Archivio | novembre, 2013

Moschi e Miegge ricordano il filosofo francese Ricoeur

13 Nov

Moschi-Miegge

È stato Antonio Moschi a introdurre e coordinare l’incontro dedicato a Paul Ricoeur, svoltosi martedì 5 novembre alle 17 nella Sala Agnelli della Biblioteca Ariostea. L’appuntamento, dal titolo “Paul Ricoeur: la vita come narrazione”, è stato organizzato in collaborazione con l’Istituto Gramsci e con l’ISCO di Ferrara, e ha visto come relatore il prof. Mario Miegge. Nel centenario della nascita del filosofo francese, scomparso nel 2005, Miegge ha tentato di spiegare il senso della frase: “Il filosofo ermeneuta è sempre di fronte a un fuori da sé”. In questo, infatti, risiede la svolta della filosofia ermeneutica rispetto al passato: non più la ricerca del “fondamento del mondo” ma un rapporto circolare tra soggetto ed oggetto.

Il punto di vista dell’ermeneuta, quindi, non è più oggettivo, ma si attua in un movimento di avvicinamento-distanziamento tipico del momento interpretativo. È attraverso questo processo, e passando anche per una critica “ermeneutica del sospetto”, che il soggetto si modifica, si costituisce. Attraverso la “narrazione”, il racconto nel tempo, è possibile, per il singolo o per il gruppo (ad esempio, il popolo d’Israele), compiere un autentico discorso sull’identità.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 13 novembre 2013

La “tentacle erotica” giapponese spiegata da Carbone

13 Nov

“Tentacle erotica. Orrore, seduzione, immaginari pornografici” è un saggio edito da Mimesis, con la prefazione di Massimo Fusillo. Oggi alle 17 verrà presentato a Ibs.it in p.zza Trento e Trieste a Ferrara. Marco Teti, dell’Università di Ferrara, dialogherà con l’autore, Marco Benoît Carbone. Per “tentacle erotica” si intende un genere pornografico d’origine giapponese, il quale integra elementi di pornografia tradizionale con temi del genere horror e fantascientifico. Da non molti anni questo genere si è diffuso anche negli USA e in Europa.

Marco Benoît Carbone si occupa di studi sul mito, i media e l’immaginario. É dottorando alla University College London e collabora con «Segnocinema». È tra gli ideatori e redattori di «GAME – Games as Art, Media, Entertainment» e ha fondato e dirige la rivista «Gorgòn».

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 13 novembre 2013

La Biblioteca Vigor dedica quattro serate a Satoshi Kon

13 Nov

Un intero ciclo dedicato a Satoshi Kon, regista, sceneggiatore e character designer, scomparso nel 2010 a soli 47 anni. Nel 50° dalla nascita l’Associazione Feedback gli dedica quattro serate alla Video-Biblioteca Vigor in via Previati 18, a Ferrara.

Dopo la lezione introduttiva di Luca Della Casa l’8 novembre scorso, stasera alle 21 si inizia con la prima proiezione, Perfect blue, del 1998, film di animazione liberamente tratto da un romanzo omonimo di Yoshikazu Takeuchi. Seguiranno mercoledì 20 novembre Millennium Actress (2001), mercoledì 27 novembre Tokyo Godfathers (2003), mercoledì 4 dicembre Paprika (2006). Ingresso libero riservato ai soci Feedback.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 13 novembre 2013

Il candore nelle opere della Possentini

12 Nov

2013-11-09 18.48.50L’illustratrice Sonia MariaLuce Possentini sabato 9 novembre alle 18 ha presentato la sua nuova personale presso la sede dell’Associazione “Rrose Sélavy” in via Ripagrande, 46 a Ferrara. L’evento dal titolo “L’innocenza delle cose” ha richiamato molte persone, di ogni età, incuriosite e affascinate dalle piccole grandi opere di quest’importante artista. “Vedi, in questi silenzi in cui le cose s’ abbandonano e sembrano vicine a tradire il loro ultimo segreto” sono parole de “I limoni” di Eugenio Montale scritte su una delle pareti della sala, che ben richiamano e annunciano l’atmosfera sospesa rappresentata nelle opere della Possentini. Sospeso è il silenzio, candido nella purezza delle vesti, ma nostalgico nella luce spenta degli occhi. Due dei soggetti hanno il cuore trafitto da un chiodo, a rappresentare l’impossibilità di trascendere la materia, il dolore. La figura femminile il cui volto è coperto, però, tiene tra le dita una libellula, come segno di una speranza, come “preghiera laica” che l’artista è cosciente di compiere e di rinnovare, una preghiera rivolta alla Natura.

La mostra rimarrà esposta presso la sede dell’Associazione “Rrose Sélavy” fino al prossimo 7 dicembre, ad ingresso gratuito.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 12 novembre 2013

Mostra “Mozzafiato”, per fermare la violenza contro le donne

12 Nov

Mozzafiato Carbone

“Provocando dolore non curerai le tue ferite ma rischi di far esplodere un’epidemia di dolore e sofferenza.” Questa frase di Kateryna Nepop potrebbe essere il motto di “Mozzafiato”, evento organizzato alla Galleria del Carbone, in vicolo del Carbone, 18 a Ferrara e inaugurata sabato 9 novembre. L’organizzazione comprende l’Accademia d’Arte Città di Ferrara – Galleria del Carbone e il Movimento Nonviolento di Ferrara. La mostra, visitabile fino a domenica 17 novembre, fa parte del progetto “Violenza di genere e rete locale”, coordinato dal Comune di Ferrara – Assessore alle Pari Opportunità e al quale partecipano il Movimento Nonviolento, il Centro Donna Giustizia e il Centro di Ascolto per Uomini Maltrattanti di Ferrara.

“Dopo una settimana di lavoro collettivo, svolto qui, oggi è un po’ un punto d’arrivo, anche se altre opere arriveranno nei prossimi giorni”, mi spiega Lucia Boni, tra gli organizzatori di quest’evento che ha richiamato diversi artisti affermati, e alcuni giovani dell’Istituto Dosso Dossi di Ferrara, tra i quali Linda Catozzi e il suo volto di donna “infranto”, coperto da pezzi di vetro. Tra gli artisti e le artiste presenti Flavia Franceschini, Giorgio Balboni, Emanuela Santoro, Giulia Pesarin, Paolo Volta, Riccardo Bottazzi, Massimo Cavalieri.

Domenica vi è stata la lettura di alcuni brani di Carla Baroni e la proiezione delle immagini di Caterina Tavolini dedicate alla performance di Elisa Mucchi in occasione di “Piccole opere umane”, la quale si esibirà nuovamente domenica 17 novembre, in occasione del finissage.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 12 novembre 2013

(Immagine: Matteo Pagnoni in collaborazione con Silvia Costi. Modelli: Irene Pinardi e Matteo Pagnoni).

Ganzaroli e la ricerca del sé alla Bassani

12 Nov

Ganzaroli

La nuova mostra fotografica di Gianfranco Ganzaroli, “Un altro tempo un altro luogo”, è visitabile fino al 30 novembre alla Biblioteca Comunale Bassani in via G. Grosoli, 42. Un’odissea personale, un viaggio nel tempo, quello del ricordo, non lineare ma irrazionale, come quello del sogno. Un percorso, dunque, che pone al centro la persona, il suo volto, che cerca di cogliere il proprio sé trasfigurandolo. Si parte dai punti di riferimento del “pellegrino interiore”: il dove, il quando, il cosa. La “scultura naturale” che con la sua luce indica la via da seguire (“L’albero a guardia dei sogni”), il tempo a-temporale (“Un altro tempo, un altro luogo”) del sogno, l’atavico ricordo della nostra natura (“La fata del bosco”). Il percorso ripercorre le tappe dell’ “Inferno”, nell’inquietudine, nella solitudine e nello smarrimento (“Un fantasma dal palcoscenico”, “Marinaio a terra”, ad esempio). Un percorso lungo e tortuoso, una ricerca di sé nel profondo per riscoprire le proprie radici (“L’uomo dei boschi”), l’unità del proprio sé, la propria identità. La casa, dunque, come rifugio, simbolo di unità. Ritrovato il proprio luogo, la propria origine (“Tornando a casa”), il viaggio può rincominciare, ma ora “La fuga” finale non è più da sé stessi, ma dentro una prospettiva ben precisa di autorealizzazione.

L’esposizione è ad ingresso gratuito negli orari di apertura della Biblioteca Bassani (martedì e sabato dalle 9 alle 13, martedì, mercoledì e giovedì dalle 15 alle 18.30).

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 12 novembre 2013

Il ricordo di Camus è vivo grazie a Baratelli e Sansonetti

12 Nov

Circa un secolo fa, il 06 novembre 1913, nacque uno dei più grandi scrittori e filosofi del Novecento, Albert Camus. L’incontro per ricordarlo, svoltosi giovedì 7 novembre alle 17 nella Sala Agnelli della Biblioteca Ariostea, ha visto confrontarsi Giuliano Sansonetti, docente dell’Università di Ferrara e Fiorenzo Baratelli, presidente dell’Istituto Gramsci, che ha organizzato l’evento insieme all’ISCO di Ferrara. Proprio quest’ultimo ha incentrato la prima parte del suo intervento sulla coppia “assurdo – rivolta”. Per “assurdo”, ha spiegato Baratelli, si intende “la contraddizione tra l’irragionevolezza del mondo e il bisogno, tipico dell’uomo, di chiarezza, di dare un significato”. La filosofia per Camus non è la costruzione di un sistema astratto, ma la domanda sul senso dell’esistenza, sul fatto se la vita sia degna di essere vissuta. Sisifo è colui che è stato punito da Zeus a spingere un masso sopra la cima di un monte; masso che, per l’eternità, rotola giù, rinnovando all’infinito la pena di Sisifo. Per Camus mentre la seconda parte – il masso che cade ogni volta – è la sofferenza della coscienza, il fatto di poterlo riportare in cima è, invece la “rivolta” dell’uomo, rivolta che dev’essere sempre collettiva, mai solitaria (“io mi rivolto, dunque noi siamo”).

Camus AriosteaSansonetti si è invece soffermato su Camus come “uomo mediterraneo, in quanto tutta la sua opera è intrisa di questa sensibilità”, di questo amore per l’Italia, la Spagna, l’Algeria, sua patria. Questo amore per la terra è amore per la finitezza del reale, una profonda pietà per la condizione umana, con un senso del tragico di richiamo nietzschiano.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 12 novembre 2013

Chiusa la mostra in Duomo su Rolando Rivi

11 Nov

Il 13 aprile 1945 in un bosco di Piane di Monchio, nel modenese, Rolando Rivi, seminarista di appena quattordici anni, viene torturato e ucciso da alcuni partigiani comunisti con due colpi di pistola, uno alla tempia sinistra e l’altro all’altezza del cuore. Per ricordare questo giovane martire della fede, la cui cerimonia di beatificazione si è svolta il 5 ottobre scorso a Modena, la diocesi di Ferrara-Comacchio ha presentato una mostra in Cattedrale, visitabile fino a ieri sera.

L’esposizione, dal titolo “Io sono di Gesù. Beato Rolando Rivi, Testimone della verità”, è stata curata da Emilio Bonicelli e contiene le illustrazioni di Franco Vignazia, pittore genovese classe ’51.

Come disse lo stesso Bonicelli nel 2012 in un’intervista, “tutto quello che fu fatto contro Rolando […], fu fatto in violazione delle regole della guerra partigiana e fu motivato dall’odio contro la sua testimonianza di fede.” Una pagina buia della Resistenza antifascista, quindi, ben rappresentata nella mostra che racconta la breve vita di Rolando, oltre che con i dipinti, attraverso immagini dell’epoca, del piccolo mondo contadino del reggiano: la sua famiglia di origine (il padre Roberto, la madre Albertina, la sorella Rosanna, il fratello Guido); il suo “padre spirituale”, il parroco Don Olinto Marzocchini. E la vicenda del sequestro, delle sevizie subite, che tanto ricordano il martirio di Gesù Cristo, suo punto fermo nella vita (“Io sono di Gesù” è la frase che amava ripetere). Rolando Rivi fu rapito nel boschetto del suo paese dove amava studiare, e in un altro bosco, distante qualche decina di chilometri, lontano dagli affetti del micro cosmo che lo aveva visto nascere e crescere nella fede, fu ucciso, unico modo per togliergli quell’abito talare che per lui rappresentava una scelta di vita, la scelta di essere testimone della fede e dell’amore, in un’epoca dominata dall’odio e dalla morte.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara dell’11 novembre 2013

Un progetto sull’occupazione tedesca nel ferrarese

10 Nov

2013-11-09 11.09.03

Sabato mattina alle 11 al Museo del Risorgimento e della Resistenza, in C.so Ercole I d’Este a Ferrara, ha avuto luogo la presentazione del progetto di ricerca promosso dal Museo stesso nel 70° anniversario della occupazione tedesca del Ferrarese, “La svastica a Sabbioncello: la presenza militare tedesca in provincia di Ferrara 1943-1945”, curato da Andrea Rossi, Dottore in Storia Militare. Oltre a lui sono intervenuti Antonella Guarnieri, da poco in servizio al Museo del Risorgimento e della Resistenza, Davide Guarnieri, storico e Francesco Bertelli, Presidente dell’Associazione Nazionale Partigiani Cristiani di Ferrara. Sabbioncello, vicino a Formignana, durante l’occupazione fu per sei mesi, dall’ottobre ’44 all’aprile ’45, sede dell’Alto Comando della Decima Armata tedesca. Andrea Rossi ha illustrato il progetto con slide, utilizzando mappe, immagini e biografie utili a illustrare il periodo dal ’43 al ’45 durante il quale le truppe della Decima Armata occuparono l’Italia. Alle ragazze e ai ragazzi della 4 G del Liceo Roiti di Ferrara, Rossi ha spiegato come “senza memoria non c’è storia, e senza storia non si capisce il presente, perché ci si illude di vivere in un continuo presente.” Mentre Davide Guarnieri ha parlato degli italiani deportati nei campi di sterminio nazisti, Antonella Guarnieri nella sua introduzione ha sottolineato come spesso i fascisti abbiano cercato, durante il periodo della RSI, di scaricare le colpe dei loro crimini sugli alleati tedeschi.

Andrea Musacci

(nella foto, da sx: Davide Guarnieri, Andrea Rossi, Antonella Guarnieri e Francesco Bertelli)

Nuove esposizioni al Carbone e all’Altrove

9 Nov

Oggi alle ore 18 alla Galleria del Carbone, in vicolo del Carbone, 18 a Ferrara, inaugura la mostra “Mozzafiato”. L’evento è una mostra work in progress organizzata dalla Accademia d’Arte Città di Ferrara – Galleria del Carbone in collaborazione con il Movimento Nonviolento di Ferrara. Fa parte del progetto “Violenza di genere e rete locale”, coordinato dal Comune di Ferrara e al quale partecipano il Movimento Nonviolento, il Centro Donna Giustizia e il Centro di Ascolto per Uomini Maltrattanti di Ferrara. La mostra sarà visitabile fino a domenica 17 novembre.

Tra l’altro, va anche ricordato che alle 17 di oggi l’associazione culturale “Olimpia Morata” e lo spazio d’arte L’Altrove di Francesca Mariotti (via De’ Romei 38, Ferrara) presentano la rassegna “Chiare fresche et dolci acque”, in esposizione fino al 22 novembre 2013, a cura di Francesca Mariotti, Laura Menarini e Fabrizia Lotta. Alcuni artisti saranno presenti all’inaugurazione e parteciperanno ad un aperitivo aperto a tutti gli intervenuti.

Andrea Musacci

Pubblicato su la Nuova Ferrara il 09 novembre 2013