
Paolo Orsatti
Orsatti (Pro Art): l’arte contemporanea pronta a tornare a Ferrara ma in verità nella nostra città si prediligono solo gli artisti del passato
«Molti artisti ci contattano per partecipare, ma mancano sponsor e volontari. A febbraio decideremo se far partire la Biennale». Il prossimo giugno dovrebbe prendere avvio a Ferrara l’8° edizione della Biennale Internazionale d’Arte Contemporanea, organizzata dall’associazione Pro Art guidata da Paolo Orsatti, che abbiamo incontrato nella sede in via Terranuova, 41. Il grande evento, che dovrebbe svolgersi fino a dicembre 2016 in alcuni luoghi simbolo della città, fatica per ora a partire, costringendo gli organizzatori a ritardare la pubblicazione del regolamento.
«Scopo della Biennale – ci spiega Orsatti – è di invadere Ferrara con l’arte contemporanea, inserendola in luoghi come il Castello Estense, il chiostro di San Paolo, Palazzo Scroffa e l’Oratorio dell’Annunziata». Performance, installazioni e mostre di arti visive spalmate in varie sessioni, con artisti italiani e internazionali di qualità, soprattutto emergenti.
«Per ora – spiega sconsolato il gallerista – la Biennale è in stand by, in quanto non ancora adeguatamente supportata. A differenza delle passate edizioni, infatti, gli sponsor sono meno propensi a finanziare l’evento, e inoltre facciamo fatica a raccogliere sufficienti collaborazioni per l’organizzazione, gli allestimenti, l’ufficio stampa, il rapporto con gli artisti».
Dopo tanti anni, per la città sarebbe una perdita importante: nel 2000 si svolse la prima edizione, “Cromaticos”, mentre la 7° ebbe luogo tra giugno e dicembre 2014, preceduta qualche mese prima da due grandi collettive per selezionare gli artisti.
«Per la Biennale – ha aggiunto Orsatti – non abbiamo mai richiesto finanziamenti pubblici, il Comune e la Regione si limitano a darci il patrocinio. Chiediamo un piccolo contributo agli artisti e per il resto ci appoggiamo agli sponsor. Lo facciamo per passione, non certo per business».
Infine, una stoccata alla città: «a Ferrara l’arte contemporanea è una Cenerentola, è messa da parte, si prediligono solo gli artisti del passato, mentre il contemporaneo attirerebbe anche molti turisti».
Nel frattempo, però, la Pro Art non rimane con le mani in mano. Lunedì all’Idearte in via Terranuova è stata presentata la Tardis, la mitica cabina blu della serie tv “Doctor Who”, visitabile fino al 9 gennaio. Poi, il 30 aprile e 1° maggio è in programma la 4° edizione di “Giardini Estensi”, mentre il 18-19 giugno il “Fe Comics&Games”.
Andrea Musacci
Pubblicato su la Nuova Ferrara il 30 dicembre 2015





Anche quest’anno si rinnova l’appuntamento con la mostra di “Presepi nel mondo” provenienti dalla collezione di Ada Vecchi Simani, oltre mille presepi visitabili dal 24 dicembre al 6 gennaio nella Sala Alfonso I del Castello di Ferrara. La mostra è organizzata dall’ANFFAS onlus, con creazioni provenienti ad esempio da Germania, Kenya e Israele. Dal presepe ricavato in un tronco d’albero si passa a quello fatto all’uncinetto dalle socie Anffas per scoprire poi che, in Arizona, la capanna è una tenda indiana.
A ridosso delle festività natalizie, la Galleria del Carbone in vicolo del Carbone, 18/a, Ferrara presenta una la mostra personale dell’artista Gianfranco Goberti, dal titolo “60.10.50”. L’esposizione, con la presentazione di Andrè Vernet, è stata inaugurata venerdì alle 19.
La nuova personale “Pieghe dell’anima” del ferrarese Nando Stevoli è stata presentata ieri alle 18 nell’Idearte Gallery in via Terranuova, 41, Ferrara, diretta dal critico e gallerista Paolo Orsatti.
