. Una nuova occasione di apertura alla cittadinanza, quindi, dopo la chiusura di quasi un anno per il terremoto.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 28 gennaio 2015

La storia di William Ferrari in una toccante mostra

19 Gen

William Ferrari con la moglieDopo l’8 settembre del ’43 circa 600.000 giovani militari italiani sono deportati in Germania perché si rifiutano di combattere al fianco dei nazisti. Considerati traditori, non hanno nemmeno il riconoscimento di “prigionieri militari”. Tra questi vi sono tanti ferraresi, come William Ferrari, classe ’23.

PubblicoSabato al Museo del Risorgimento e della Resistenza, in C.so Ercole I d’Este, 19, è stata inaugurata la mostra “William Ferrari: un marinaio tra guerra e deportazione ed altri volti di ex IMI ferraresi”, a cura di Antonella Guarnieri (storica del Museo) e Paolo Ferrari, figlio di William, presente all’evento (nella foto, insieme alla moglie). Più di trenta pannelli (oltre alla divisa estiva da marinaio che Ferrari usava nel ’42) per raccontare le drammatiche vicende da lui vissute, e da tanti altri (come Guareschi, Guerra e Natta), internati nei campi di lavoro tedeschi. Oltre a numerose lettere che spediva ai cari, alle poesie che scriveva, si possono trovare anche biglietti augurali e bigliettini che lanciava dal treno diretto verso la prigionia, poi fatti  recapitare ai famigliari.

È stato infine presentato il lavoro di Gianpaolo Bertelli “Gli internati militari italiani (IMI) della provincia deceduti in prigionia”.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 19 gennaio 2015

La mostra su William Ferrari al Museo del Risorgimento e della Resistenza

17 Gen

leadImage_miniIl Museo del Risorgimento e della Resistenza cittadino, dopo la pausa natalizia, riprende le esposizioni nella propria sede in C.so Ercole I d’Este, 19. Oggi alle 11 verrà, infatti, inaugurata la mostra “William Ferrari: un marinaio tra guerra e deportazione ed altri volti di ex IMI ferraresi”, a cura di Antonella Guarnieri (Responsabile Comunicazione e Didattica del Museo) e con la collaborazione di Paolo Ferrari.

Alla presentazione interverrà lo stesso William Ferrari, e durante l’incontro sarà presentato il lavoro di Gianpaolo Bertelli “Gli internati militari italiani (IMI) della provincia deceduti in prigionia”, con il patrocinio dell’Istituto Nastro Azzurro di Ferrara, e in collaborazione con Archivio di Stato di Ferrara e ANPI provinciale Il 24 gennaio, invece, presso l’Istituto Tecnico Fratelli Navarra di Ostellato, alle 10.30 vi sarà l’incontro con Davide Guarnieri, “Resistenza, nazifascisti e deportazione politica nel basso Ferrarese”, e con Antonella Guarnieri “Gli ebrei ferraresi, la legislazione razziale, la persecuzione: l’antifascismo e la Resistenza per continuare ad esistere”. Saranno proiettati alcuni spezzoni del film “Gli occhiali d’oro” di Giuliano Montaldo.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 17 gennaio 2015

L’ “Umanità che trema” di Barozzi

3 Feb

Umanità che tremaCinque grandi tele per ricostruire gli anni dal terrore alla liberazione dal nazifascismo. Fino al 15 febbraio alla Biblioteca Comunale Bassani in via G. Grosoli, 42 a Barco sarà possibile visitare la personale di Maurizio Barozzi, “Umanità che trema”. Molti sono i colori usati nei dipinti, seppur freddi, come freddi e senz’anima sono i volti delle vittime come quelli dei carnefici. Figure umane quasi indistinte, visi quasi sempre privi di lineamenti, a parte rari casi nei quali gli occhi e la bocca sono nient’altro che espressioni impersonali del dolore. Allo stesso modo l’angoscia è ben rappresentata da cieli e gli sfondi cupi, senza luce e dagli scheletri sotto le docce delle camere a gas. Solo nell’ultima tela, “La liberazione” la folla tende verso una zona di luce accecante, quasi ad immergersi in essa. L’esposizione è organizzata dal Servizio Biblioteche e Archivi del Comune di Ferrara con l’associazione culturale “Il Carmine” di Ficarolo (Rovigo) e la Casa editrice Nuove Carte. Sarà possibile visitarla negli orari della biblioteca: mattina da martedì a sabato, dalle  9 alle 13; pomeriggio da martedì a giovedì, dalle 15 alle 18.30. Chiuso domenica e lunedì.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 02 febbraio 2014

La Shoah e le responsabilità degli italiani

31 Gen

Lsimon-in-venice-2-nov-2011‘Università e la Comunità ebraica di Ferrara hanno dedicato il pomeriggio di ieri al ricordo e alla riflessione sulla Shoah. Alle 15.30 nell’Aula Magna del Dipartimento di Scienze Giuridiche in Corso Ercole I d’Este 37, i saluti di Pasquale Nappi, Rettore dell’Università, il prof. Gian Guido Balandi del Dipartimento di Giurisprudenza e Michele Sacerdoti, Presidente della Comunità Ebraica hanno inaugurato il convegno. Si è iniziato con “I carnefici italiani e il genocidio degli ebrei (1943-45)”, tenuto da Simon Levis Sullam, dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, con la presentazione di Giuditta Brunelli e Marcella Ravenna dell’Università di Ferrara. Se, come ha spiegato Nappi, “il ricordo non è mero non-dimenticare ma operazione attiva di recupero”, uno dei punti spesso elusi o sottovalutati nel passato è la responsabilità degli italiani nella persecuzione e deportazione degli ebrei. Sullam ha specificato come i responsabili andrebbero individuati, seppur con sfumature diverse, non solo nelle organizzazioni politiche o tra le forze dell’ordine ma anche tra i delatori e gli appartenenti alla macchina amministrativa statale, anche ai livelli più bassi. La Brunelli ha citato la recente provocazione della scrittrice Elena Loewenthal riguardo alla Giornata della Memoria, ridotta a rito vuoto e non “a occasione di autocoscienza da parte degli ebrei e dello stesso popolo italiano”. Così la relazione di Sullam, centrata sulle radici del razzismo e dell’antisemitismo italiano e sul ruolo attivo e spontaneo dei nostri connazionali nelle persecuzioni antiebraiche, è una risposta concreta a questa critica.

Infine, nella seconda parte ha avuto luogo l’evento teatrale “Ma non ci hanno cancellati…I bambini nella shoah”, a cura di Daniele Seragnoli con gli allievi del C.T.U. di Ferrara e musiche a cura di Filippo Zattini.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 31 gennaio 2014

(Nella foto: Simon Levis Sullam.

Foto tratta da http://rientrocervellimontalcini.wordpress.com/ )

La storia di Darinka, donna e partigiana

30 Gen

DarinkaIn queste giornate di ricordo di quel 27 gennaio 1945, giorno della liberazione da parte sovietica del campo di Auschwitz, ci si è interrogati su come rinnovare la memoria della Shoah. Per Darinka Joijc, partigiana jugoslava, oggi come in quegli anni è “obbligatorio organizzarsi”, per combattere. All’interno della rassegna “Passaggi partigiani” e in occasione della Giornata della Memoria, lunedì alle 17 nella Sala Agnelli della Biblioteca Comunale Ariostea è stato presentato il libro “Darinka, una staffetta partigiana”. Il saggio è stato curato dalla stessa Darinka Joijc e da Daniele Civolani, presidente provinciale dell’ANPI, presente all’incontro insieme ad Antonella Guarnieri, responsabile Comunicazione e Didattica del Museo del Risorgimento e della Resistenza. Darinka, scomparsa nel 2012, è stata una staffetta partigiana, dalmata di nascita e ferrarese di adozione grazie al matrimonio con Mario Guzzinati. Grazie anche al reading musicato della Piccola Compagnia Giuoco del Pallone, formata da Alessia Passarelli e Giovanni Tufano, durante l’incontro si è ripercorso la vita di Darinka e le vicende di quegli anni, dal ’41 al ’45, anni della Resistenza jugoslava alla quale la Joijc partecipò attivamente, prima come staffetta, poi come partigiana e infermiera. Una donna “orgogliosa del proprio passato”, piena tanto di pietà quanto di aggresssività, che mai è riuscita a perdonare quei carnefici che ha visto in azione. La tragedia e l’orrore, comunque, in Darinka erano sempre accompagnate dall’amore, dal rispetto della dignità dell’altro e da una combattività che l’ha portata, dopo la guerra, a continuare a lottare col PCI, l’UDI e l’ANPI.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 30 gennaio 2014

(nella foto: Giovanni Tufano e Alessia Passarelli)

A Giurisprudenza si parla di Shoah

30 Gen

Oggi alle 15.30 nell’Aula Magna del Dipartimento di Scienze Giuridiche in Corso Ercole I d’Este 37, l’Università e la Comunità ebraica organizzano una giornata dedicata alla Shoah. Dopo i saluti di Pasquale Nappi, Rettore dell’Università di Ferrara, Giovanni De Cristofaro, Direttore del Dipartimento di Giurisprudenza e Michele Sacerdoti, Presidente della Comunità Ebraica di Ferrara, si inizia con “I carnefici italiani e il genocidio degli ebrei (1943-45)”. La relazione è affidata a Simon Levis Sullam, dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, insieme a Giuditta Brunelli e Marcella Ravenna dell’Università di Ferrara. Nella seconda parte, invece, ci sarà un evento teatrale dal titolo “Ma non ci hanno cancellati…I bambini nella shoah”, a cura di Daniele Seragnoli con gli allievi del C.T.U. di Ferrara e musiche a cura di Filippo Zattini.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 30 gennaio 2014

Alla Biblioteca Bassani inaugura la personale di Barozzi

28 Gen

Oggi alle 17.30 la personale di Maurizio Barozzi “Umanità che trema” inaugura alla Biblioteca Comunale Bassani in via G. Grosoli, 42 a Barco. Fino a sabato 15 febbraio sarà possibile ammirare le tele di Barozzi, in un evento organizzato dal Servizio Biblioteche e Archivi del Comune di Ferrara con l’associazione culturale “Il Carmine” di Ficarolo (Rovigo) e la Casa editrice Nuove Carte. Saranno allestite cinque tele di grande formato (70×200) che propongono un percorso di ideale ricostruzione delle deportazioni di ebrei, zingari, politici e chiunque fu inviato nei campi di lavoro e di sterminio nazisti. L’esposizione è visitabile negli orari di apertura della biblioteca: mattina da martedì a sabato, dalle  9 alle 13; pomeriggio da martedì a giovedì, dalle 15 alle 18.30. Chiuso domenica e lunedì.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 28 gennaio 2014