
Opera di Cristina Mavaracchio
La bellezza è per sua essenza femminile? È ciò che sembra trasparire dall’ultima tappa del Festival delle Arti, visitabile fino a domenica nelle Grotte del Boldini in via G. Previati, 18 a Ferrara. Mercoledì si è svolta l’inaugurazione della mostra collettiva, con l’esibizione canora di Marjan Babaei Nasr, iraniana classe 1981, e quella dell’artista ferrarese Maurizio Ganzaroli.
L’esposizione, visitabile dalle 16.30 alle 19.30, comprende le opere di undici artisti. Si parte sulle acque nostalgiche di Francia di Elisa Macaluso, col busto di manichino ironico di Maurizio Ganzaroli e i collage di Paolo Del Signore. Babaie Nasr presenta una sua stupenda tela, per poi proseguire con i carboncini iperrealisti di Marco Tidu (tra cui un’inquietante “Vanitas”, naturalmente femminile) e le tele di Cristina Maravacchio. Quest’ultime sono un sublime omaggio alla languida bellezza delle donne. Oltre a Ruben Garbellini (con i suoi duri corpi femminili), Francoise Calcagno, Mario Esposito, Alida Rettore, segnaliamo due giovani: il fotografo Marco Zanotti e i suoi omaggi a Ferrara, e la centese Federica Cipriani.
Inoltre, oggi alle 18.30 avrà luogo la recita dell’attore Ruben Garbellini, sulle note al clarinetto di Arianna Tieghi. Domenica, invece, alle 17, esibizione musicale di Simone Montanari al violoncello.
L’evento è stato curato da Francesca Mariotti, Silvia Greggio, Manuela Lombardo ed Elena Sambo.
Andrea Musacci
Pubblicato su la Nuova Ferrara il 22 gennaio 2016